Review Party: L'uomo delle Castagne - Søren Sveistrup
L'uomo delle castagne è il primo accattivante e brutale libro thriller di Søren Sveistrup, famoso sceneggiatore della serie The Killing e del film L'uomo di Neve.
Titolo: L'uomo delle castagne
Autore: Søren Sveistrup
Genere: Thriller
Editore: Rizzoli
Link d'acquisto: In fondo alla pagina
Autore: Søren Sveistrup
Genere: Thriller
Editore: Rizzoli
Link d'acquisto: In fondo alla pagina
TRAMA
Troppe cornacchie dietro il trattore. Saltellano freneticamente intorno a qualcosa di bianco, pallido e informe. Un maiale. Gli occhi spenti, il corpo che freme e si agita, come se provasse a spaventare le cornacchie, appollaiate a mangiare da un grosso foro di arma da fuoco sulla sua nuca. Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen. Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna. Apre la porta d'ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato, altri corpi da scavalcare. Cammina fino all'ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi - infantili, incompleti, deformi - lo guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che l'assassino lo sta fissando. Così si annuncia, spaventosa, la storia dell'Uomo delle castagne, un thriller di grande livello, il primo romanzo di Søren Sveistrup, autore della serie tv The Killing - il cult mondiale che ha appassionato milioni di spettatori - e sceneggiatore dell'Uomo di neve, il film tratto dal romanzo di Jo Nesbø. Un'invenzione narrativa complessa, un assassino disumano che si muove nel fondo di questo libro con una cupezza senza eguali, un'indagine condotta con angosciata bravura da due detective - uomo e donna, lui e lei - costretti a scendere mille gradini per comprendere come un'ossessione perfetta può deviare la mente di un individuo. Nemmeno Hitchcock. Perché poi un grande thriller nasce soltanto da un magnete, un chiavistello del male che attira, che vi attira inesorabilmente là, nella stanza degli omini che dondolano. Un capitolo vi lascerà il gusto di essere su una pista possibile e il seguente vi dirà di cambiare strada. Perché l'Uomo delle castagne ha pensato a tutto e ricorda ogni cosa. Gli altri, finti innocenti, hanno dimenticato.
RECENSIONE
"Quando arriva il cortile è silenzioso. Scende e chiude lo sportello, e si rende subito conto che è passato tanto tempo dall'ultima volta che è stato lì. La grande fattoria appare trascurata, le finestre della stalla hanno i vetri rotti, l'intonaco sui muri della casa è scrostato e l'altalena abbandonata nell'erba alta sembra quasi ostaggio dei grossi castagni che circondano l'edificio. La ghiaia del cortile è disseminata di foglie e di castagne che scricchiolano sotto i sui passi mentre si dirige verso la porta."
31 ottobre 1989 - Danimarca. Sul luogo, una fattoria isolata a pochi chilometri da Copenaghen, un navigato agente di polizia alla soglia della pensione. L'uomo si accinge ad entrare in casa, sospetto, a passi felpati, consapevole che quel giorno qualcosa di mostruoso è stato compiuto. All'interno infatti l'aspetta sangue dappertutto, corpi mutilati e centinaia di omini fatti con castagne e fiammiferi. Una famiglia sterminata, e un bambino dietro una tenda che trema come una foglia autunnale al vento. Spaventato, l'uomo si chiude la porta alle spalle non sapendo che l'assassino lo sta fissando.
Inizia così lo spaventoso, brutale e adrenalico thriller di Søren Sveistrup, sceneggiatore danese della fortunata serie The Killing e del film L'uomo di neve.
Dal 1989 ci ritroviamo catapultati ai nostri giorni nella stessa città, su una altra scena del crimine non dissimile da quella di vent'anni prima. Vittima una donna, divorziata, madre di un figlio autistico. Sul luogo anche l'omino di castagne. Dopo una settimana, un altro omicidio, un'altra vittima, un'altra donna. Due figlie e un marito. In loco la stessa firma d'autore: l'omino di castagne. E via discorrendo...tutte donne, tutte vittime di un serial killer spietato che usa violenza sulle sue vittime, poi le fa a pezzi - magari ancora vive - ed infine appone la sua firma, gli omini di castagne, vicino ai cadaveri.
Non lascia tracce, ha congegnato un piano quasi perfetto, e non arresta la sua smania di uccidere perché ha una missione da compiere l'uomo delle castagne. Alle sue costole l'agente dell’Europol Mark Hess e la poliziotta della sezione crimini contro la persona Naia Thulin, due detective intelligenti e temerari, con un pesante passato alle spalle. Hess e Thulin indagano senza sosta, oltre l'orario di lavoro, scandagliando anche il più piccolo dettaglio, perché sanno che il killer potrebbe uccidere ancora. Insieme fanno un'ottima squadra nonostante il carattere scostante e a volte gelido di Hess, nonostante tutte le sue fughe apparentemente ingiustificate. Insieme, grazie all'acume dell'uno e al pragmatismo dell'altro, verranno a capo di questa intricata vicenda, non senza esclusione di colpi, non senza una scoperta spiazzante e inaspettata.
