Review Party: Mai una gioia - Lea Landucci

Sullo sfondo di una meravigliosa Firenze la storia ad alto tasso di ironia di una protagonista esuberante alle prese con "amorazzi" e altri imprevisti. 

Titolo: Mai una gioia, amori e altri inciampi
Autore: Lea Landucci
Editore: Self Publishing
Genere: Chicklit
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA

Cristina ha trent'anni, vive a Firenze ed è una investigatrice digitale:scopre tutto su tutti analizzando i loro profili sui social network! È tanto competente e brillante sul lavoro, quanto imbranata e sfigata nel resto della vita. 
Ha una madre insopportabile, un padre insicuro, e le sue migliori amiche vivono a centinaia di chilometri da lei. 
Il suo ex l'ha lasciata un anno fa con un SMS, il giorno di Natale, e da allora si sente dannatamente sola, anche se non lo ammette. Si barcamena tra la sua “mania dei maniaci”, la sindrome da parlata non supervisionata e la propensione all'innamoramento istantaneo (non ricambiato). L'apoteosi del mai una gioia. Ma quest’anno ha deciso che sarà IL SUO anno!
Riddurrà a zero le aspettative e si godrà tutto ciò che arriva, con assoluta leggerezza! Applicherà alla lettera le “regole per la perfetta seduttrice”: puntare, sedurre, colpire e abbandonare. 
Tutto chiaro. 
Forse. 


RECENSIONE
Parliamoci chiaro: non faccio sesso da mesi, il lavoro mi stressa tantissimo, le mie migliori amiche vivono a centinaia di chilometri di distanza, non fumo, non mi drogo e non vado in palestra. Cosa diavolo mi resta? Il soffritto mi resta. La Nutella e la Coca Cola. Il sugo, la pasta, la pizza, la birra, il sushi. Le cotolette impanate, le patatine fritte e i brownie. Ecco cosa mi resta. Che amarezza.
Cristina lavora per un’agenzia di investigazione digitale, analizzando su internet profili, identità e tutti i dati che riesce a reperire sul web (foto, video, messaggi) allo scopo di scoprire tradimenti, magagne, e reati di vario tipo. In pratica quello che fa ogni fidanzata insicura o sospettosa, solo che la nostra protagonista ha dalla sua retribuzione, professionalità e competenza accademica. 
È una donna onesta, ironica, formosa e capace di cucinare di tutto quanto di incappare in ogni relazione fallimentare che gli venga propinata, collezionando un caso umano dopo l’altro. 
Vi starete chiedendo: possibile col lavoro che fa? Ebbene si, pare che quando si innamori Cristina spenga ogni radar, intuito, fiuto che dir si voglia. 

E se l’amore di un uomo è il suo cruccio più grande, il suo tallone d’Achille, quella con cui si ritrova sempre col fianco scoperto è la sua genitrice, detta Madre. Madre e figlia non potrebbero essere più diverse: se la prima è una salutista, modaiola, determinata, sportiva e con una certa attitudine al comando, l’altra è invece una che non rinuncia al cibo pattumiera, alla tuta come dress code, alla condiscendenza, e al salto in lungo sul divano per maratone di drama coreani. 
L’unica cosa che le mette d’accordo è una passeggiata (veloce, si intende, con Madre non potrebbe essere altrimenti) per la loro città adorata Firenze, fino a Piazzale Michelangelo.
L’unica consolazione per questa sfacchinata è che posso appoggiare di nuovo lo sguardo sui tetti rossi della mia città, ci starei per ore. La terrazza del piazzale è l’unico posto in cui mi sento al sicuro nonostante l’altezza e la mia patologica acrofobia. Raggiungo la storica e rassicurante balaustra di ferro e mi godo il panorama. 
Per fortuna Cristina non abita con Madre ma condivide l’appartamento con una squisita coinquilina,  Carmen, una che parla poco ma sa ascoltare, rispetta gli spazi, è coccolona e ama il cibo tanto quanto colei con cui coabita. 

E poi ha loro, seppur a distanza, le sue fantastiche amiche da sempre Daniela e Sabrina, belle in modo spudorato, affascinanti e con due carriere che le hanno reso donne di successo. Con loro condivide tutto, non c’è un segreto o uno sfogo che non possa essere condiviso su whatsapp, per telefono o in videochiamata, della serie una per tutte e tutte per una! Una sorta di tre moschettiere solo più Sex and Cities (al plurale perché vivono in tre città diverse: Firenze, Roma e Milano), ah e senza Charlotte. Sabrina è la Samantha del gruppo, quella che a Milano si è data alla singletudine selvaggia seguendo rigorosamente le quattro regole da adottare con un uomo: puntare, sedurre, colpire e abbandonare. Daniela, invece è la razionale e la pacata, la Miranda del trio, quella fidanzata e che urla allo scandalo quando Sabrina si da all’ennesima ginnastica orizzontale o che vorrebbe mettere un filtro a Cristina e alla sua “odiosa sindrome da flusso di coscienza non supervisionato” ovvero quando dice la prima cosa che le passa per la testa, o fermarla quando parte in quarta per il prossimo caso umano. 

Cristina è la Carrie Bradshow dell’allegra combriccola, quella che una sera ad una festa vede per la prima volta Mr Sexy e da allora ne resta abbagliata. Bello da mozzare il fiato, galante, affascinante e con una buona posizione sociale, Michele Marini – Mr Sexy, appunto – è un avvocato amministrativo di grido, che sa perfettamente conquistare una donna. Travolgerà Cristina in una avventurosa relazione, fatta di sguardi ammiccanti, cene stellari e notti infuocate, ma se si tratta di sentimenti o dell’ennesima delusione starà a voi scoprirlo…

E vi toccherà scoprire tante altre cose solo leggendolo, e sono sicura che il romanzo farà colpo specie sulle amanti del genere, segnando la sua autrice nella lista “da non perdere la sua prossima uscita”. 

In “Mai una gioia – Amori e altri inciampi” di Lea Landucci c’è tutto ma proprio tutto per essere un esordio letterario promettente: stile fluido e discorsivo, personaggi ben caratterizzati, trama logicamente strutturata, una protagonista di forte impatto emotivo e una serie di colpi di scena che aggiungono tanto pepe alla storia. Ah, non manca di certo l’ironia e la verve spassosa per incoronarlo a tutti gli effetti un chicklit degno di nota. E ice on the cake un finale assolutamente inaspettato. 

Permettetemi di aggiungere che Lea Landucci, nota a molti come chiklititalia su Instagram, è una di quelle belle scoperte che mi ha regalato il web, ci siamo conosciute grazie a “Una cenerentola a Manhattan” di Felicia Kingsley e da allora intratteniamo un rapporto di stima reciproca, che non fa che accrescere la mia stima nei confronti di una donna dalle mille risorse, non da ultimo la pubblicazione di un libro che ho avuto l’onore di leggere in anteprima e con cui mi sono divertita molto. Grazie Lea e ad maiora semper!

A SPASSO CON...
Cristina



in una lunga passeggiata per Firenze insieme a sua madre fino a Piazzale Michelangelo.



#prodottofornitoda Lea Landucci

©TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Nessun commento