Recensione: Tre amiche a New York - Silvia Civano

Un romanzo allegro, divertente e spassoso, che però fa riflettere.

Titolo: Tre amiche a New York
Autore: Silvia Civano
Genere: Contemporary romance
Editore: Self Publishing
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA 

Artemisia, Gaia e Mara sono amiche da tutta la vita. Molto diverse nel carattere e nell’aspetto, hanno in comune una cosa: voler realizzare i propri obiettivi. Misa vuole diventare scrittrice, Gaia avvocato e Mara insegnante. Purtroppo, però, una volta finiti gli studi, scoprono che in un’Italia con poche possibilità per i giovani, difficilmente vedranno realizzati i loro sogni. Tirocini su tirocini, raccomandati che trovano lavoro senza meritarlo e una vita da precarie. È questa la dura realtà che scoprono di dover affrontare ogni giorno. Ecco perché, quando Tony, il cugino ex metallaro di Misa, le propone di aiutarlo a gestire il suo negozio di cupcake a Manhattan, lei decide di accettare. Ma a una sola condizione: che anche le sue migliori amiche si uniscano a lei in questa grande avventura. Una nuova vita le attende. Una vita senza pause nella città che non dorme mai. Orari di lavoro assurdi, feste a ogni ora, locali glamour e incontri molto interessanti…

RECENSIONE

La vita, molto spesso, ci riserva spiacevoli sorprese. Come quella che è toccata ad Artemisia, giovane neolaureata che, dopo aver concluso i suoi studi, si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro. Tra carruggi e moli della città di Genova, Misa cerca di farsi spazio e di trovare un’occupazione in un’Italia sempre più crudele e meno attenta ai suoi giovani.

La sua ambizione di diventare scrittrice per ragazzi si scontra sempre con la realtà italiana, ben diversa da quella che immaginava. Tirocinio non retribuito, contratti a tempo determinato sono parole che conosce molto bene: quante porte chiuse in faccia, quante telefonate che frantumano in mille pezzi ogni piccolo barlume di speranza, quanti sogni infranti. Ma lei non si perde d’animo, chi la dura la vince; o almeno, così crede…

Era l’estate del 2018. Avevo venticinque anni, una laurea nuova di zecca e tanti progetti per il mio futuro. Il mondo era lì, pronto ad accogliermi; o almeno, così credevo. Avevo studiato Lingue e Letterature straniere, quindi non sarebbe stato difficile trovare lavoro; o almeno, così credevo. Poi mi ero specializzata in Informazione ed Editoria, perché avere una magistrale sarebbe stato un plus rispetto agli altri; o almeno, così credevo…

La scrittrice descrive perfettamente lo stato d’animo di Misa: la ragazza si trova a vivere un momento di totale sconforto e di sfiducia nei confronti di sé stessa. Ma, come giustamente viene evidenziato nel romanzo, la colpa non è sua, bensì di un’Italia che sembra dimenticarsi dei suoi figli, accantonandoli in un angolino, obbligandoli a restare in attesa di un lavoro che, molto probabilmente, non arriverà mai. Cosa fare per migliorare la situazione?

La risposta arriva direttamente da una chiamata oltreoceano. Tranquille, non si tratta del famoso “Zio ricco d’America”, questa volta a farsi vivo dopo tanti anni è il cugino di Misa, Antonio, il quale si è trasferito da tempo a New York ed è riuscito ad aprire un locale in uno dei quartieri più importanti della metropoli americana. Certo, non è un ragazzo ricco, ma è intelligente, pragmatico e pieno di buona volontà. “Torta in tazza Cupcake”, tra unicorni colorati e cupcake italo-americani davvero originali, sta finalmente ingranando la marcia giusta e Tony ha bisogno di una mano per gestire la sua attività. Misa accetterà la proposta di lavoro del cugino ad una sola condizione: che le sue due migliori amiche, Mara e Gaia, si uniscano a lei in questo progetto. E così ha inizio per le tre ragazze la folle avventura newyorkese. Shopping sfrenato in Bleecker Street, mani che afferrano buste nuove scintillanti, costosissime e bellissime Manolo Blahnik tacco dodici ai piedi, un cupcake al volo da Magnolia Bakery e via, pronte alla conquista della Grande Mela, passeggiando per Manhattan e per i quartieri più fashion di tutta New York. O almeno, così credono… Cosa vi ricorda tutto questo?

