Review Party: Stepsister - Jennifer Donnelly

Il Retelling della Cenerentola dei Fratelli Grimm al contrario, partendo dalla fine per arrivare ad un nuovo inizio, completamente diverso da quello a cui siamo abituate. 

Titolo: Stepsister. Sorelle di sangue
Titolo originale: Stepsister
Autore: Jennifer Donnelly
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy /narrativa ragazzi
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TRAMA

In un mondo dove una ragazza può essere solo brava, obbediente e soprattutto bella, non c'è posto per giochi di guerra e corse a cavallo: ovvero per tutte le cose che Isabelle ama. Quando, costretta da Maman, si mozza le dita dei piedi per farle entrare nella scarpetta e aggiudicarsi il matrimonio con il principe, Isabelle viene scoperta. E al suo posto viene scelta Ella, la sorellastra buona, la perfetta Cenerentola delle fiabe. A Isabelle resta solo la vergogna più nera e l'ostilità di tutta Saint-Michel. Ma è proprio vero che il destino di una sorellastra "cattiva" è vivere ai margini e che l'unica strada possibile è quella dell'infelicità? Il marchese de la Chance non la pensa così e forse l'unica cosa che può salvare Isabelle è capire che per tutte c'è una possibilità, e che la vera bellezza è scegliere la propria strada e percorrerla senza voltarsi indietro. Questa è una fiaba oscura. È una fiaba crudele. È una fiaba da un altro tempo, un tempo in cui i lupi restavano ad aspettare le bambine nella foresta. Quel tempo è ormai passato. Ma i lupi sono ancora qui e sono due volte più scaltri. Le bestie rimangono. E la morte ancora si nasconde in una spolverata di bianco. È crudele per qualunque ragazza che smarrisca il sentiero. Più crudele ancora per una ragazza che smarrisca se stessa. Sappi che è pericoloso allontanarsi dal sentiero. E tuttavia è molto più pericoloso non farlo. 


RECENSIONE

La più spiritosa, coraggiosa, fantastica anti-fiaba che abbia mai letto. Stepsister è un retelling della fiaba di Cinderella scritto in modo intelligente ed acuminante, che della tradizionale storia della ragazza ridotta a serva dalla matrigna e del principe azzurro che la salva e la porta nel suo castello, ha solo l’ispirazione, o meglio il punto di partenza.

Fedele alla versione di Cenerentola dei fratelli Grimm, il libro si apre alla fine della storia, quando le sorellastre (Isabele e Octavia, detta Tavi) che noi conosciamo si mutilano i piedi per tentare di calzare la celeberrima scarpetta di cristallo. Come ben sappiamo, non ci riescono, ed Ella e il suo principe ottengono comunque il loro lieto fine. Ecco, la storia di Stepsister parte da qui. Isabelle e Tavi vogliono lasciarsi alle spalle tutto ciò che è accaduto con la loro madre prepotente che, in nome del volere a tutti i costi accasare le proprie figlie, ne combina di ogni malvagità. Isabelle, in particolare,  che poi è la protagonista della vicenda, è sopraffatta dall'amarezza di quanto accaduto, delle ragioni sbagliate per cui hanno compiuto quelle meschinità nei confronti di Ella. È poi molto arrabbiata col mondo in cui vive, che, vuole secondo i dettami di una società conformista, che la donna per essere amata debba avere determinati canoni: bellezza, gentilezza, operosità casalinga.

Se ciò si aggiunge che Ella è salita al trono e per quello che Isabelle e Octavia le hanno fatto sono odiate e additate in tutto il regno, allora il rancore delle sorellastre è indicibile. Ma Donnelly compie un importante passo in avanti trasformando le “sconfitte” sorellastre in due guerriere, pronte a riscattarsi agli occhi del regno e a dimostrare al popolo che la bellezza non è l’unico modo per ottenere il lieto fine. Ogni donna può avere il suo happy ending, ogni donna può essere chi vuole, facendo emergere le proprie qualità, quelle che la rendono unica e speciale.

Questo libro parla del diritto delle donne di rifiutare di essere giudicate in base alle apparenze e di poter scegliere di trasformare se stessi in chi vogliono essere! Quindi questa non è una rivisitazione casuale della fiaba popolare, no. È la versione spiritosa, incoraggiante e illuminante della narrazione di ciò che le donne meritano nella loro vita! In definitiva,  una fiaba femminista magnificamente scritta che unisce le donne invece di demonizzarle.

Ho amato moltissimo il worldbuilding, quell'atmosfera meravigliosamente inquietante di fiaba oscura in corso, come altrettanto mi sono compiaciuta di uno stile narrativo meraviglioso, che ha dato il giusto ritmo alla storia, seppur nella parte centrale rallenti un po’.
E ho adorato il colpo di scena finale che cambia la morale che abbiamo appreso dalle fiabe, perchè anche la bella e gentile regina della storia può trasformarsi in una donna crudele se diventa gelosa!

La nostra eroina non tradizionale Isabelle ha conquistato il mio cuore, fina dalla prima pagina con la sua determinazione, tenacia, onestà, anima combattente! Sa che ha fatto errori e impara la lezione, accetta chi è e alla fine capisce che ha delle opzioni e può governare il suo destino!
Per cui donne: siate chi vogliate essere e al diavolo le convenzioni sociali! Tutte possiamo essere forti e determinate come Isabelle.


A SPASSO CON...
Isabelle e Tavi


all'inizio, quando cercano di far rientrare il piede nella scarpetta di cristallo



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