Recensione: Il Presidente è scomparso - Clinton, Patterson

Un romanzo che già prima di essere pubblicato in contemporanea mondiale si preannuncia uno dei casi editoriali dell'anno e che segna la collaborazione fra un eccezionale scrittore esordiente, Bill Clinton, e lo scrittore più venduto al mondo James Patterson. 

Titolo: Il Presidente è scomparso
Titolo originale: The President is missing
Autori: Bill Clinton, James Patterson 
Editore: Longanesi
Genere:Thriller/Spy story
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA

Il presidente è scomparso. Il mondo è sotto shock. E il motivo della sparizione è molto più grave di quanto chiunque possa immaginare…Per la prima volta un romanzo che fa vivere da protagonisti assoluti tutto ciò che realmente avviene all’interno della Casa Bianca. Un thriller raccontato da un punto di vista unico: quello del presidente degli Stati Uniti.

RECENSIONE

“In un sistema come questo non ci si può fidare più di nessuno. Anzi ,peggio, si fa di tutto per incoraggiare tutti a fare il contrario.”

Jonathan Duncan è il presidente degli Stati Uniti, l’uomo più potente del mondo. 
Un giovedì di maggio, non un solito giovedì, Jonathan Duncan si trova davanti alla commissione speciale della Camera dei Rappresentanti dove rischia la messa in stato d’accusa (Impeachment). La commissione, molto agguerrita, capeggiata dal presidente della Camera, accusa Duncan di aver pressato le forze di sicurezza, i servizi segreti, creando le basi per la fuga del più grande terrorista arabo del mondo: il capo de “I figli della Jihad” Suliman Cindoruk.
Il blitz delle forze armate in Algeria dove si trova il terrorista viene rocambolescamente e inaspettatamente stoppato e questo provoca grossi dubbi sulla figura di Duncan, la fuga di Cindoruk e la telefonata avvenuta subito dopo fra  i due non fa che aggravare la situazione del presidente.

Cosa c’è sotto? I due in che rapporti sono? Perché il raid è stato sventato in dirittura d’arrivo? Cosa si sono detti al telefono?
Queste sono solo alcune delle domande rivolte dalla commissione a Duncan il quale si rifiuta di dare una risposta precisa anzi, a volte, si avvale della facoltà di non rispondere, altre invece si mantiene sul vago. La commissione, per nulla convinta dalla vicenda decide di rinviare al lunedì successivo la riunione decisiva che dovrà ufficializzare la messa in stato d’accusa del presidente degli Stati Uniti cosa rara avvenuta solo in pochissimi casi.
Duncan ha quindi un week end per prepararsi a rispondere in modo adeguato aiutato dal suo capo di gabinetto Carolyn leale al suo presidente fino alla morte…
Invece, proprio in combutta con Carrie, membri della sicurezza e altri del suo staff privato organizza questo week end in modo del tutto diverso, decidendo di camuffarsi e uscire da solo in incognito e senza scorta dalla Casa Bianca per incontrare delle persone.
La fuga indotta di Cindoruk, infatti, non era stata un capriccio personale o il fatto che il presidente volesse mediare una soluzione diplomatica con i terroristi; dietro c’è qualcosa di molto più serio, qualcosa che può cancellare l’intera nazione dalla faccia della terra. Qualcosa che può cambiare il corso della storia per generazioni.
Trovato il coraggio e abilmente truccato il Presidente Duncan si allontana dalla Casa Bianca e…SPARISCE !!!

Non posso proseguire oltre perché vorrei evitare spoiler ma di certo succederanno molte cose che vi terranno col fiato sospeso fino alla fine e ogni secondo che passa l’ansia per ciò che sta per succedere vi attanaglierà lo stomaco.

“L’ossessione per ciò che non puoi fare rischia d’ impedirti di compiere anche quello che puoi.”


Mercenari, cecchini infallibili amanti della musica classica, terrorismo di ogni tipo,  tradimenti, talpe e tanta tanta azione sono gli ingredienti di questo thriller e anche se in certi momenti pacchianamente esagerato, è una spy story estremamente attuale per i temi che tratta. E' proprio questo il bello degli americani: fondere temi attuali con l'esagerazione da spettacolo. 

Bellissimo e utopistico il personaggio di Duncan, ex giocatore di baseball, soldato di stanza in Iraq rapito e torturato, malato di trombocitopenia immune (malattia del sangue). 
Ce ne fossero di presidenti così, se ne sente davvero il bisogno.
Questo stoico presidente pieno di ideali e di valori narrerà i fatti in prima persona, ed è questo il fatto curioso del romanzo, il presidente degli States che racconta e si racconta ai lettori nel momento forse più difficile della sua carriera politica, una sorta di Apocalisse per l’ intera America.
Molto toccanti i momenti in cui ricorda l’esperienza in Iraq, il rapporto che ha con l’amico di sempre, ora consigliere fidato, l’amico di una vita Danny, il vero amico quello che sa già di cosa hai bisogno prima ancora che tu glielo chieda; i ricordi più toccanti riguardano comunque  il rapporto d’amore immenso avuto con sua moglie Rachel prematuramente scomparsa, davvero commoventi.

Scritto a due mani da James Patterson e Bill Clinton, riesce ad unire la sapiente esperienza nella stesura dei thriller e spy thriller di Patterson con i dettagli tecnici sulla vita di un presidente e del suo entourage che solo un ex presidente può fornire e devo dire che l’amalgama c’è, il duo funziona alla perfezione.
Un romanzo che, seppur parta abbastanza statico, dopo pochi capitoli riesce a coinvolgerti dinamicamente talmente tanto che il lettore è piacevolmente e velocemente costretto a macinare pagine su pagine per arrivare alla fine.
Un libro fantastico insomma, ovviamente consigliatissimo a chi ama il genere, in certi momenti sembra davvero di vederlo … anzi,  sapete che vi dico? Che non vedo l'ora di vederlo sullo schermo. Infatti, come già annunciato da Showtime, "Il presidente è scomparso" diventerà presto una serie Tv. 

“Uno dei paradossi dell’epoca moderna è che il progresso può renderci più potenti, ma anche più vulnerabili.”


A SPASSO CON...
Il Presidente Jonathan Duncan


Washington, affascinante e maestosa, con i suoi numerosi monumenti e luoghi da visitare: dalla Casa Bianca al Campidoglio, dai numerosi memoriali ai veterani alla reflecting pool bacino d’acqua spettacolare che parte dal Lincoln Memorial, tributo all’ex presidente Abraham Lincoln, con le sue colonne di stile greco e l’infinita scalinata che porta alla statua di Lincoln; e poi il Ford’s Theatre, storico teatro dove si è consumato l’assassinio dello stesso Lincoln.
Insomma la capitale degli States è uno dei posti che ogni buon viaggiatore non può mancare di visitare. La città più “politica” e allo stesso tempo più ricca di storia degli Stati Uniti d’America.



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