"<<Sarà un po’ come essere in Sex and the City!>>.
<<Io sono Samantha!>>, esclamò Mara.
<<Io Charlotte!>>, disse Gaia annuendo mentre versava lo spumante chiaro. 
Poi Mara mi diede una gomitata. <<E tu… tu sarai Carrie!>>."

La realtà però sarà ben diversa da come immaginavano. La “città che non dorme mai” … come del resto neanche loro. Il lavoro al negozio è stressante, non hanno un solo momento libero. Altro che Sex and the City! La scrittrice descrive le giornate delle ragazze come un susseguirsi di un impegno dopo l’altro, una specie di corsa contro il tempo, creando un bellissimo contrasto tra la vita che si aspettavano di trovare e la dura realtà che invece sono costrette ad affrontare. Quello che ne scaturisce è una situazione esilarante ma al contempo fortemente realistica: Silvia Civano riesce a cogliere e a descrivere perfettamente l’euforia delle tre amiche all’idea di iniziare una nuova avventura, la loro incertezza verso il futuro che le attende ed il momento in cui si rendono conto che bisogna svegliarsi per fare i conti con la vita reale di tutti i giorni.

Proprio quando sembra che il loro American Dream sia infranto, un avvenimento inaspettato sconvolge la vita di Misa: l’incontro-scontro con un bel ragazzo alto e biondo, ovviamente italiano, dagli occhi azzurri come il mare, titolare di un’agenzia di viaggi per italiani a New York, sempre in giro a scattare foto e girare video da pubblicare sui social per mostrare a tutti le bellezze della Grande Mela. In poche parole, quello che oggi viene definito “urban explorer”.
Indovinate un po’… chi mai potrebbe essere?

Tranquilli, non si tratta di Piero Armenti: il ragazzo in questione si chiama Leonardo ed inizialmente Misa non riesce proprio a sopportarlo perché troppo spavaldo, spocchioso ed arrogante. Ma lui è molto più di tutto questo: è un giovane italiano, coraggioso e intraprendente, che ha abbandonato l’Italia e un destino già scritto per trasferirsi nella Grande Mela e realizzare pienamente i suoi sogni. Grazie all’amore e alla passione che ci mette nel descrivere ogni via, ogni parco e ogni monumento di New York in maniera impeccabile ed originale, Leo riuscirà a conquistare il cuore della nostra Misa. Troppo bello per essere vero? Staremo a vedere…


Leo non aveva l’aspetto di Mr. Darcy, né i modi signorili. Vestiva sempre con jeans e magliette semplici, aveva la barba sfatta e i capelli lunghi. La parola ‘elegante’ non faceva parte del suo vocabolario. Ma su una cosa assomigliava all’uomo delle mie fantasie: era in grado di entrarmi nella mente come nessun altro al mondo.

La scrittrice illustra il rapporto tra Leo e Misa in un modo totalmente originale: non è la classica storia “zuccherosa”, smielata e strappalacrime tipica dei romanzi d’amore. La loro relazione è piena di luci ed ombre: lei è inspiegabilmente attratta dalla sua verve, dal suo modo di fare, è incantata dalle sue parole ed è letteralmente stregata da lui, come se fosse sotto un potente incantesimo. Sarà la magia dell’amore? Eppure, sente che il suo “quasi” Principe Azzurro nasconde qualcosa, un segreto di cui lei non è a conoscenza. Silvia Civano coglie perfettamente i dubbi e le paure di una giovane ragazza alle prese con un uomo che riesce a tirare fuori dei lati della sua personalità che nemmeno immaginava di avere e che sta letteralmente scombussolando la sua esistenza.

