Recensione: Tutto il tempo del mondo di Sara Purpura

Titolo: Tutto il tempo del mondo
Autore: Sara Purpura
Serie:A Time for Love Trilogy
Genere: New Adult
Editore: Mondadori
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA

Anais Kerper è la ragazza che tutte vorrebbero essere. Bella, intelligente, di famiglia benestante. Ha al suo fianco il ragazzo ideale e davanti a sé un futuro radioso. Eppure, dietro questa patina di perfezione, lei sta andando in pezzi, incapace di ribellarsi a una vita che non le corrisponde affatto. Una vita di cui ha il pieno controllo solo quando, chiusa fra le quattro mura del suo bagno, cerca il dolore per sfuggire alla realtà. Desmond Ward è un ragazzo difficile. Orfano da quando aveva sette anni, ha alle spalle un passato di continui abbandoni e un'anima rattoppata. Nera. Sporca. Marcia. Ma il destino sembra finalmente tornare a sorridergli il giorno in cui una facoltosa famiglia decide di prenderlo in affido, regalandogli così la possibilità di una vita diversa, e forse perfino il sogno di diventare un giocatore professionista di football. Una volta giunto nella loro villa, però, conosce Anais, la sua futura sorellastra, stupenda e fragile. E, subito, quello che è stato il loro mondo fino a quel momento si sgretola. L'uno coglie negli occhi dell'altra il suo stesso tormento e l'attrazione si fa largo dirompente. Incontrollabile. E proibita. Ciononostante Des e Ana non possono smettere di cercarsi, desiderarsi, e amarsi, perché solo l'uno tra le braccia dell'altra, per la prima volta, capiscono cosa significhi vibrare e sentirsi vivi. Ma il mondo "fuori" non si lascia mettere in un angolo, al contrario si fa avanti minaccioso e li costringe a chiedersi fino a dove sono disposti a spingersi per difendere il loro amore. Quella di Anais e Des è una scelta difficile. Un sì o un no che richiederebbero un istante per essere pronunciati. Ma «la vita è fatta di istanti. E di respiri impigliati in gola, e del cuore in fondo allo stomaco che li precede. E poi c'è il "mentre": quell'attimo in cui decidi se essere felice o soffrire».

RECENSIONE

La storia di Anais Kerper e Desmond Ward (detto Des) è la storia di molti giovani d’oggi, travolti da un’aurea di decandentismo dei valori paurosa. Anais è la classica figlia incompresa di una famiglia americana facoltosa e perbenista, Des il perfetto bad boy che, dopo una sfilza di famiglie affidatarie e di abbandoni, viene affidato ai Kerper, ovvero ai genitori della bella quanto fragile Anais. Quest’ultima infatti non fa altro che sopprimere il suo dolore provocandosi altro dolore, implodendo la propria natura allegra e chiassosa per apparire all’occorrenza secondo i dettami di una famiglia piccolo borghese. L’arrivo di Des, in quella villa tanto preziosa quanto fredda come il marmo dei suoi arredi, scombussola la patetica routine. Finalmente Anais vede un alleato, un ragazzo che cela dietro il suo sguardo sfacciato un dolore immenso. 



La comprensione e la conoscenza sarà il primo passo verso un’attrazione senza precedenti. I due ragazzi non sapranno che fare, se coltivare questa passione che li sconvolge o se nuovamente relegarla dietro un muro di finzione. A prescindere dalla loro scelta sta di fatto che insieme limeranno i difetti, aggiusteranno le ammaccature, provvederanno a ricostruire una speranza completamente sgretolata guardando al futuro con un tono umorale più roseo nonostante tutto. L’uno si prenderà cura dell’altro, in un modo dolce, sentito, forte, a volte strabiliante. E la loro voce, quella che proviene dal cuore, finalmente si farà sentire travolgente e così forte con l’amplitude di un’aria lirica. 

Ma nulla sarà facile in questo percorso in salita fatto di ostacoli e impedimenti. I due ragazzi, nel loro processo catartico, dovranno fare a botte con i pregiudizi sociali, con quell’ostentato e nauseabondo perbenismo familiare, con tutto un sistema scolastico basato più su popolarismi facili e gratuiti che su un processo evolutivo educativo. 

La Purpura pone chiaramente l’accento su molte problematiche dei giovani d’oggi, ponendo il focus soprattutto sui meccanismi contorti e distorti delle dinamiche familiari e d’istruzione. E lo fa raccontandoci la straordinaria storia di Anais e Desmond. Una trama incantevole quella di Tutto il tempo del mondo che, nonostante presenti alcuni cliché letterari, riserva un approccio originale, supportato da coerenza logica della trama e da una buona psicologia dei personaggi. 

Detto ciò vi verrebbe da dire wauuuu…corro a prenderlo in libreria! E io vi direi si di farlo e anche subito a condizione però che sappiate leggere fra le righe, come o fatto io. Perché questa storia meravigliosa esiste e l’ha scritta Sara Purpura, ma la bellezza della trama non è supportata ahimè da uno stile narrativo che le rende giustizia. Frasi stringate, un linguaggio corretto, ossequioso della grammatica e della sintassi si, ma comunque elementare; una prosa così spezzettata,  che non ha dato fluidità al testo né quel tono poetico che meritava. A volte pareva di leggere più una sceneggiatura o una bozza che un romanzo. Non parliamo poi dei dialoghi: va bene che il linguaggio giovanile è piuttosto “sciallato” e telegrafico, ma certe espressioni da telenovelas anni ’90 mi sembravano decisamente fuori luogo. E questo è un peccato davvero, per una vicenda così carica di significato, così ben studiata. Se sono arrivata all’ultima pagina è solo grazie ad una trama young adult validissima,  a quello che ho saputo vedere oltre, ma ho fatto davvero fatica a finirlo perché la scrittura per me non è stata per nulla coinvolgente. Credetemi se vi dico che ho fatto a pugni con la mia coscienza perché se l’intreccio mi ha convinto lo stie narrativo per niente, anzi mi ha fatto arrabbiare perché se fosse stato differente o meglio coinvolgente al punto di tenermi incollata al libro “Tutto il tempo del mondo” sarebbe stato un romanzo indimenticabile. 

A SPASSO CON...
Des e Anais


per la cucina lussuosa della villa…a caccia di gustosi pancakes e altri manicaretti preparati da Linda, la deliziosa domestica di casa Kerper. Linda è una seconda mamma per Anais, una donna di carattere che sa leggere fra le righe del cuore e la sua cucina è il palcoscenico meraviglioso dove si esprimono al meglio la naturalezza e la sincerità dei due giovani innamorati. 

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