Recensione: La donna senza memoria – Anthony Mosawi

Buongiorno lettori, oggi parliamo del romanzo d’esordio di Anthony Mosawi, un autore poliedrico che, dopo aver lavorato per ben otto anni alla Paramount Pictures e dopo aver aperto una sua azienda di produzione cinematografica, ha deciso di lanciarsi nel mondo dell’editoria con “La donna senza memoria”, uscito in America nel 2018 e pubblicato in Italia quest’anno grazie a Longanesi Editore.

Titolo: La donna senza memoria
Titolo originale: Trust No One
Autore: Anthony Mosawy
Editore: Longanesi
Genere: Thriller
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TRAMA

La bambina ha soltanto dieci anni. Quando la trovano, è immersa in una vasca di deprivazione sensoriale: non sente niente, non vede niente ma indossa delle cuffie collegate a un registratore che le trasmette sempre lo stesso messaggio: «Il mio nome è Sara Eden». I suoi ricordi non esistono più, il passato è un enigma. Le resta soltanto il suo nome e qualche indizio frammentario: una vecchia collana e una polaroid che ritrae uno sconosciuto, con un appunto scritto a mano: «Non ti devi fidare di quest'uomo». La bambina ora è una donna e ha qualche certezza in più. Sa che qualcuno le sta dando la caccia, ma non sa chi. Sa soltanto che non si fermeranno mai. Sa che l'unica possibilità che le resta è trovare l'uomo della polaroid, lo sconosciuto di cui non dovrebbe fidarsi, per tentare di ricomporre i frammenti del suo passato. E sa che c'è qualcosa di oscuro, in quel passato, che la rende pericolosa. Perché Sara Eden potrebbe essere una vittima, ma potrebbe essere anche un'assassina. L'unica cosa che sa per certo è che non può credere a nessuno.

RECENSIONE

Un nome, una collana e una  polaroid con un appunto scritto a mano: «Non ti devi fidare di quest’uomo», sono queste le uniche certezze di Sara Eden, che a soli 10 anni è rimasta sola al mondo, abbandonata, indifesa e senza nessun ricordo sul suo passato.
Ha vissuto esperienze traumatizzanti, una su tutte, la vasca di deprivazione sensoriale, usata per rubarle e strapparle dalla mente i ricordi di quei pochi anni vissuti accanto alla sua famiglia, e per inculcarle un solo  e unico messaggio, da trasmettere al mondo e a chiunque le si avvicini.

«Mi chiamo Sara Eden… Sono nata in Scozia nel 1983… Mia madre è morta dandomi alla luce… Mio padre era un turista…»

Ma perché? A quale scopo? Sono queste le domande che ossessionano Sara, costretta a fuggire da qualcuno che le da la caccia, da qualcosa di molto più grande di lei, senza sapere perché e per cosa, senza la minima possibilità di aggrapparsi a qualcuno, perché per Sara la parola fiducia non esiste!

«Chi sei?» disse alla fine. La domanda era così diretta che Sara fu colta alla sprovvista. Ricambiò lo sguardo, a bocca aperta, come se non capisse. «Non ne ho idea», rispose, non riuscendo a dire altro.

Una vita da fuggitiva, alla ricerca di un’identità e di un passato che continua a sfuggirle, mostrandosi a piccoli pezzi, come un puzzle da costruire a cui manca sempre un tassello. A poco a poco, la nebbia che invade la mente di Sara, sembra diradarsi, e attimi, ricordi, flash back, le appaiono davanti agli occhi svelandole particolari e indizi utili alla sua missione. Una vita che l’ha forgiata e trasformata in una donna combattiva e testarda ma nello stesso tempo fragile e bisognosa di verità, perché forse in tutta questa vicenda, Sara potrebbe essere vittima ma anche carnefice, e perché il suo passato e la sua mente nascondono qualcosa di incredibile e tanto, tanto potente!

Le voci nella sua mente sussurravano da tutta la mattina. Da piccola, quelle voci le avevano fatto dubitare della sua sanità mentale, separandola dal branco e isolandola.


Parlarvi ancora della trama sarebbe difficile, e il rischio spoiler altissimo, quindi mi fermo qui.
Mosawi ha partorito un romanzo intricato, contorto e criptico, dall’ambientazione variegata, con accenni e collegamenti agli anni della seconda guerra mondiale e con una trama popolata da diversi personaggi che ruotano attorno alla protagonista.

Il romanzo si svolge su più livelli temporali, il passato, in cui conosciamo la piccola Sara e la sua infanzia e il presente, in cui troviamo una Sara adulta, consapevole delle sue capacità e ancora alle prese con la ricerca della verità. Servizi segreti, militari, pezzi grossi della politica inglese, e ancora, spionaggio, esperimenti segreti, intelligenze fuori dal comune e tecnologie a noi sconosciute, e una misteriosa “operazione Morfeo” sono gli ingredienti utilizzati dall’autore per tessere le fila di una trama dallo stile cinematografico, adrenalinico e ricco di azione.

Un romanzo da leggere attentamente, perché come in un film, ogni passaggio, ogni dettaglio è utile e indispensabile per la soluzione finale; il rischio però è forse questo, troppi elementi e troppi personaggi potrebbero confondere il lettore ma nonostante tutto, come prima prova, Anthony Mosawi ha dato prova di saper scrivere, e anche bene… Promosso!!!

A SPASSO CON...
Sara


per i quartieri di Londra alla ricerca della verità e della sua memoria.




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