Viaggi: Le Sfumature della Val Sanguigno
Quando sentite nominare l’autunno, qual è la prima cosa che vi viene in mente?
Credo che anche i bambini sarebbero concordi nel dire: "I colori!". In questa bellissima stagione, infatti, gli alberi perdono le foglie, tingendosi delle mille sfumature del rosso, del marrone, del giallo e dell’arancione. E quale modo migliore di apprezzarne la magia che fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura?
È proprio per questo motivo che trovo l’autunno sia la stagione migliore per le escursioni.
Fra le stupende Valli Bergamasche, in Lombardia, ce n’è una particolare che deve il suo nome proprio ai colori dei quali si tinge in autunno: la Val Sanguigno. I suoi boschi ricchi di faggi, infatti, assumono una colorazione rosso intenso, che lascia totalmente senza fiato.
Se a questo aggiungete che si tratta dell’Oasi Verde a più alta biodiversità del Parco delle Orobie Bergamasche, non potete proprio perdervela.
Il sentiero che costeggia il torrente Sanguigno, che offre spettacoli impareggiabili con i suoi salti e cascatelle, alternate a pozze d’acqua limpida, è il 232 e il punto di partenza ottimale per questa escursione è la centrale idroelettrica di Aviasco, in Valgoglio.
Seguendo l’unica strada del paesino, che si inerpica oltre le abitazioni, si giunge ad un parcheggio a pagamento situato poco prima della centrale. Da qui, avete due possibilità davanti a voi: inerpicarvi per un primo tratto più breve ma molto ripido, oppure per una salita più lunga ma decisamente più dolce e piacevole. In entrambi i casi, si tratta di un percorso semplice, adatto anche ai bambini, che si percorre in circa un’ora camminando di buona lena. Come al solito però, io vi consiglio di procedere con calma, per godervi gli scorci che i fitti boschi attraversati dal sentiero vi offrono, soprattutto in autunno.
Vi assicuro che sarete talmente meravigliati dalla fitta vegetazione e dagli spettacoli improvvisi offerti dal torrente da non rendervi conto dei chilometri che percorrerete.
Il sentiero procede fino al Rifugio Gianpace ma, ancora una volta, non abbiate fretta di raggiungerlo. Poco sotto di esso, attraversato un ponticello, si aprirà davanti ai vostri occhi uno assoluto spettacolo della natura.
Il sole che vi bacia il viso, l’acqua che scorre placida, rocce sulle quali sedervi a mangiare un panino, con gli occhi che scorrono scandagliando ciò che vi circonda.
Dopo una pausa che si protrarrà a lungo, perché è impossibile non lasciarsi conquistare dalla magia del luogo, potrete scegliere tra due opzioni: tornare indietro lungo il sentiero percorso all’andata, oppure proseguire, scegliendo una delle due direzioni in cui esso si biforca. A ovest, il sentiero culmina con il Passo di Valsanguigno ovest (2320 m), tramite il quale si raggiunge il Rifugio dei Laghi Gemelli, mentre a nord-ovest si giunge al Passo di Valsanguigno nord (2380 m), che collega la valle con il lago Colombo.
È bene sottolineare che scegliendo di giungere fino al rifugio Gianpace potrete tranquillamente partire il pomeriggio, mentre volendo proseguire in una delle due diramazioni sarà opportuno dedicare all’escursione un’intera giornata.
Quale che sia la vostra scelta, ore passate all’insegna di una natura lussureggiante e ricca di sfumature sono assicurate.
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