Blog Tour: L'uomo delle castagne - Søren Sveistrup

L'uomo delle castagne è il thriller che segna l'esordio di Søren Sveistrup come scrittore di noir. Tradotto già in 25 paesi, grazie a Rizzoli anche in Italia.  

Titolo: L'uomo delle castagne
Autore: Søren Sveistrup
Genere: Thriller
Editore: Rizzoli
Link d'acquisto: In fondo alla pagina


TRAMA

Troppe cornacchie dietro il trattore. Saltellano freneticamente intorno a qualcosa di bianco, pallido e informe. Un maiale. Gli occhi spenti, il corpo che freme e si agita, come se provasse a spaventare le cornacchie, appollaiate a mangiare da un grosso foro di arma da fuoco sulla sua nuca. Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen. Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna. Apre la porta d'ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato, altri corpi da scavalcare. Cammina fino all'ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi - infantili, incompleti, deformi - lo guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che l'assassino lo sta fissando. Così si annuncia, spaventosa, la storia dell'Uomo delle castagne, un thriller di grande livello, il primo romanzo di Søren Sveistrup, autore della serie tv The Killing - il cult mondiale che ha appassionato milioni di spettatori - e sceneggiatore dell'Uomo di neve, il film tratto dal romanzo di Jo Nesbø. Un'invenzione narrativa complessa, un assassino disumano che si muove nel fondo di questo libro con una cupezza senza eguali, un'indagine condotta con angosciata bravura da due detective - uomo e donna, lui e lei - costretti a scendere mille gradini per comprendere come un'ossessione perfetta può deviare la mente di un individuo. Nemmeno Hitchcock. Perché poi un grande thriller nasce soltanto da un magnete, un chiavistello del male che attira, che vi attira inesorabilmente là, nella stanza degli omini che dondolano. Un capitolo vi lascerà il gusto di essere su una pista possibile e il seguente vi dirà di cambiare strada. Perché l'Uomo delle castagne ha pensato a tutto e ricorda ogni cosa. Gli altri, finti innocenti, hanno dimenticato.

II TAPPA BLOG TOUR - CHI E' SØREN SVEISTRUP


Cosa sappiamo di Søren Sveistrup, l'autore di questo thriller spietato, sanguinario e scenografico?
Poco e niente direi. Sappiamo grosso modo quello che c'è scritto dietro la terza di copertina:
È nato a Copenaghen nel 1968. Adottato quando era ancora molto piccolo, ha trascorso l’infanzia sull’isola remota di Thurø, a sud della Danimarca. Ha scelto la strada della sceneggiatura perché “puoi usare tutto quello che sei, che ti porti dietro, tutti i sentimenti, e farci qualcosa. Capirlo è stata una grande liberazione”. L’uomo delle castagne è il suo primo romanzo, un grande successo in patria tradotto in 25 paesi.

Ma chi è Søren Sveistrup? E' un uomo che mette sul campo molte delle sue sofferenze ed esperienze. Tutto ciò che ha passato e che continua a vivere è fonte di continua ispirazione. Di sicuro l'essere stato adottato insieme ai suoi fratelli, ha forgiato più di tutti il suo carattere. La madre che era troppo giovane per tenerselo l'ha dato via credendo di fare il bene del figlio. Invece Søren cresce in una famiglia disfunzionale dove il padre era un pazzo ubriaco e la madre soffriva di disturbi maniaco-depressivi. All'età di ventun'anni si trasferisce a Copenaghen per studiare storia della letteratura, ed è qui che si appassiona ali romanzi di Conan Doyle e Agatha Christie. Inizia a scrivere le sue prime storie ma solo per se stesso, custodendole gelosamente in un cassetto.

Dopo la laurea ha frequentato la Danish Film School e si è formato come sceneggiatore. Ha iniziato la sua carriera fin dai primi anni novanta lavorando - nella sua nazione - come scrittore della serie Deadline. E poi ha preso parte alla sceneggiatura di alcuni episodi di queste serie: Taxi (vincitrice del Nordic Film Award), Aus der Spur, Hotel. La svolta avviene quando diventa sceneggiatore senior di Nicolaji e Julie, portando la serie a vincere, nella seconda stagione, un Emmy Awards.

