Recensione: Quest'anno non scendo - Casa Surace

Quest'anno non scendo, il romanzo esordio di Simone Petrella, Daniele Pugliese e Alessio Strazzullo - autori e fondatori di Casa Surace - è la storia natalizia made in Italy più bella del 2018.

Titolo: Quest'anno non scendo
Autore: Casa Surace
Genere: Narrativa
Editore: Sperling&Kupfer
Link d'acquisto: In fondo alla pagina

TRAMA

Antonio Capaccio è un giovane del Sud trapiantato al Nord. Dopo anni da fuorisede, tra università e stage, sta finalmente per raggiungere l'agognato obiettivo di ogni precario: il posto fisso. Ma è un sogno che si realizza a caro prezzo: Antonio dovrà restare a Milano durante le imminenti feste di Natale. Potrebbe sembrare una buona notizia, ma non per una famiglia del Sud: sua madre Antonietta, ricevuta la telefonata sul baldacchino che la porta in processione per le vie del paese nelle vesti di Santa Lucia, grida disperata, tra la folla scoppia il caos e mezzo paese finisce in ospedale. Al capezzale della moglie, Rocco Capaccio si gioca tutte le promesse che un uomo non farebbe mai, purché lei si risvegli. Arriva a giurare di portarla fino a Milano per trascorrere il Natale insieme al figlio. E allora, miracolosamente, la donna apre gli occhi. Inizia così, a bordo di uno scassatissimo furgone Volkswagen anni Settanta, il viaggio verso Nord della famiglia Capaccio: genitori, nonni, fratello, zia, cugini e pure amici al seguito. Qualcuno affronta quei mille chilometri di asfalto con un desiderio segreto nel cuore: chi vuole fuggire per sempre dal paese, chi sfondare nella musica, chi ritrovare un amore perduto. Ci saranno sorprese e avventure, imprevisti e rivelazioni, tra epiche sfide di nonne ai fornelli, gemellaggi etilici Sud-Nord, nuovi amori e vecchi rancori. La famiglia rischierà di scoppiare, la destinazione sembrerà irraggiungibile. Ma al grido «Nulla separa una famiglia a Natale», i Capaccio saranno pronti a sfoderare un intero arsenale di astuzie e tradizioni pur di compiere quella missione impossibile. Tuttinsieme: perché una famiglia è una famiglia solo quando non si divide. Con "Quest'anno non scendo", gli autori e fondatori di Casa Surace - Simone Petrella, Daniele Pugliese e Alessio Strazzullo - firmano il loro primo romanzo.


RECENSIONE

Casa Surace è una forza della natura, una community che non solo vanta oltre due milioni di followers, ma che dispensa risate e saggezza popolare a costo zero. Un gruppo, di coinquilini e amici, portavoce sano di valori e tradizioni del sud nella giungla dei social dictum.

Grazie a Sperling&Kupfer, la factory di Casa Surace mette nero su bianco un'espressività folcloristica che finora avevamo conosciuta solo attraverso video e post sui social network. "Quest'anno non scendo" è una storia natalizia di grande spessore, divertente e commovente fino alle lacrime, che porta all'apoteosi del team di ideatori di questa community.

La storia è apparentemente molto semplice: Antonio Capaccio originario di San Vito - un piccolo paese del sud Italia, un tempo crocevia di ferraglia ferroviaria e di idiomi vari - non può scendere a casa per Natale perché finalmente ha avuto la promozione che desiderava: il posto fisso. La tristezza e la malinconia di non poter raggiungere i propri famigliari per la più bella festa dell'anno fanno di Antonio un muso appeso che cammina generando, dopo lo sconcerto iniziale, sconforto anche tra i suoi cari. Quest'ultimi, però, non si perdono d'animo e, anche in seguito all'incidente della mamma di Antonio, Antonietta, decidono che se Maometto non va alla montagna allora la montagna famigliare (genitori, nonni, fratello, cugini e amici e provviste) andrà da Antonio su a Milano. Perchè "una famiglia è una famiglia solo quando non si divide".


Così, a bordo di un vecchio Wolkswagen Transporter T25 e di una 127, la famiglia Capaccio al completo (Antonietta, Rocco, nonno Andrea, nonna Rosetta, Pasqui, Ricky, Rosa, zia Tettella, Andrea, Eugenio), viaggiando "paese paese" raggiungerà Antonio a Milano per festeggiare il Natale.

Come da copione, made in Casa Surace, ne capiteranno di tutti i colori: avventure geografiche, gare culinarie ed etiliche, incontri fortuiti, rappresentazioni sceniche, equivoci, litigi, schermaglie d'amore, e tante esilaranti peripezie. Ogni personaggio ci metterà del suo: sogni di un amore forse perduto, desiderio di realizzarsi, voglia di vedere nuovi posti, bramosia di rivivere sensazioni dimenticate, necessità di riunire la famiglia per Natale, bisogno di trovare un amico, gioia pura di portare le orecchiette nel mondo.

E se il copione è da urlo, il fori copione inaspettato è da pelle d'oca. Ebbene sì, Casa Surace racchiude in uno scrigno, fatto di carta ed inchiostro, il concetto che da nord a sud, i valori della solidarietà, del calore umano, della famiglia, sono tutti legati insieme dal medesimo fil rouge. Non v'è latitudine né longitudine a fare da barriere fra chi mangia polenta e chi orecchiette: è tutta farina!

“Vuoi sapere che penso io?...Penso che ogni famiglia è strana. e che forse la tua famiglia del sud è un po' più strana. Ma che funzioni o no, che sia una cosa del passato o meno, a me il malocchio è sembrato "vero". E tutto con voi mi sembra vero, reale, importante, antico. non dico che dovresti essere fiera, non sempre, non di tutto, ma almeno, anche se te ne vuoi andare da San Vito, non ti dimenticare da dove vieni e chi ti ha reso quella che sei ”

Un romanzo sorprendentemente bello che commuove e tocca nel profondo, facendo smuovere dentro di noi i valori impigriti che serbiamo nell'animo.

A SPASSO CON...
Famiglia Capaccio


in giro per l'Italia, "paese paese" ammirando le bellezze storiche, architettoniche, ma soprattutto umane, della nostra penisola. 




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