Recensione: Georgiana - Deborah Begali

Cosa può esserci di meglio di un buon romanzo Regency, ambientato nell’Inghilterra d’inizio Ottocento? Un romanzo che vi trasporterà in un altro mondo, scritto dall’autrice Deborah Begali e pubblicato dalla casa editrice Leggereditore.

Titolo: Georgiana
Autore: Deborah Begali
Genere: Regency
Editore: Leggereditore
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA 

Inghilterra, 1815. Georgiana Eagle è una donna intelligente e arguta che non ha ancora trovato l'amore della sua vita e che, sotto lo pseudonimo C.C. Eliot, si diletta a scrivere articoli pungenti contro le svenevoli convenzioni della nobiltà per il Wollenbridge Journal. Lucas Benedict è un capitano della marina di Sua maestà, appena rientrato in patria dopo aver combattuto le guerre napoleoniche. Affascinante e sicuro di sé, unico futuro erede del patrimonio della sua facoltosa famiglia, è stato cresciuto da una madre ipocondriaca e dalla dispotica zia Lady Asheby, che vuole a tutti i costi vederlo prendere moglie. Il primo incontro tra i due giovani non sembra far sperare per il meglio: entrambi, troppo orgogliosi, presuntuosi e fuori dagli schemi, amano vivere secondo le proprie regole e negano ogni sentimento. Ben presto, però, un'irrinunciabile proposta di matrimonio e l'avvento della stagione a Londra stravolgeranno le loro esistenze…

RECENSIONE

Può un semplice incontro ad un ballo, nel lontano 1815, cambiare il destino di una persona? Il futuro è davvero già segnato per una ragazza che, all’età di ventinove anni, non ha ancora trovato marito? Georgiana Eagle non la pensa affatto così: lei è una donna indipendente, irriverente ed incredibilmente fuori posto in una società dove la massima aspirazione per una giovane della sua età consiste nel “sistemarsi” sposando un signorotto senza l’ombra di un vero sentimento ed accontentandosi di una vita senza amore. Lei non vuole cedere a questo compromesso. È pur vero che, qualora accettasse, tutti i salotti londinesi e le innumerevoli feste a cui potrebbe partecipare sarebbero una condizione privilegiata, la distrarrebbero sicuramente ed allieterebbero le sue giornate, ma a quale prezzo? La sua libertà. Perderebbe e tradirebbe sé stessa, condannandosi ad un’esistenza poco più che deprecabile.

Ma è questo che la sua famiglia si aspetta da lei, è questo ciò che il mondo in cui è costretta a vivere le impone di fare. Soprattutto perché i suoi cari non vivono in una buona condizione economica ed un matrimonio vantaggioso potrebbe assicurare a tutti loro un futuro stabile e senza preoccupazioni. Ma due semplici balli con il capitano Lucas Benedict, che teoricamente non potrebbero evolvere in qualcosa di più, si riveleranno cruciali per la sorte della ragazza. E tutto quello che accadrà successivamente cambierà totalmente le carte in tavola, grazie anche a un destino beffardo che sembra quasi prendersi gioco dei due protagonisti.

Georgiana, per dar libero sfogo ai suoi pensieri e per poter esprimere liberamente le sue opinioni contro una società così arida e dedita solo alle apparenze, scrive per il Wollenbridge Journal sotto lo pseudonimo di C. C. Eliot. A quei tempi, infatti, non era concepibile che una signorina perbene pubblicasse articoli arguti e marcatamente ironici sulla nobiltà inglese, anzi, non era nemmeno lontanamente pensabile che una ragazza scrivesse per la redazione di un giornale. Ma la Eagle non è come le altre, lei riesce sempre in qualche modo a far emergere la sua personalità sfacciata e irriverente, a qualsiasi costo.

La scrittrice descrive la protagonista come una donna animata da un forte desiderio di indipendenza, con un piglio acuto e un carattere tutt’altro che facile, che si scontra quotidianamente con le convenzioni sociali in cui è ingabbiata. Senza dubbio, sono da definirsi dei pregi al giorno d’oggi, ma nell’Ottocento la situazione era ben diversa. La giovane è infatti troppo “moderna” per i suoi tempi, troppo avanti in un ambiente così poco incline ai cambiamenti e con abitudini difficili da sradicare. Lei, infatti, non sopporta le smancerie e la falsità tipica della gente perbene che, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, ti pugnala alle spalle alla prima occasione. E non ne ha mai fatto mistero, anzi, ha sempre espresso la sua opinione a riguardo, senza alcun filtro o compromesso.