Il successo internazionale arriva quando dal suo manoscritto "Il crimine. Primo caso del commissario Lund" viene tratta la fortunata serie "Forbrydelsen", meglio nota come The Killing. La Danimarca è stata la prima ad acquistarne i diritti, a seguire altri paesi come Norvegia, Finlandia, Svezia, poi Germania, l'Austria, e poi Francia e Belgio, ed infine la BBC che ne ha decretato la fama a livello internazionale. La serie è andata in onda in Italia su Rete 4, Sky Atlantic e adesso è in streaming on demand su Netflix.

Ecco Søren Sveistrup è il creatore del famoso maglione di Sarah Lund, quello bianco e nero che nel periodo della messa in onda dalla BBC Four provocò un picco delle vendite spaventose (persino la duchessa di Cornovaglia ne ha uno!). Non che Sveistrup avesse sferruzzato tutto il giorno per farlo (come la nonna di Checco Zalone in "Che bella giornata"), ma sicuramente ha contribuito alla sua celebrità facendolo indossare alla protagonista della serie. Ora credo che il quadro vi sia più chiaro.

Per chi non conoscesse la serie, The Killing è il remake della serie danese Forbrydelsen, una storia ben narrata, toccante e ricca di tensione, grazie anche all'ambientazione piovosa nella città di Seattle, ai colori freddi e a un'ottima regia. La trama narra dei detective della Polizia di Seattle che indagano sulla morte di Rosie Larsen, tra polizia corrotta, malavita e misteri che s'infittiscono sempre più, fino ad un finale sconvolgente.

Søren Sveistrup è anche lo sceneggiatore di un film danese The day will come, un accorata storia di due fratelli sistemati in un orfanotrofio e gli aspri e repressivi contrasti con il loro direttore dal pugno di ferro, convinto che disciplina e regole severe siano strumenti necessari per forgiare il carattere mentre lasciarli sognare cresce solo dei disillusi.

Altro film siglato da Søren Sveistrup è L'uomo di neve tratto dal best seller di Joe Nesbø, un giallo macabro tra i ghiacci norvegesi con Michael Fassbender e Rebecca Ferguson.

E infine il thriller d'esordio KASTANJEMANDEN, più noto come The Chesnuts Man, già tradotto in 25 paesi. In Italia con il titolo de L'uomo delle castagne, portato dalla Rizzoli (che ringrazio per la copia omaggio). Una storia accattivante e brutale sulle indagini di due detective danesi sulle tracce di un serial killer spietato e bizzarro.

Le tematiche delle trame di Sveistrup sono sempre le medesime, ovvero la perdita, il conflitto, la vendetta, il dolore e le magagne politiche, con una punta di sadismo, perché come lui stesso ha dichiarato in qualche intervista è un sadico e masochista. Dice anche però il mondo thriller che racconta ha qualcosa in più del classico noir nordico: "Si può dire che il noir nordico è solo schizzi e sangue, e le donne vengono molestate, ma deve anche riguardare l'emozione, che è ciò di cui scrivo. Senza le emozioni, non c'è motivo di scrivere nulla. Neanche un romanzo poliziesco ". Quindi, sostiene che il suo sia un noir "con sentimento". Per lui scrivere di emozioni è un modo per controllarle e nasconderle, anche se con la stesura de L'uomo delle castagne non è proprio riuscito nell'intento, anzi ha dovuto fermarsi per qualche tempo perché ha avuto un pesante crollo emotivo. Purtroppo venire a patti con il suo passato burrascoso, lottare contro i demoni interiori non è semplice per Sveistrup.

Oggi dice che grazie a quell'esaurimento è un uomo nuovo che ha compreso che collezionare successi non ripara le ferite del cuore, ciò che conta è avere delle sane relazioni umane ed amare ed essere amati.




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