Per la rubrica #consiglidilettura oggi parleremo di ricette natalizie, ovvero di quei dolci tipici regionali che segnano e ricordano le feste in famiglia.
Il Natale ormai è alle porte e Babbo Natale sta strigliando le sue renne per viaggiare nel tempo e nello spazio e consegnare doni a tutti. Noi di A spasso coi libri non siamo di certo Santa Claus, e nemmeno elfi operosi alla fabbrica dei giocattoli, ma amiamo i nostri lettori e per qualche giorno saremo le vostre fatine, dispensandovi golosità. Natale è infatti sinonimo anche di grandi abbuffate e noi abbiamo pensato di regalarvi ricette, così che possiate fare le masterchef a casa vostra almeno durante le feste!
Le ricette non sono farina del nostro sacco, ma impasto delle vostre autrici preferite che hanno deciso, con la nostra sponsorizzazione, di farvi dono dei loro piatti della tradizione e di condividere piccoli aneddoti natalizi con voi. Passiamo la parola ai piatti e buon appetito!
LUNE DI NATALE (BUCCELLATI) DI CASSANDRA ROCCA
Ingredienti
Per la pasta:
1 kg di farina 00
200 g di zucchero
5 uova intere
200 g di burro
1 bicchiere di latte
1 o 2 bustine di lievito per dolci
Per il ripieno:
1 kg di fichi
400 g di zucchero
1 bicchiere di Marsala o acqua
a scelta, si possono aggiungere noci, nocciole, mandorle e/opistacchi, tostati e tritati, nelle dosi di circa 200 g; ma anche uva passa, canditi e pinoli).
Procedimento:
Pasta: Impastare la farina con il burro a temperatura ambiente, aggiungendo il lievito. Sciogliere lo zucchero nel latte e versarlo lentamente nella farina, quindi impastare fino a ottenere un panetto sodo.
Ripieno: tritare grossolanamente i fichi e l'eventuale frutta secca scelta, aggiungere lo zucchero (volendo anche 2 cucchiai di miele d'arancia) e il bicchiere di Marsala. Mettere tutto in una pentola sul fuoco e cuocere per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. Lasciar raffreddare in frigorifero. (Le nonne, un tempo, lasciavano la pentola sul balcone per tutta la notte, al freddo).
Infine, non resta che stendere la pasta, ricavare dei cerchi usando una semplice tazza, sistemare un cucchiaio abbondante di ripieno e richiudere a mezza luna, aiutandosi con una forchetta.
Adagiate le lune su una teglia, spennellandole con il tuorlo di un uovo per renderle dorate, e infornate a 180° per circa 15/20 minuti.
Una volta freddi, spolverare a piacere con dello zucchero a velo.
E buona scorpacciata!
I BUCCELLATI SICILIANI DI AMELIE'
I buccellati, cucciddati in dialetto, sono i dolci di natale siciliani per eccellenza, quelli della tradizione! Non è Natale a casa mia, se non mi sporco le mani nell'impasto per farli. Si tratta di dolci a base di pasta frolla con un ripieno ricco a base di fichi secchi. Ne esistono di vario tipo, forma e ripieno a seconda delle varie parti della Sicilia. Esiste il buccellato intero dalla forma circolare e quelli più piccoli dalla forma allungata. Vi sono quelli semplici con un po’ di zucchero a velo e quelli decorati con glassa e zuccherini colorati. E anche riguardo al ripieno, vi sono quelli ripieni di fichi secchi ma anche i buccellati con ripieno di mandorle, marmellata e cioccolato.Ingredienti per 30 buccellati circa:
Per la pasta frolla:
farina 00: 500 gr
zucchero: 150 gr
strutto o burro: 130 gr
uova: 2
ammoniaca per dolci: 5 gr
lievito per dolci: 1 bustina
sale: 1 pizzico
latte: q.b.
Per il ripieno di fichi secchi:
fichi secchi: 500 gr
uva passa: 2-3 cucchiai
cioccolato fondente: 50 gr
noci tritate: 4 cucchiai
marsala: 2 cucchiai
marmellata di arance: 3 cucchiai
Per la glassa di zucchero:
albume: 1
succo di limone: qualche goccia
zucchero a velo: 120 gr circa
zuccherini per decorare
Preparazione del ripieno:
Togliete il picciolo ai fichi secchi e sbollentateli per 1 minuto. Scolateli e fateli asciugare su un canovaccio. Tagliate i fichi a pezzetti più piccoli e passateli nel passa verdure, lasciandoli a grana grossa. Una volta ottenuta questa purea, aggiungetevi noci, cioccolato, marsala e marmellata di arance. Impastate tutto con le mani, mi raccomando, come da tradizione. Coprite l'impasto con della pellicola e conservatelo in frigo, per 24 ore.