"Georgiana odiava i salamelecchi, sospettava sempre che alla base vi fosse un secondo fine, che spesso si trattasse di un mare di falsità per tentare di conquistare la fiducia di qualcuno per poi profittarsene. D’altronde nei salotti funzionava sempre così: ci si complimentava con chi si voleva escludere, si criticava chi non vi faceva parte per poi cambiare inspiegabilmente parere quando la persona in questione si palesava di fronte."
Lo schioppo di un fucile, però, ribalta la situazione: durante una battuta di caccia a Headston Park, il capitano Benedict spara erroneamente a Georgiana, credendo di aver colpito una cerva. La giovane si trova a combattere per la prima volta tra la vita e la morte, ma grazie alla sua incredibile forza riuscirà a riprendersi egregiamente dal funesto evento. L’unico “marchio” di quel terribile avvenimento che le resterà addosso per sempre è una cicatrice alla base del collo, proprio dove è stata colpita, a ricordarle a vita proprio Lucas, l’uomo che con i suoi modi rudi ed arroganti è riuscito a rendersi odioso ai suoi occhi.

Egli viene descritto dall’autrice del romanzo come un personaggio alquanto singolare, irriverente ed incapace di esprimere liberamente i propri sentimenti. Abituato alla rigidità dell’ambiente militare, non riesce ad esternare le sue emozioni, trincerandosi dietro un muro fatto di sguardi e sorrisi beffardi, arroganza e sfrontatezza, che rasenta la maleducazione. La vittima di tutto è l’ignara signorina Eagle, con la quale si scontra sempre, dato anche il carattere arrogante ed altezzoso della ragazza.

Ben presto, un ipotetico “buon partito” si fa avanti per la bellissima Georgiana: è Francis Borrough, uno dei migliori amici del capitano, compagno di mille avventure e missioni in mare aperto. Francis è letteralmente stregato dal fascino della giovane, ne è completamente innamorato, fino ad arrivare al punto di chiederla in sposa. Ma questo sentimento non è ricambiato dalla ragazza, la quale inizialmente rifiuta la proposta. Ella non vuole una vita al fianco di un uomo che non ama, desidera l’amore vero, non un “matrimonio di convenienza”, come lo definiremmo noi oggi.

"Quando si immaginava nella sua nuova vita si vedeva da sola e non accanto a quell’uomo che, seppur gentile, avrebbe amato il primo mese, sopportato il primo anno e odiato per il resto della vita. In molte, anzi quasi tutte, avrebbero accettato quel compromesso, ma lei no. E non perché fosse una timorata di dio ma perché non voleva essere associata a un uomo che riteneva inferiore a lei: non di ceto, non per denaro, ma per l’importanza che lei dava a sé stessa."

Nel frattempo, il capitano Benedict continua a punzecchiare Georgiana, sino ad arrivare a mancarle di rispetto in numerose occasioni. La scrittrice descrive egregiamente il tormento interiore di Lucas, il suo sentirsi diviso tra orgoglio e sentimento, tra odio e amore. Una sorta di Mr. Darcy, molto più rude e sfacciato, se così possiamo definirlo. Ma arriva un giorno in cui le cose cambiano, proprio quando la protagonista riconsidera la proposta di matrimonio da parte di Borrough, dopo aver avuto modo di conoscerlo più a fondo durante la stagione estiva della buona società londinese ed essersi in parte ricreduta sul suo conto. La giovane fidanzata, infatti, ha iniziato a valutare la situazione osservandola da un’altra prospettiva: un matrimonio conveniente con un uomo buono ed innamorato di lei, forse troppo ossequioso, che non avrebbe fatto mai mancare nulla a lei e alla sua famiglia agevolandone anche la posizione economica e sociale, è di certo un’ottima opportunità. I parenti, infatti, non vedono l’ora che le nozze siano celebrate ed hanno apprezzato molto il cambiamento di opinione di Georgiana. Tutti sono felici dell’imminente fidanzamento tra i due, eccetto la ragazza, che dentro di sé è devastata dal senso di colpa. Sara davvero decisa a sposarsi? Del resto, anche Lucas le impone di compiere questo passo, quasi con la forza… ma sarà realmente così?

"Ma quando infine incrociarono lo sguardo, silenziosi, rimasero esterrefatti: entrambi si sentirono scrutati fino nelle più profonde pieghe dell’animo. A Benedict si mozzò il fiato fissando l’anima prodigiosa da lui imprigionata e fu colpito da un pesante senso di colpa perché avrebbe dovuto custodirla e non insidiarla. Avrebbe dovuto ascoltarla a lungo e non troncare le sue ragioni con battute ironiche. Georgiana invece, nel fondo di quello sguardo, vide ogni segno di debolezza dietro comportamenti fieri e spregiudicati. Furono sopraffatti da un sovrannaturale afflato di verità che si protendeva dall’uno all’altra."

Su tutto questo aleggia il fantasma di Lady Asheby, la zia dell’affascinante capitano, che desidera per il nipote un matrimonio vantaggioso e una sposa ricca e socialmente adatta alla sua posizione altolocata. Lucas, però, non fa altro che deludere l’anziana donna, quasi per dispetto verso di lei, rendendosi scontroso e poco incline al decoro che caratterizza l’alta società. Nonostante le “distrazioni femminili” non gli manchino, grazie soprattutto al suo indiscutibile fascino, il suo interesse è sempre rivolto alla signorina Eagle, con la quale non perde occasione di battibeccare in continuazione. Cosa ci sarà in realtà dietro tutto questo?