Non poteva fare debutto migliore Søren Sveistrup, con questo thriller impressionante, un noir carico di tensione, denso di atmosfere cupe ed insanguinate. Con una scrittura prettamente cinematografica, ha fotografato con la precisione di un videomaker ogni tassello del quadro spaventoso che si dipanerà solo nell'epilogo finale. E' stato bravo nelle sequenze sceniche, nel ricreare atmosfere sinistre atte a suscitare suspance nel lettore, nel destare sospetti e nel sviarli, nel presentare innumerevoli personaggi senza generare confusione. Ha ricreato un ambiente d'indagine credibile dove polizia, tecnici della scientifica, sospettati, testimoni, e protagonisti rappresentano i pezzi del puzzle che ricompongono la scena del crimine.
Søren Sveistrup si è superato però con la stilizzazione di un serial killer spietato e atroce come non mai, che agisce in modo terribile motivato da un orrido passato, spiazzando tutti coloro che gli hanno dato la caccia. La trama intricata ed intrigante se da un lato contiene gli elementi classici del thriller (il buio, il sentirsi spiato, le altalene che scricchiolano, la corsa tra i boschi, luoghi isolati, la furia omicida) tuttavia introduce elementi originali (che dovete scovare leggendolo).
Pertanto, non abbiate paura e leggetelo: la freddezza e la spietatezza del noir nordico vi lascerà di stucco!
Inizia così lo spaventoso, brutale e adrenalico thriller di Søren Sveistrup, sceneggiatore danese della fortunata serie The Killing e del film L'uomo di neve.
Dal 1989 ci ritroviamo catapultati ai nostri giorni nella stessa città, su una altra scena del crimine non dissimile da quella di vent'anni prima. Vittima una donna, divorziata, madre di un figlio autistico. Sul luogo anche l'omino di castagne. Dopo una settimana, un altro omicidio, un'altra vittima, un'altra donna. Due figlie e un marito. In loco la stessa firma d'autore: l'omino di castagne. E via discorrendo...tutte donne, tutte vittime di un serial killer spietato che usa violenza sulle sue vittime, poi le fa a pezzi - magari ancora vive - ed infine appone la sua firma, gli omini di castagne, vicino ai cadaveri.
Non lascia tracce, ha congegnato un piano quasi perfetto, e non arresta la sua smania di uccidere perché ha una missione da compiere l'uomo delle castagne. Alle sue costole l'agente dell’Europol Mark Hess e la poliziotta della sezione crimini contro la persona Naia Thulin, due detective intelligenti e temerari, con un pesante passato alle spalle. Hess e Thulin indagano senza sosta, oltre l'orario di lavoro, scandagliando anche il più piccolo dettaglio, perché sanno che il killer potrebbe uccidere ancora. Insieme fanno un'ottima squadra nonostante il carattere scostante e a volte gelido di Hess, nonostante tutte le sue fughe apparentemente ingiustificate. Insieme, grazie all'acume dell'uno e al pragmatismo dell'altro, verranno a capo di questa intricata vicenda, non senza esclusione di colpi, non senza una scoperta spiazzante e inaspettata.
Non poteva fare debutto migliore Søren Sveistrup, con questo thriller impressionante, un noir carico di tensione, denso di atmosfere cupe ed insanguinate. Con una scrittura prettamente cinematografica, ha fotografato con la precisione di un videomaker ogni tassello del quadro spaventoso che si dipanerà solo nell'epilogo finale. E' stato bravo nelle sequenze sceniche, nel ricreare atmosfere sinistre atte a suscitare suspance nel lettore, nel destare sospetti e nel sviarli, nel presentare innumerevoli personaggi senza generare confusione. Ha ricreato un ambiente d'indagine credibile dove polizia, tecnici della scientifica, sospettati, testimoni, e protagonisti rappresentano i pezzi del puzzle che ricompongono la scena del crimine.
Søren Sveistrup si è superato però con la stilizzazione di un serial killer spietato e atroce come non mai, che agisce in modo terribile motivato da un orrido passato, spiazzando tutti coloro che gli hanno dato la caccia. La trama intricata ed intrigante se da un lato contiene gli elementi classici del thriller (il buio, il sentirsi spiato, le altalene che scricchiolano, la corsa tra i boschi, luoghi isolati, la furia omicida) tuttavia introduce elementi originali (che dovete scovare leggendolo).
Pertanto, non abbiate paura e leggetelo: la freddezza e la spietatezza del noir nordico vi lascerà di stucco!
A SPASSO CON...
Thulin e Hess
Nessun commento