Review Party: Insolite avventure a Braithwaite Manor - Judith Eagle

Due amici che si cacciano sempre nei guai. Un gatto furbo che li accompagna ovunque. Un segreto che solo insieme possono svelare. Insolite avventure a Braithwaite Manor è un esordio avvincente pieno di misteri e imprevisti. Una storia di amicizia, coraggio e lealtà tra le cui pagine risuona l’eco dei grandi classici della letteratura per ragazzi.

Titolo: Insolite avventure a Braithwaite Manor
Titolo originale: The Secret Starling
Autore: Judith Eagle
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa ragazzi
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TRAMA

Al centro di una nebbiosa brughiera, accovacciata come un corvo adirato, si trova la fatiscente tenuta di Braithwaite Manor. Con le scale tutte traballanti e le finestre cigolanti, è l’unico posto al mondo che la dodicenne Clara sente di poter chiamare casa. Da quando l’arcigno zio Edward è scomparso senza lasciare traccia, ha deciso di trasformarla nel suo regno personale. Niente regole e una sola parola d’ordine: divertirsi come matti. Finalmente, in compagnia dell’inseparabile amico Peter e della gatta Stockwell, può davvero fare ciò che vuole. Scivolare lungo i corrimani, nascondersi negli anfratti più impensati, esplorare stanze proibite e sopravvivere a purè e uova sode: questa sì che è libertà. Ma una libertà destinata a durare poco. Fino al giorno in cui due loschi figuri bussano alla porta annunciando la vendita della tenuta. Una notizia inaspettata che Clara non può accettare. Nessuno ha il permesso di portarle via il luogo cui sente di appartenere. Perché, ne è sicura, Braithwaite Manor nasconde importanti indizi che la aiuteranno a scoprire qualcosa di più del suo passato. Della madre che non ha mai conosciuto, ma di cui conserva i vecchi libri e una graziosa scarpetta da ballo. Perciò, non c’è un minuto da perdere. Clara deve fare il possibile per tenersi quello che le spetta di diritto. 
Età di lettura: da 11 anni.


RECENSIONE

Braithwaite Manor è la casa dell'orfana Clara Starling e del suo freddo e poco amorevole zio Edward. Fin dalla tenera età, Clara ha vissuto una vita di solitudine, istruita a casa da una serie di governanti che cambiavano ogni mese, e ripresa in modo burbero dallo zio scortese e perennemente distante.

Senza altri parenti o amici di cui parlare, non ha mai avuto contatti con il mondo esterno. Ma tutto cambia quando lo zio Edward scompare all'improvviso, lasciando Clara completamente sola senza nessuno a cui rivolgersi nel caso in cui avesse bisogno di aiuto o supporto, ma anche di qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere. 

Clara si sta appena abituando alla solitudine totale, scandita solo dai rintocchi dell'orologio a pendolo di casa, quando all'improvviso, sulla porta di casa si presenta un ragazzo di nome Peter. 
«Allora puoi sbrigarti a farci entrare?» disse.
«Stockwell non è abituata alla pioggia.»
«Chi?»
«La mia gatta. È rimasta in questo coso tutto il giorno», rispose il ragazzino. «Probabilmente sta morendo di fame. Entro e le do da mangiare, poi è meglio se torno a casa.»
Peter Trimble arriva a Braithwaite Manor insieme alla sua gatta Stockwell, dicendo che è stato mandato a vivere li per un breve periodo insieme con Edward Starling, lo zio di Clara, mentre a casa sua avrebbero sistemato delle faccende. Senza fare troppe domande, Clara accetta la storia di Peter, ma ovviamente c'è molto di più nel suo arrivo di quanto i due si rendano conto.

Finalmente Clara ha due amici con cui potersi divertire, esplorando ogni anfratto della tenuta e scorrazzando in casa come fosse un parcogiochi, finalmente ha la possibilità di divertirsi e fare la bambina, quando all'improvviso compaiono alla porta due tipi loschi che le annunciano che Barithwaite Manor è in vendita. 

Clara non permetterà a nessuno di strapparle l'unico luogo in cui è cresciuta e vissuta, e con l'aito di Peter riuscirà a scoprire il mistero della scomparsa dello zio e di questa stana vendita. La presenza di Peter, inoltre, solleverà ulteriori domande che mettono in discussione tutto ciò che Clara pensava di sapere sui suoi genitori morti e sulle sue origini.

Non leggevo un libro d'avventura per ragazzi così bello da molto tempo, forse da quando ero una ragazzina. Sicuramente l'ambientazione negli anni '70, il fascino di un maniero diroccato nella brughiera inglese che fa molto cinema horror, e un clima da libro giallo, hanno avuto la loro parte nel rendere questo piccolo gioiello un classico della letteratura per giovanissimi lettori. 

Braithwaite Manor, che si erge desolato e per metà in rovina nel mezzo delle brulle brughiere dello Yorkshire nel nord dell'Inghilterra, posto triste e inquietante, è esso stesso personaggio. E questo è stato un espediente secondo me vincente, che appassionerà sicuramente gli amanti della letteratura gotica. 

Judith Eagle, con la sua scrittura moderna e piacevole, ha scritto una storia veloce e piena di adrenalina, presentandoci un cast di personaggi interessanti, oltre ad un mistero che si svela in modo soddisfacente nei capitoli finali. Misteri gloriosi, bizzarri e indipendenti come questo sono un piacere raro quando compaiono nella narrativa per bambini di oggi. Un libro che non va senz'altro perso.





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