Entrambi i protagonisti, come descrive mirabilmente la scrittrice, sono in grado di leggersi dentro, ma non riescono ad esprimere i loro reciproci sentimenti, almeno non inizialmente. L’orgoglio è il filo conduttore alla base di tutta la vicenda: è proprio questo ad impedire ai due giovani di esternare i loro sentimenti, unitamente ad una strafottenza di lui e ad un’altezzosità di lei davvero senza pari. L’unico interrogativo che si fa spazio nella mente di Lucas è questo: la ragazza è davvero degna di sposarlo e portare il suo cognome? Non ha alcuna proprietà, non ha un soldo ed un evento estremamente spiacevole aleggia sul suo passato. Riusciranno Lady Asheby e la sua famiglia ad accettare una donna del genere? Forse nemmeno lui ne è pienamente convinto, altrimenti non sarebbe tormentato da dubbi tanto insulsi e privi di fondamento.

"Gli importava davvero che ella non avesse patrimonio alcuno? Era realmente inaccettabile che le sue parentele fossero poco sofisticate? O che non avesse concluso la sua educazione a Londra?"

La fuga della signorina Eagle, in seguito ad un avvenimento inaspettato tra i due, riesce a gettare il capitano Benedict nel tormento più profondo: egli è determinato a ritrovarla, ma la ragazza sembra non aver lasciato alcuna traccia di sé. Nessuno è disposto a rivelargli dove si trova la giovane, ma lui non si arrende e continua a cercarla con tutti i mezzi possibili. Successivamente, la terribile malattia che si troverà ad affrontare Georgiana al suo ritorno a Londra rimescolerà le carte in tavola. Riuscirà la giovane Eagle a sopravvivere? Riusciranno i due amanti ad essere sinceri l’uno con l’altro, a mettere da parte l’orgoglio e a coronare finalmente il loro sogno d’amore? Lo scopriremo solo… leggendo!

L’Inghilterra del 1815 è una realtà molto diversa da quella che siamo abituati a vivere al giorno d’oggi. Alcune cose ci sembrano talmente lontane nel tempo da risultarci quasi completamente estranee. Perché è questo che fa la scrittrice: trasportarci direttamente in un’altra epoca, facendoci rivivere le feste e i balli di Londra e dintorni nel primo Ottocento. Il linguaggio è particolarmente curato e adatto al periodo storico che Deborah Begali vuole descriverci. L’italiano in cui è scritto è praticamente impeccabile e adatto al contesto, ma a tratti eccessivamente lezioso: la prima parte del libro scorre piuttosto lenta, gli eventi fluiscono senza veri e propri colpi di scena, con eccessive descrizioni dei luoghi, a discapito dei personaggi. Anche il continuo evidenziare i difetti dei protagonisti, la testardaggine e l’orgoglio di Georgiana e l’impossibilità di esprimere sentimenti da parte del capitano Benedict sono un elemento che crea nel lettore una sorta di aspettativa che puntualmente viene delusa. Continuando a leggere, devo ammettere però che la seconda parte del libro mi ha sorpreso: la dinamicità di alcuni eventi, della malattia di Georgiana e il cambiamento di Lucas che finalmente riesce ad ammettere a sé stesso di essersi realmente innamorato, mi hanno fatto ricredere su questo romanzo.

Un libro che, pur descrivendo una società così lontana dalla nostra, risulta essere ancora particolarmente attuale e moderno. Lo specchio della nostra Georgiana, praticamente. Un romanzo che va contestualizzato in un periodo storico diverso da quello in cui viviamo, ma altrettanto affascinante e ricco di eventi singolari e di colpi di scena inaspettati. Non bisogna mai temere di esprimere i propri sentimenti per paura di amare, nascondendosi dietro orgoglio ed arroganza. Questi, infatti, altro non sono se non una paura latente di soffrire, di rimanere delusi. Il coraggio di mostrarsi agli altri per quello che si è, con tutti i nostri pregi e difetti, è una condizione imprescindibile per la nascita di un sentimento vero e duraturo. Questo romanzo ne è la prova tangibile. Amor vincit omnia? A voi l’ardua sentenza.

A SPASSO CON...
Georgiana


nei paesaggi lussureggianti della campagna inglese. 


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1 commento

  1. Ho letto anch'io questo libro (presto ne pubblicherò una recensione nel mio blog ragazzaconilibri.blogspot.com) e devo dire che mi è piaciuto molto. So che esiste anche un seguito che da un lato sono molto curiosa di leggere e dall'altro mi spaventa perchè potrebbe compromettere il buon ricordo della storia.

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