N.B.: Per quanto riguarda il ripieno dei buccellati vi consiglio di preparalo il giorno prima in maniera tale che si insaporirà ben bene.
Preparazione della pasta frolla:
La pasta frolla per i buccellati è una pasta frolla tradizionale a cui si aggiunge un po’ di ammoniaca, cosa che la rende molto più friabile. Una volta pronta, avvolgete la pasta frolla nella pellicola trasparente e fatela riposare in frigo per 30 minuti circa. Trascorso questo tempo, stendete la pasta frolla con il mattarello realizzando una sfoglia rettangolare.
Preparazione del dolce:
Farcite la parte centrale della frolla con il ripieno di fichi secchi. Richiudete un lembo di pasta frolla, bagnatelo leggermente con un po’ d’acqua e poi richiudete l’altro lato. Con le forbici pizzicate la parte sovrastante ed i laterali del buccellato per fare dei decori. Infine, tagliate i buccellati a fette spesse 2 dita. Una volta pronti, disponeteli in una teglia rivestita di carta forno ed infornate a forno preriscaldato a 180 C. Saranno pronti quando diventeranno dorati in superficie. Lasciate intiepidire i buccellati ed intanto preparate la glassa di zucchero.
Preparazione della glassa:
Lavorate l’albume con le fruste fino a quando comincia a diventare bianco, senza però montarlo a neve. Aggiungete lo zucchero a velo a cucchiaiate mescolando con una spatola fino a quando non otterrete una glassa bianca. Con un pennello, spennellate di glassa la parte superficiale dei buccellati e ricopriteli con degli zuccherini colorati. Mettete i buccellati con la glassa nel forno caldo ma spento fin quando la glassa non si solidifica.
I vostri buccellati siciliani sono pronti e, conservati, in un luogo asciutto si conservano bene per diverse settimane.
IL BUCCELLATO DI LUCCA DI ALICE BIANCHI WINCHESTER
Il Buccellato di Lucca non ha una ricetta riconosciuta, come accade spesso per i dolci appartenenti ad una tradizione locale, e ogni forno e pasticceria ritiene di custodirne il segreto per una perfetta riuscita. Fa parte dei pani dolci. È buono tutto l'anno e durante il periodo natalizio, cambia qualche ingrediente e si riempie con Gocce di cioccolato o canditi, proprio come piace a me e ai miei cari!
La base per la realizzazione del Buccellato è la seguente:
farina (500 g)
zucchero (150 g)
Lievito di birra (20 g)
1 bicchiere di latte
uva passa (50 g)
2 cucchiaini di semi di anice
pizzico sale
burro (50 g)
2 uova
Zibibbo
Impastare la farina, lo zucchero, il burro, il lievito, il sale ed una delle due uova ammorbidendo l'impasto con il latte e un po' di acqua tiepida, il tutto realizzando la fontana al centro. Formare con l'impasto una sfera morbida inserendo man mano anche l'uvetta (eventualmente ammorbidita con del liquore) ed i semi di anice. Lasciare lievitare l'impasto circa 1 ora.
Dopo la lievitazione, realizzare dei salsicciotti di pasta (o delle ciambelle) effettuando un leggero taglio con un coltello sulla parte superiore della pasta, in modo da favorirne la lievitazione. Lasciare lievitare ancora per circa 1 ora. Infine spennellare la superficie superiore della pasta con un misto di zucchero e uovo e far cuocere a forno caldo per circa 1 ora.
Il vostro Buccellato è pronto: Buon Appetito!
PETTOLE (PETTELECCHIE) LUCANE DI CINZIA GIORGIO
A casa mia, è una tradizione di famiglia farle alla vigilia di Natale. Non c'è cena che tenga senza le immancabili, buone e allegre pettole.
Ingredienti
500 gr di farina
200 gr di patate
10 gr di lievito di birra
20 gr olio extra vergine di oliva
Acqua e sale q.b.
Esecuzione
Bollite le patate, poi pulitele e passatele al passa verdure.
Impastate farina, patate, lievito e sale. Fate riposare l’impasto per il tempo della lievitazione.
Mettete l’olio in una padella e portate a temperatura; quando l’olio è pronto mettete piccole dosi di impasto e friggete fino a quando diventano dorate.
Togliete le pettole con la schiumarola e mettetele in un piatto preparato con carta assorbente.
Servitele con vino cotto e zucchero. Bon Appetit!
