Recensione: La Luna nell'Oceano - Benedetta Cipriano

La luna nell’oceano di Benedetta Cipriano, che ho avuto l’onore di leggere e recensire in anteprima, sarà disponibile a partire dal 10 dicembre su Amazon. Venite a leggere perché lo reputo imperdibile.

Titolo: La luna nell'oceano
Autore: Benedetta Cipriano
Genere: Contemporary romance
Editore: Self publishing
Link d'acquisto: Dal 10 dicembre su Amazon

TRAMA

Il mio nome è Lua e significa luna.
I miei occhi però non sono luminosi quanto quello spicchio perfetto che ogni notte tinge d’oro l’oscurità. Il mio sguardo è ormai spento e la mia mente è come la seconda parte di un romanzo mai concluso.
La mia vita è stata soffiata via, come le foglie con il vento gelido invernale.
Sono distrutta, come un puzzle di cui si sono persi i pezzi. Sono un frammento di un vetro rotto, sono divenuta la malinconia di un tramonto rosso e stanco.
Sono spezzata, eppure combatto, eppure resto in piedi. Eppure ce la faccio.
Ho perso il mio cuore nell’oceano e ho lasciato che i miei ricordi si confondessero tra le sfumature di una conchiglia.
Sono dolore che si mescola alla schiuma delle onde.
Sono il rimpianto che si riempie di salsedine e il ricordo di un’estate volata via troppo in fretta.
Sono pioggia, sono fango, sono un vuoto destinato a non riempirsi mai.
Lui si chiama Maverick e ha gli occhi più blu degli abissi, ma io non posso specchiarmici, perché quegli occhi sono azzurri, sono profondi, sono come il ghiaccio che attanaglia il mio cuore ogni volta che osservo l’oceano.
Lui è la bellezza, la ribellione, la sensualità, la passione, ma è anche ciò da cui devo stare lontana.

Il mio nome è Maverick e sono un ribelle. Ribelle come le onde che cavalco ogni giorno e libero quanto la mia tavola da surf.
Vivo su una spiaggia in prossimità dell’oceano e lascio che sia il vento dolce californiano a portare via con sé tutti i brutti ricordi.
Sono cresciuto senza una meta e ho lasciato che le onde fossero casa mia.
Sulla mia tavola da surf è inciso il mio nome e l’inchiostro da cui è macchiata la mia pelle mi ricorda ciò che ero, lasciando che io scelga di essere ogni giorno ciò che sono.
Lei si chiama Lua ed è bellissima. I suoi occhi sono un campo minato e il suo cuore una bomba pronta a esplodere.
Non mi guarda, ma io la osservo.
Non mi tocca, ma io lo faccio.
Mi sfugge, ma io la prenderò, perché quel cuore celato dietro una barriera di cristallo sente ancora il bisogno di tornare a battere.
Sono Maverick, sono un combattente e lei è la mia piccola luna da conquistare.
E io lo so, sarà mia.



RECENSIONE

Ti bacio con le parole, anche se le mie labbra riescono ancora a percepire il sapore delle tue.

È così che voglio presentarvi Maverick Logan Slater. E non nella sua bellezza, no: voglio presentarvi la sua purezza, il suo cuore buono, il suo animo gentile, la sua presenza calma e confortevole, la sua fermezza, il suo amore sconfinato.
Benedetta Cipriano ha dato vita a un personaggio maschile indimenticabile, perché dotato di tutte quelle caratteristiche che una donna spera di trovare nel proprio compagno di vita.  È facile essere attratti da un bel volto e da un fisico che ricorda il mare quando la sua superficie è increspata, così come è semplice cadere nel luogo comune che vede un uomo particolarmente bello come inaffidabile, nella misura in cui calamita attenzioni, anche non intenzionalmente, da chi gli gravita intorno. Ed è anche il clichè in cui capita di incorrere leggendo i romance, nelle mille sfaccettature del genere.
Dimenticate tutto ciò. Nonostante non manchino i riferimenti all’imponente fisicità del protagonista – e come potrebbe essere altrimenti, avendo a che fare con un maestro di surf? – ciò che ricorre più spesso, al punto da immaginarvi a specchiarvi dentro di essi, sono i riferimenti ai suoi occhi. Blu come l’oceano, blu come l’acqua senza la quale non potrebbe vivere. Blu come il panorama infinito che osserva dalla sua casa, che si miscela e confonde con le sue meravigliose iridi.
Blu come le onde, tanto affascinanti quanto pericolose. Tanto incantevoli quanto distruttive.