Su tutto questo aleggia il fantasma di Jessica Rabb… ehm, Kendra, la bellissima fidanzata di Antonio e figlia del proprietario di “Torta in tazza Cupcake”. Sempre impeccabile nei suoi abiti firmati d’alta moda, alta e con un fisico mozzafiato, con lunghi capelli rossi e occhioni verdi, immensamente ricca e, ciliegina sulla torta, proviene da uno dei quartieri più esclusivi di New York, l’Upper East Side. Sembra davvero uscita direttamente dalla serie TV Gossip Girl, una “nuova Blair Waldorf” versione Jessica Rabbit, incredibilmente ammaliante e perfetta nelle sue Manolo Blahnik dai tacchi vertiginosi. Apparentemente in disparte e troppo accondiscendente, come una regina all’interno della sua scacchiera, la ragazza conquista la fiducia di tutti (o quasi) e le cose sembrano andare per il verso giusto.
Il punto è… c’è davvero da stare tranquille? Cosa avrà in mente la misteriosa e dolce ragazza dell’Upper East Side?

<<Secondo me è peggio la risata. È un rumore ipocrita quello che esce dalla sua bocca perfetta. Non sei una brava fidanzata se vuoi un cane da addestrare al posto di un uomo da conquistare>>.

Nonostante tutto, il sogno di Misa di diventare una scrittrice per ragazzi è sempre vivo dentro di lei. Inizialmente sembra aver perso un po’ l’ispirazione, ma grazie a Leo e al grande amore con cui lui descrive ogni particolare di New York, la ragazza riesce a trovare la motivazione, la spinta per andare avanti e realizzare pienamente il suo obiettivo.

Mara: Flatiron Building.
Gaia: Empire State Building.
Artemisia: One World Trade Center.
Il mondo da me descritto sarebbe stato quello della città di New York, e i suoi abitanti sarebbero stati i palazzi stessi che la componevano. Nessun essere umano o animale. Sarebbe stato un po’ come Cars della Disney-Pixar, dove i personaggi sono i mezzi di trasporto: automobili, autocarri, camion, asfaltatrici e via di seguito. Tre di loro i protagonisti: Flatiron Building, Empire State Building e One World Trade Center. E mi sarei ispirata alle personalità di noi tre per caratterizzarli.

Grazie a questa folle avventura newyorkese, Misa, Gaia e Mara riusciranno finalmente a ritrovare loro stesse, scoprendosi molto più tenaci e forti di quanto credono ed affrontando una sfida dopo l’altra, uscendone sempre vittoriose. La scrittrice ci racconta l’amicizia tra le tre ragazze con un linguaggio semplice, curato ed immediato: anche se tra loro non vi è alcun legame di sangue, sono “quasi” sorelle e sono legate l’una all’altra da un rapporto potente e viscerale, che nessuno riuscirà mai a scalfire.

Inoltre, la ricchezza di particolari e di aneddoti con cui Silvia Civano descrive la citta di New York è davvero encomiabile: impossibile non essere catapultati all’interno della Grande Mela. Il modo in cui descrive i quartieri e le strade della gigantesca metropoli è talmente ricco di particolari che sembra davvero di trovarsi all’interno di un film, una specie di Sex and the City un po’ più “realistico”, meno idealizzato e patinato. Gli elementi, in effetti, ci sono tutti: le tre amiche inseparabili, delle storie d’amore non sempre facili che si intrecciano alle loro vicende, sogni da realizzare, la tipica atmosfera magica e luccicante della splendida New York.
Ma la scrittrice non vuole solo regalarci un romanzo che parla di un’indimenticabile avventura newyorkese: vuole spronare ognuno di noi a seguire la propria strada, magari anche quella più impervia, perché spesso i percorsi che sembrano difficili e impossibili sono quelli che alla fine danno molte più soddisfazioni.

Inseguite la vostra strada senza avere paura di ciò che non conoscete, lanciatevi a capofitto in un’avventura del tutto nuova ed imprevedibile come quella di Misa, Gaia e Mara e vedrete che riuscirete a realizzarvi pienamente. Un libro frizzante, allegro ed avvincente, che affronta anche tematiche difficili al giorno d’oggi, come quella del lavoro in una nazione bella come l’Italia, ma al contempo anche rovinata perché non offre ai giovani la possibilità di emergere. Ma non si deve mai perdere la speranza: bisogna sempre trovare il coraggio e la forza di reinventarsi, di fuggire da un futuro prestabilito, poco incline ai nostri desideri e rincorrere i nostri sogni. Per gli amanti di New York (e non solo!) un romanzo da non perdere assolutamente, questo libro non può mancare nella vostra libreria.


A SPASSO CON...
Misa, Gaia e Mara



a New York, la città che non dorme mai.



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