STRUFFOLI SICILIANI - ALESSIA CUCE'
Un dolce tipico che non manca mai sulle tavole della mia famiglia per tutto il periodo natalizio è la Pignoccata siciliana (pignolata o struffoli)
Ingredienti:
900 gr farina
80 gr zucchero
120 gr burro o margarina
20 gr rum (o 2 fiale aroma rum)
6 uova
1 pz sale.
Assemblaggio:
250 miele millefiori
250 gr zucchero
Mandorle e codette colorate.
Procedimento:
Impastare tutti gli ingredienti fino a formare un composto liscio. Lasciare riposare per 30 minuti.
Stendere l'impasto di circa 1 cm e tagliare delle strisce dello spessore di 1 cm. Tagliare le strisce in pezzetti sempre da un cm circa e friggere in olio caldo. Una volta fritto tutto, sciogliere miele e zucchero eversarvi dentro le palline fritte. Aggiungere le mandorle e formare dei mucchietto sulla carta forno o dentro i pirottini oppure creare una palla unica. Decorare con codette colorate.
PARROZZO ABRUZZESE - ANGELA IEZZI
Natale da me, in Abruzzo, vuol dire Parrozzo. Forse qualcuno lo conoscerà, ma per chi non lo ha mai sentito nominare, lasciate che ve lo presenti io. Il Parrozzo è un dolce tradizionale abruzzese, nato per mano di un pasticcere, Luigi D’amico, di Pescara. Grazie all’amore che il Vate, Gabriele d’Annunzio ha da subito dimostrato per questa creazione, è diventato a tutti gli effetti il simbolo del Natale, tanto che quasi ogni abruzzese ne ha uno sulla propria tavola il giorno di Natale.
L’avete mai mangiato? No? Vi andrebbe di assaggiarlo? E allora ecco la ricetta (sappiate che, trattandosi di un dolce abruzzese, non possono mancare le mandorle e il cioccolato)!
Ingredienti
200 gr. di zucchero
150 gr. di cioccolato fondente
30 gr. di burro
150 gr. di semolino
6 uova
buccia grattugiata di un limone
200 gr. di mandorle dolci
7-8 mandorle amare (in alternativa va bene anche l’essenza di mandorla amara)
Procedimento
Dividere i tuorli dagli albumi e montare gli albumi a neve. Montate anche i tuorli insieme allo zucchero. In un’altra ciotola, unite il semolino, le mandorle tritate e la scorza grattugiata di un limone. Mescolate bene e versatevi gli albumi precedentemente montati e i tuorli con lo zucchero. Servitevi di una spatola per dolci o di un cucchiaio di legno per girare l’impasto dal basso verso l’alto per evitare di smontare gli albumi.
Una volta che l’impasto sarà ben amalgamato, versatelo in uno stampo a forma di cupola (che darà la caratteristica forma semisferica al dolce) precedentemente ben imburrato e infornate il tutto in forno a 180° per 45 minuti. Una volta cotto, sistemate il parrozzo su della carta assorbente e lasciatelo raffreddare, anche qualche ora.
A questo punto è il turno del cioccolato. Fondetelo a bagnomaria con il burro e versatelo a fontana sul dolce, assicurandovi di ricoprirlo tutto. Fate raffreddare il cioccolato e poi servite.
P.s. Per chi, come me, non ama molto il sentore della mandorla amara (che rimane comunque la nota di gusto caratteristica del dolce, ma che volete, de gustibus non dispuntandum est, può sostituire la mandorle amare con l’essenza di arancia. In questo caso, al posto della scorza del limone, utilizzate quella dell’arancia, che si sposa a meraviglia anche con il cioccolato
Curiosità
Gabriele d’Annunzio amava a tal punto questo dolce, da dedicargli un madrigale in dialetto abruzzese.
E’ tante bbone ‘stu parrozze nóve
Che pare na pazzíe de San Ciatté
Chìavesse messe a ‘su gran forne tè
La terre lòavurate da lu bbove,
la terra grasse e luistre che se cóce,
chiù tonne de ‘na provole, a ‘su foche
gientile, e che duvente a poche a poche
chiù doce de qualunquea cosa ddóce.
Benedette D’Amiche e San Ciutté!…
Gabbriele (perché si sa, in Abruzzo, le doppie sono ovunque)
Traduzione
È tanto buono questo parrozzo nuovo
che sembra una pazzia di San Cetteo
che abbia messo in questo tuo gran forno
la terra lavorata dal bue
la terra grassa e lucente che si cuoce
più tonda di una provola su questo fuoco
gentile, e che diventa a poco a poco
Più dolce di qualunque cosa dolce.
Siano benedetti D’Amico e San Cetteo!…
Gabriele
Buon Natale a tutti,
Angie.
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