Review Party: La stirpe della gru - Joan He

Titolo: La stirpe della gru
Titolo: Descendant of the Crane
Autore: Joan He
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA

La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell'anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell'arena dei giochi di potere e diventa all'improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l'omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l'ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l'assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi'a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un'indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?


RECENSIONE
“Un travestimento ingegnoso equivale a una nuova identità” era solito dire il padre quando indossava il suo mantello da popolano. “Da adesso fino al mio ritorno, non sono più il re.” “Insegnami come creare un travestimento” lo implorava la figlia. Lui la accontentò, e fece molto di più. A lume di candela, le rivelò ogni modo a lui noto per svignarsela dal palazzo, poiché re Wen di Yan amava la verità, e ce n’era ben poca tra quelle pareti laccate.

La Stirpe della Gru è una fresca boccata d’aria sul mondo orientale, un YA fantasy, libro d’esordio dell’autrice Joan He. Sarò sincera: è stato amore a prima riga. In particolare, per chi come me ama il mood “intrighi di corte, tradimenti e cospirazioni”, La stirpe della Gru non potrà far altro che legarvi a sè già dalle primissime righe. 

Il racconto inizia, purtroppo, con la morte del re Wen di Yan, padre della protagonista, la principessa Hesina. Per quanto la morte possa essere associata a cause naturali, nel profondo del suo cuore Hesina sa che non è così. E venire a capo dell’assassinio diventa un’ossessione, tanto da spingere la protagonista a commettere un tradimento, incontrando un’indovina. Nel regno di Yan, infatti, gli indovini sono nemici: dotati di poteri straordinari, vengono catturati e condannati alla “morte dei mille tagli”. Ma Hesina ha bisogno di un punto di partenza, che le viene dato proprio dal Giaggiolo argenteo, una dei pochi indovini ancora residenti a Yan. 
«Un detenuto.» Il Giaggiolo argenteo si infilò un ruqun diverso – stavolta diafano e color cremisi – e lo legò con una corda intrecciata. «Quello con l’asta. È tutto ciò che riesco a Vedere. Il mio sangue si è diluito. Pochi di noi sono potenti quanto i nostri antenati. Ma questo lo sapevi già, vero?» Incontrò lo sguardo di Hesina con un’espressione significativa nello specchio di bronzo in cima alla sua toletta. La bocca di Hesina si aprì e si richiuse. Non ne uscì neanche una parola.

Per trovare la verità, infatti, Hesina dovrà fidarsi di un detenuto, Akira, un personaggio con un passato oscuro, che accetta di rappresentarla al processo indetto dal Comitato investigativo per l’assassinio del defunto Re. Ma sarà davvero tutto così semplice? Una volta iniziato il processo, qualcuno cercherà di manovrare le indagini e incolpare persone innocenti. Qualcuno vuole una guerra. 

Hesina troverà ciò che cerca? A piccoli passi, e con tanta fatica, scoprirà verità impensabili sui suoi genitori, su sé stessa, e su colori che chiama amici. 
Ma più di ogni altra cosa, Hesina riuscirà finalmente a capire che tipo di governante vuole essere, a prescindere da chi l’ha preceduta sul trono di Yan. 

Se nella prima parte del romanzo, la vicenda procede lentamente (anche perché si ha una prima fase di “presentazione” di personaggi e ambientazioni), la seconda parte è infinitamente più avvincente. Anche se la trama non è delle più originali, l’autrice tocca argomenti non banali, come ad esempio il costo del potere e della conoscenza e il senso di responsabilità di un sovrano verso il popolo. Quindi, se vi è già capitato di leggere altri fantasy del tipo “intrighi di corte”, la trama non vi stupirà più di tanto, ma il fascino dell’oriente misto a temi particolarmente sensibili faranno breccia nel vostro cuore. 

Per quanto riguarda i personaggi, ci saranno tantissimi colpi di scena, soprattutto nelle ultimissime pagine. Hesina è una Regina, ma è anche una donna che sta cercando di trovare il suo personale modo di conciliare ideali con il giusto modo di governare un popolo. Su Akira vi è un alone perenne di mistero, che lo rende irresistibile. È presente una storia d’amore tra i due protagonisti? Si, ma non viene approfondita più di tanto. Sono l’evoluzione della protagonista e la ricerca della verità ad essere i pilastri portanti dell’intera storia, per cui trovo questa scelta decisamente azzeccata.
Hesina perse le staffe. «Perché l’hai fatto?» sbottò mentre Akira strizzava l’hanfu. Hesina gli prese la stoffa dalle mani quando lui non rispose. «Saresti potuto morire!» Provava un dolore alla gola, eppure non era stata lei a inghiottire sabbia. Akira batté le palpebre. Una volta tanto, era stata lei a stupirlo, e lui sembrava... giovane, con gli occhi sgranati e le pupille dilatate e nere come l’inchiostro. Poi il suo volto perse quell’espressione. «Improbabile.» Hesina scosse il capo. «Chi sei tu?» Lui si alzò e liberò il proprio hanfu con uno strattone. «Qualcuno a cui le regine non dovrebbero avvicinarsi.»
L’unica cosa che mi è andata leggermente di traverso, purtroppo, è il finale assolutamente aperto. E questo andrebbe bene se l’autrice avesse intenzione di progettare un sequel. Tuttavia, a quanto pare, per adesso, La stirpe della Gru si conferma essere un libro auto-conclusivo. Per quanto mi riguarda, il finale è davvero troppo aperto, quindi spero vivamente che l’autrice cambi idea e progetti un seguito della storia. Detto questo, La stirpe della Gru è un romanzo in grado di farvi voltare pagina e arrivare alla fine del senza neppure accorgervene. Leggerete queste 456 pagine in una manciata di giorni!  Assolutamente consigliato! Buona lettura! 
“La fase di rifiuto passerà” disse la Dottoressa imperiale.
“Non esiste nulla che tu possa fare per riportarlo indietro” disse sua madre.
“La verità potrebbe distruggerti” disse Akira.
Ma una voce mise a tacere le altre. “La conoscenza è verità, Uccellino.”

A SPASSO CON...
Hesina, Caiyan e Lilian,
dove tutto ha inizio: nel quartiere delle lanterne rosse, per incontrare il Giaggiolo argenteo. 

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