Review Party: La corte di nebbia e furia - Sarah J. Maas

Secondo capitolo di questa serie fantasy davvero pazzesca e avventurosa. 

Titolo: La corte di nebbia e furia
Titolo originale: A court of mist and fury
Serie: Della corte di rose e di spine #2
Autore: Sarah J. Maas
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA 

"Una piccola parte di me bisbigliava che potevo sopravvivere ad Amarantha; potevo sopravvivere alla transizione in quel nuovo corpo estraneo... Ma non ero sicura di poter sopravvivere a quella cavità vuota e fredda nel mio petto. Persino durante i periodi più bui, quella parte di me era stata piena di colore, di luce. Forse diventare una Fae l'aveva distrutta. Forse Amarantha l'aveva distrutta. O forse l'avevo distrutta io, quando avevo ficcato i pugnali nei cuori di due innocenti e il loro sangue mi aveva scaldato le mani." 

Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto - secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte - è per lei quasi un sollievo.

Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.


RECENSIONE

Non so davvero da che parte cominciare per dirvi quanto mi sia piaciuto questo secondo capitolo della serie "Della corte di serie e di spine". E' un libro sorprendente, squisitamente bello, anche se l'incipit  - e un po' più là - è molto letto. Ma dopo aver salito la china a rallenty vi assicuro che partono le montagne russe di emozioni, un cliff hanger davvero da brividi.

Avevamo lasciato Fayre e Tamlin a casa loro nella Corte di primavera (recensione QUI), due personaggi però tanto cambiati. Fayre è morta per spezzare l'incantesimo di Amarantha e per salvare Tamlin e tutti i Lords della Corte. Feyre è rinata Fae ma è triste, più triste di prima, continuamente depressa e segregata da Tamlin che oltre a diventar geloso cronico, la tiene rinchiusa per paura che possa capitarle qualcosa. L'unica cosa che le lascia fare sono i preparativi per il loro matrimonio. Feyre è pero infelice,pallida, smorta, non sembra nemmeno più lei dopo tutto quello che le è accaduto e dopo l'atteggiamento iper protettivo di Tamlin, che la soffoca, non lasciandola libera di agire.


Ad accorgersi di questo suo malessere un personaggio che ho amato molto - che mi correggo amo profondamente - Rhysand, e che abbiamo incontrato già nel primo capitolo della serie ma come il nemico, patron della Corte della Notte. Rhysand approfitta del pessimo stato d'animo di Feyre per reclamare un patto che avevano stretto in precedenza, ovvero che Feyre avrebbe passato una settimana al mese alla Corte della Notte. Questo "ricatto" non poteva avvenire in tempi migliori, regalando a Feyre una boccata d'aria fresca in compagnia di Rhysand.

Si perchè Rhysand non è il nemico, Rhysand è l'amico con la A maiuscola, l'uomo maturo che rispetta la donna e le sue scelte, il ragazzo che ascolta e che sa quando è il momento di avvicinarsi e quando è il caso di stare in silenzio. E' affascinante e sexy al punto giusto. Si, la Maas per la prima volta si lancia pure a sottolineare il lato piccante dei suoi personaggi e a farli diventare roventi al punto tale da fare accaldare i lettori. Ve l'ho già detto che amo Rhysand?

Rhysand si rivela dunque tutt'altro personaggio rispetto a quello che abbiamo conosciuto nel primo libro. E la Maas è stata ineccepibile nel farlo emergere e soprattutto nel mettere sul piatto della bilancia l'amore puro e libero che prova nei confronti di Feyre rispetto all'amore - che amore non definirei - opprimente ed esigente di Tamlin. Rhysand è la pace dei sensi, la serenità, la luce negli occhi di Feyre, Tamlin è il mal di stomaco, l'oscuro, la tristezza nello sguardo. Si Tamlin vuole proteggere l'amata dal pericolo, ma è Rhysand che la rispetta e la tratta alla pari, dandole fiducia in se stessa e il massimo campo d'azione.

ACOMAF non è però solo questo triangolo amoroso. ACOMAF è anche nuovi personaggi - per la maggior parte amici di Rhysand e appartenenti alla Corte della Notte - nuove ed incredibili avventure, spunti di riflessione sul concetto d'amore di forte impatto sociale. E una nuova corte quella della notte che si rivela tutt'altro che oscura!

Tutto questo per dirvi che dovete assolutamente leggere questo libro. 

A SPASSO CON...
Feyre 


per La Corte della Notte insieme a Rhysand. 

#prodottofornitoda Mondadori

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