Review Party: Due cuori in affitto - Felicia Kingsley

Dall'autrice del bestseller "Matrimonio di convenienza, ecco che arriva nelle librerie, fresco di zecca, "Due cuori in affitto". Ebbene si: Felicia Kingsley è tornata con una nuova e spassosa commedia romantica ambientata negli Hamptons. E voi amanti del genere non potete assolutamente perderla!

Titolo: Due cuori in affitto
Autore: Felicia Kingsley
Genere: Chick lit
Editore: Newton Compton
Link d'acquistoAmazon

TRAMA

Summer ha ventisette anni ed è californiana. Blake ne ha quasi trentatré ed è un vero newyorkese. Lei aspira a diventare una sceneggiatrice di successo, ma per ora è solo assistente del direttore di produzione di una serie tv. Lui è uno scrittore da svariati milioni di copie e i suoi bestseller sono sempre nella classifica dei libri più venduti. Summer è fidanzata con un uomo molto più grande di lei, mentre Blake è single per vocazione. Lei è una persona ordinata, precisa e mattiniera, fa yoga e beve tè verde; lui fa colazione con un Bloody Mary e due sigarette, vive nel caos e non si sveglia mai prima delle due del pomeriggio. Summer e Blake non hanno proprio niente in comune, a parte una casa delle vacanze negli Hamptons, che per un mancato passaggio di informazioni è stata affittata a entrambi. Qualcuno se ne deve andare, ma tutti e due hanno ottime ragioni per restare. E le ragioni potrebbero aumentare con il passare dei giorni…


RECENSIONE

Quando so che sta per uscire un libro di Felicia Kingsley mi sento come una bambina felice la mattina di Natale: pronta a scartare il suo regalo! L'ansia da attesa lenta a mo di stillicidio ogni volta ne vale la pena, e puntualmente Felicia mi regala emozioni, soprattutto una vagonata di risate, che fanno sempre bene a qualunque ora!

Questa volta mi ha regalato Blake Avery e Summer Hale, due protagonisti agli antipodi destinati inevitabilmente ad innamorarsi. Come alfa e omega, Yin e Yang, Gianni e Pinotto, sono un concentrato di imperfezioni e dissomiglianze che insieme fanno scintille e completano un quadro che senza la pennellata dell'una e i colori dell'altro sarebbe rimasta una tela vuota e bianca. I loro temperamenti differenti e le caratteristiche peculiari della loro personalità opposta sono il perno principale intorno a cui ruota questa vicenda speziata e frizzante.

Immaginate quanto possa essere divertente solo figurarsi la scena domestica di una ragazza perfettina e salutista che, mentre si aggira tra i fornelli per prepararsi centrifughe fruttate, tè verde o tè matcha, si vede arrivare una domestica ossequiosa che pende dalle labbra del suo "padrone" e prepara bloody mary e pancake per colazione ad un uomo che attraversa la cucina sornione e a piedi nudi, sussurrando serafico agli estrogeni, i quali, come di consueto, al suon di quella voce cominciano a ballare la samba.

Se Summer Hale è dunque la ragazza acqua e sapone, tutta regole e perbenismo, Blake è fuoco che divampa, tutto sex appeal e sguardi ammiccanti, che dispensa sorrisi sciupa femmine e insinuazioni brucianti. E niente, datemi un Blake Avery e vivrò felice e contenta!

Ovviamente anche Summer Hale vuole un Blake Avery tutto per sè, anche se si ostina ad odiarlo e a stare con quell'ameba del suo fidanzato. Perché in fondo, Summer mente, quando vede Blake i suoi ormoni ballano e cantano così:
"Fumo blu, fumo blu, una nuvola e dentro tu!
E poi, e poi se un uomo sa di fumo ma sì, ma sì è veramente un uomo
E ti amerò finché vorrai proprio perché sei così"

Come potete ben intuire, Blake e Summer perderanno la testa l'uno per l'altra, ma non tanto facilmente come si potrebbe erroneamente pensare. Nel mezzo, tra l'odiarsi e l'amarsi, c'è tutto il resto: conoscersi, per poi scoprirsi, fidarsi, e poi diffidare, scambiarsi battute al vetriolo, vivere  insieme situazioni imprevedibili e poi ancora rotolarsi nel piacere (e credetemi questa volta Felicia ha creato delle scene così calienti, che occorrono i vigili del fuoco per domarle), amarsi e restare delusi e poi amarsi ancora.

“Rimango pietrificata sulla soglia della veranda a metabolizzare l’idea che lui sia ancora qui, e soprattutto che sia… nudo!
Si allunga verso una sdraio a recuperare un asciugamano, se lo avvolge attorno ai fianchi, e nell’allacciarlo si volta dalla mia parte.
«Di solito, prima di spogliarle, le donne, le porto fuori almeno per un drink, ma se hai deciso di saltare tutte le formalità, così d’emblée, a me sta bene», mi dice con il suo solito piglio strafottente, squadrandomi.
Merda! Anche io sono nuda! Come accidenti ho fatto a dimenticarmene?! Che problemi mentali ho?!
Mi guardo intorno in cerca di qualcosa per coprirmi e tutto quello che trovo è un vaso con un ficus benjamin. «Va’ al diavolo, Avery!”


In tutto questo, a far da padrone, i dialoghi fra i due, così spassosi che inevitabilmente ti ritrovi a rileggere più volte e puntualmente ti chiedi: ma come se li inventa la Kingsley? Come gli vengono? Le sue battute sono così precise ed esilaranti che è impossibile non sottolinearle! I dialoghi, ho appurato negli anni, che sono il vero punto di forza di Felicia, senza di quelli probabilmente sarebbe la solita commedia romantica. E invece no: quella di Felicia è così brillante che viene voglia di rileggerla non appena giri l'ultima pagina, malgrado segua sempre il medesimo canovaccio del genere chick lit.

Di più non posso raccontarvi, sapete che odio gli spoiler, però fidatevi ciecamente se vi dico che dovete tuffarvici in questa storia a capofitto e non la lascerete più fino alla fine. 

E ora ahimè, una nota dolente, che non toglie nulla a quanto detto finora ma è un atto doveroso nei confronti dei lettori. Non so se sia una coincidenza o un omaggio malcelato ma la struttura portante di "Due cuori in affitto" di Felicia Kingsley e "Vacanze in villa" - pubblicato in Italia da Mondadori nel 2011 - di Madeleine Wickham (che altri non è che Sophie Kinsella) è praticamente identica. Leggete la trama (QUI) e vi renderete conto da soli. Dando per assodato che nulla si crea e nulla si distrugge e che dunque di storie simili ce ne sono a bizzeffe - anche sceneggiature pensate ad hoc per il grande e piccolo schermo - mi ha davvero stranito questa somiglianza impressionante anche dei contenuti delle due storie. Per me che ho letto entrambi i romanzi su citati e che conosco e ho letto tutti i romanzi dell'una e dell'altra e che soprattutto adoro entrambe è impossibile che mi sfugga un dettaglio. A cambiare fra i due chick lit sono i dettagli, è come se due amiche comprassero due case perfettamente identiche negli Hamptons e una l'arredasse in stile shabby chic e l'altra country chic. Cambia poco mi direte voi, ebbene si cambia molto poco se li leggete entrambi. 

A SPASSO CON
Summer e Blake


nella villa condivisa negli Hamptons, a evtarsi, studiarsi, innamorarsi.




#prodottofornitoda Newton Compton

©TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Nessun commento