Il risvolto della medaglia, colei che rappresenta l’aspetto distruttivo dell’oceano, è Lua.
Le protagoniste di Benedetta Cipriano, come sa chi la segue da tempo, sono accomunate da una fragilità d’animo che cela una forza immensa.
Lua conferma questa gradita costante, ma il suo cuore frammentato arriva potentissimo sin dal prologo: la sua sofferenza è pura, nuda e cruda, e rappresenta quanto di più atroce una donna possa affrontare nella vita. È talmente radicata dentro di lei, da essere diventata parte integrante della sua quotidianità.
Col passare degli anni e la necessità di fare ritorno in California, dove sua nonna e suo cugino gestiscono un ristorante sul mare, ci troviamo ad affrontare, assieme a lei, la sua più grande paura, da cui si era volutamente allontanata: l’oceano.
Impossibilitata a non sentirlo e a non avvertine l’odore, Lua sceglie quanto meno di non guardarlo, mai. Se rimane alle sue spalle, se i suoi occhi non si perdono in esso, il dolore rimane un po’ più distante, racchiuso in una conchiglia rosa dalla quale non si separa mai.
Quel che Lua non può immaginare è che possa essere proprio l’oceano a pretendere di essere notato, assumendo le sembianze di un uomo che, dal primo istante, calamita il suo sguardo su di sé. E nonostante il dolore e le strette ripetute al cuore, Lua in quello sguardo impara a fidarsi nuovamente dell’oceano, che tanto aveva amato e che, come il peggiore dei traditori, le ha portato via tutto, spezzando la sua esistenza.

«I muri non mi sono mai piaciuti, Lua. Sono dietro di te. Puoi voltarti».


Può un cuore guarire grazie all’amore? I pezzi in cui si era scomposto possono trovare un equilibrio nuovo, che li faccia combaciare anche senza raggiungere la perfezione? Sì, il nuovo romanzo di Benedetta Cipriano ci dimostra che tutto questo può avvenire.
Non sarà facile, non sarà immediato, ma è possibile. Soprattutto se a legare due esistenze è un filo che ha attraversato, immutato, gli anni e le distanze.
Un filo che ha un nome, Diego. Un filo che ha un sorriso contagioso e un amore viscerale per l’oceano. Un filo che colleziona conchiglie blu e intaglia il proprio nome sulle tavole da surf altrui. E nelle anime delle persone con cui entra in contatto. Un filo che ha due grandi occhi nocciola e un animo puro.

La luna nell’oceano è un romanzo in cui si intrecciano vite e ricordi, amore e dolore, lacrime e risate liberatorie, amicizia e legami familiari, passione sfrenata e rimorso cocente. 
È la storia di una donna che crede la sua esistenza sia fatta solo di un susseguirsi di giorni vuoti e la storia di un uomo che le insegna a respirare nuovamente dopo una lunga apnea. È la storia di un uomo che porta dentro di sé un segreto in grado di mandare in frantumi ciò che più ama al mondo e la storia di una donna che comprende la potenza dell’amore di un padre per il suo bambino, anche se un bambino non l’ha mai concepito.
È una storia di attese e rimpianti, di rimorsi e attimi fuggenti di felicità, che hanno bisogno di tempo per sostituire alle lacrime amare dell’angoscia la dolcezza di ricordi bellissimi.

Il nuovo romanzo di Benedetta Cipriano è un inno alla vita e alle seconde possibilità. A partire dalla storia, che inizia con un prologo straziante e finisce con un epilogo che lo è altrettanto (sebbene in modi diversi), passando per la magnifica caratterizzazione dei personaggi e giungendo a una scrittura impeccabile, La luna nell’oceano è il miglior libro che Benedetta abbia scritto finora. E aggiunge un tassello, importantissimo, al percorso di scrittura di un’autrice destinata a grandi cose. Perché se è vero che il talento possono averlo in molti, non è altrettanto scontato saperlo far arrivare. Benedetta Cipriano ci riesce, perché non si limita a parlare di emozioni: se ne lascia investire lei in prima persona. E, credetemi: questo fa tutta la differenza del mondo.

A SPASSO CON...
Maverick e Lua



al cospetto dell’oceano, protagonista partecipe e spettatore violento della loro storia.

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