Review party: In un solo grammo di cielo - Chiara Iezzi 

Chiara Iezzi scrive un romanzo sorprendente, in cui la protagonista ha la potenza dell’eroina di una fiaba, e il male esiste e si presenta con diverse forme. Ma può anche essere combattuto.

Titolo: In un solo grammo di cielo
Autore: Chiara Iezzi
Genere: Narrativa
Editore: SEM
Link d'acquisto: In fondo alla pagina

TRAMA

Emily l’ombrosa. Emily la solitaria della 4B. Emily la silenziosa dai capelli rosso fuoco. Nessuno, tranne lei, sa cosa si prova ad aver perso i genitori in un incidente stradale di cui è stata l’unica sopravvissuta. E nessuno può immaginare come ci si senta ad avere diciassette anni e vivere sotto lo stesso tetto con Milda, la zia acquisita, una macellaia dai modi burberi che la tratta come una novella Cenerentola, e in compagnia di sua figlia Greta, una ragazza che è l’esatto contrario di Emily: popolare a scuola, formosa, spregiudicata.
Tutto sembra destinato a rimanere così com’è, fin quando un giorno Emily – che da tempo mangia ormai troppo poco – perde le forze e viene affidata alle cure di un centro per ragazze con disturbi alimentari.
Lì, tra amicizie, inimicizie e nuove esperienze, scopre di avere dentro un’energia pronta a esplodere. Spetterà a lei decidere cosa farne: spingersi ancora di più verso il baratro o affrontare finalmente se stessa?


RECENSIONE

Mi guardo dall’esterno, è una cosa che mi capita spesso ultimamente. So che è qualcosa di poco sano, una persona a posto con la testa non lo farebbe, a tratti mi dà i brividi, mi fa sentire così lontana, persino da me stessa, ma le immagini mi arrivano come frecce, istantanee di un’esistenza che non sembra neppure la mia.
D’altronde chi la vorrebbe un’esistenza come la mia?
E ora vedo questa ragazza dai capelli lunghi e rossi, gli occhi nocciola, che passo dopo passo avanza in un paesaggio innevato, con addosso soltanto un vecchio e largo maglione di lana e, sotto, i suoi jeans neri.
Dove starà andando questa ragazza simile a un angelo? Perché ha con sé un fucile? Non starà morendo di freddo con quelle poche cose a coprirla?
Questa ragazza si lascia la casa alle spalle, e io con lei. Questa ragazza sa che purtroppo non potrà davvero scappare, perché ha diciassette anni e nessun altro posto dove andare.
E io come lei.

Emily è una ragazza complessa, con sentimenti complessi e problemi altrettanto complessi. 
Ha perso i genitori in tenera età ed è stata forzatamente affidata a sua zia Milda, una donna - macellaia - molto dura e burbera - , con una cattiveria insita così sfacciata da farla sembrare un mix esplosivo di Crudelia Demon e Ursula, la malvagia strega del mare - metà umana e metà piovra - della Sirenetta. A complicarle la vita  e ad aggiungere sofferenza su sofferenza sua cugina Greta, una ragazza spregiudicata e avida che è tutto il contrario di Emily: popolare, sfacciatamente femminile e crudele.

Emily, in questo covo di vipere, non è altro che una Cinderella due punto zero che indossa maglioni sformati e il suo mitico skeanny nero. A differenza del personaggio delle favole però non conserva molta bontà in cuor suo, almeno all'apparenza, anzi desidera proprio di fare una strage e togliere di mezzo i suoi odiati parenti. 
Non ci riesce per sua fortuna, in fondo in fondo un residuo di magnanimità l'ha tenuto stretto; è sarà proprio quel minuscolo pezzettino che le permetterà di non fare la più grande cavolata della sua vita. 

Vivere con Milda e Greta però la logora sempre più fino a che Emily inizia a lasciarsi andare troppo e a cadere vittima della denutrizione. Si perché Emily smette di mangiare, smette di sognare ad occhi aperti, smette di sorridere, smette pensare al futuro. Quando viene ricoverata in un centro per disturbi alimentari, ovvero in un luogo dove i pazienti hanno il suo stesso problema, non le restano che due scelte: o abbandonarsi del tutto oppure ritrovare quella forza interiore che è nascosta da qualche parte. 

Chiara Iezzi ha dipinto un quadro molto lineare e contorto al tempo stesso: lineare perché chiara e limpida è la sua disamina sui disturbi alimentari e sull'età dell'adolescenza che amplifica tali disturbi; contorto perché Emily è una protagonista contorta, complicata, sofferente e autopunitiva. Emily è quella che sa guardarsi dall'esterno ma non nel suo io più intimo, corrotto da torti subiti e convinzioni errate. Emily è quella che carambola giù velocemente ma è pure quella che in uno sprazzo di fiducia in se stessa proverà a risalire la china non senza inimicizie, cattiverie gratuite, sgambetti infimi. 

In un linguaggio diretto, succinto ma molto compendioso, la storia di Emily si dispiega fluida e scorrevole, pronta per una difficile ma doverosa immedesimazione del personaggio. 

A SPASSO CON... 
Emily


in giro nell'istituto per ragazze con disturbi alimentare, alla ricerca della propria identità



#prodottofornitoda SEM

©TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Nessun commento