Cinema: Film Coraline e la Porta Magica - Laika 

“Attenzione a quel che desideri”. Un monito col quale iniziare alla perfezione il racconto di una bambina di nome Coraline.

Uscito nelle sale italiane il 19 giugno 2009, Coraline e la Porta Magica è un film d’animazione in stop motion  diretto da Henry Selick e ispirato al libro illustrato di Neil Gaiman. 


Coraline Jones è un’adolescente curiosa dallo sguardo vispo, che si trasferisce coi suoi genitori in una nuova casa, la Pink Palace Apartments. Con una mamma e un papà talmente oberati dal lavoro da non dedicarsi neppure ad aprire gli scatoloni prima di chiudersi nel loro mondo, Coraline è alla disperata ricerca di qualcosa da fare, qualsiasi cosa, per combattere la noia. 
Ed è così che passa dal conoscere gli strambi vicini di casa e un ragazzino ancora più strambo col suo gatto spelacchiato al contare le porte presenti nella casa, su suggerimento del padre. Fra tutte, la più strana risulta essere una porticina chiusa a chiave che, una volta aperta, è sbarrata da un muro di mattoni. Saranno degli strani topolini salterini a svegliare Coraline nel cuore della notte e a condurla nuovamente alla piccola porta, che nel frattempo aveva perso il suo fascino per la protagonista. Ma, con sommo stupore della ragazzina, stavolta non c’è alcun muro dietro di essa: solo un lungo tunnel, lungo il quale gli animaletti sono spariti.
Vinta dalla curiosità, Coraline si inoltra a sua volta, salvo sbucare in un appartamento identico a quello in cui vive! Ma, sorpresa delle sorprese, qui la sua mamma le cucina ciò che più le piace, le confeziona vestiti sgargianti e le parla, non limitandosi a risposte lapidarie e infastidite. E il suo papà ride e scherza, si occupa di un giardino meraviglioso e, soprattutto, le dà attenzioni. 
Solo un piccolo, ma inquietante, particolare appare subito evidente a Coraline: al posto degli occhi, la sua “altra mamma” e il suo “altro papà” hanno due bottoni. 

“Io non voglio tutto ciò che desidero. Nessuno lo vuole. Non veramente. Che divertimento sarebbe, se potessi avere tutto ciò che desidero, senza problemi? Non avrebbe nessun valore.”


Come una novella Alice, nelle sue incursioni sempre più frequenti attraverso la porta/specchio, si renderà ben presto conto di quanto la patina di perfezione che lambisce la realtà parallela a quella in cui vive celi qualcosa di molto spaventoso.

Sedici anni dopo la piccola perla che è Nightmare before Christmas, Henry Selick è stato in grado di creare un mondo bizzarro e immaginifico, esaltando l’aspetto dark del racconto di Gaiman. Non stupisce quindi che sia il primo film in stop motion ad essersi avvalso dello stereo 3D. 

Appare evidente sin dal primo momento che non si tratta di un film per bambini: sebbene la morale possa essere estesa anche ad essi, sono gli adulti che dovrebbero far tesoro del messaggio in esso contenuto. Anche perché, sia che si tratti dei veri genitori sia degli “altri genitori”, la figura genitoriale non ne esce comunque vincente: indifferenza e passività da un lato, ossessione e amore morboso dall’altro.

È Coraline a insegnargli e insegnarci quanto sia fondamentale sviluppare le capacità e le consapevolezze necessarie per fronteggiare i desideri mal riposti e i guai che ne derivano. Il suo percorso di crescita avviene in totale solitudine, tra incertezza e paure, aspetti dell’infanzia maggiormente enfatizzati nel film rispetto al gioco e al divertimento.

Ed è sorprendente scoprire che l’idea di Coraline (nome emerso da un semplice errore di battitura, in quanto in origine era Caroline) sia stata in realtà della figlia dello scrittore, Holly, quando aveva solo cinque anni. La piccola vedeva il papà trascorrere lunghe ore a lavorare al pc e, nel tentativo di attirarne l’attenzione, cercava di suggerirgli storie in cui le protagoniste erano sempre bambine le cui madri venivano rapite da streghe cattive dotate di un particolare inquietante: assomigliavano alle vere madri.

E l’inquietudine, mista a uno strano senso di disagio e di suspense inusuali per un film d’animazione, accompagnano gli spettatori dall’inizio alla fine del capolavoro nel suo genere che è Coraline e la Porta Magica.



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