L'amore, la sua vicinanza e le distanze metaforiche. Tutto questo nell'ultimo libro di Sara Rattaro.
Titolo: La giusta distanza
Autore: Sara Rattaro
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Narrativa
TRAMA
Due punti distanti possono essere anche molto vicini.
L'aereo è al completo: una fitta trama di storie e destini casualmente uniti e allineati. Tra loro c'è un uomo che ha preso quel volo per mettere distanza tra se stesso e la sua vita: forse per fuggire, forse per capire. All'improvviso, il segnale di allacciare le cinture, un tremore che scuote tutto l'aereo, e la sensazione tangibile di precipitare. Mentre il panico prende voce e corpo tra i passeggeri, quell'uomo vorrebbe aggrapparsi con tutte le sue forze proprio alla vita che, fino a un istante prima, sentiva ormai lontana. D'istinto, cerca la mano della donna seduta lì accanto, anche lei chiusa nella sua paura. Una stretta che si fa conforto, un abbraccio che diventerà passione quando, scongiurata la fine, i due compagni di viaggio decideranno di annullare ogni distanza tra loro e condividere la notte. In attesa del mattino, di un nuovo imbarco, di una direzione da prendere e della vita che sarà ancora lì ad attenderli. Ma che potrebbe non essere più la stessa di prima. Perché a volte basta un attimo per dare nuovo senso al passato e nuova forma al futuro. Sara Rattaro torna a disegnare le imprevedibili traiettorie dell'esistenza, tra destini che invertono la rotta e coincidenze mancate per un soffio, distacchi che dilatano l'assenza e distanze che misurano il peso di un amore.
Un romanzo coinvolgente che percorre le stagioni di una relazione, accendendo una luce su quella fase delicata e paziente in cui un sentimento trova la sua cura e riscopre la sua essenza, perché «la bellezza di un amore non è né all'inizio né alla fine, è nel mentre.»
L'aereo è al completo: una fitta trama di storie e destini casualmente uniti e allineati. Tra loro c'è un uomo che ha preso quel volo per mettere distanza tra se stesso e la sua vita: forse per fuggire, forse per capire. All'improvviso, il segnale di allacciare le cinture, un tremore che scuote tutto l'aereo, e la sensazione tangibile di precipitare. Mentre il panico prende voce e corpo tra i passeggeri, quell'uomo vorrebbe aggrapparsi con tutte le sue forze proprio alla vita che, fino a un istante prima, sentiva ormai lontana. D'istinto, cerca la mano della donna seduta lì accanto, anche lei chiusa nella sua paura. Una stretta che si fa conforto, un abbraccio che diventerà passione quando, scongiurata la fine, i due compagni di viaggio decideranno di annullare ogni distanza tra loro e condividere la notte. In attesa del mattino, di un nuovo imbarco, di una direzione da prendere e della vita che sarà ancora lì ad attenderli. Ma che potrebbe non essere più la stessa di prima. Perché a volte basta un attimo per dare nuovo senso al passato e nuova forma al futuro. Sara Rattaro torna a disegnare le imprevedibili traiettorie dell'esistenza, tra destini che invertono la rotta e coincidenze mancate per un soffio, distacchi che dilatano l'assenza e distanze che misurano il peso di un amore.
Un romanzo coinvolgente che percorre le stagioni di una relazione, accendendo una luce su quella fase delicata e paziente in cui un sentimento trova la sua cura e riscopre la sua essenza, perché «la bellezza di un amore non è né all'inizio né alla fine, è nel mentre.»
RECENSIONE
“La vita non è una storia facile da raccontare”
Mai frase fu più incisiva per racchiudere quello che Sara Rattaro con il suo ultimo libro, “La giusta distanza”, ci racconta. La vita di Aurora, complessa, amara, eppure a tratti felice è al centro della storia che mette in piazza la vasta gamma dei sentimenti e le sue sfumature.
La sfera affettiva della protagonista è complicata: genitori divorziati, cresciuta dalla madre che non aveva mai smesso di amare suo padre fedifrago, un padre poco presente che cambia compagna con la stessa facilità con cui si cambiano un paio di scarpe. Conosce Luca in ospedale, quando sua madre era ricoverata, Raffaele, il grande amore, in un pub inglese. Ma è con Luca che condivide gran parte della sua vita, è lui il suo compagno, colui che c’è sempre, che l’affianca nei momenti più terribili e che le presta il fianco ripetutamente.
Raffaele è per Aurora amore con la A maiuscola, passione, condivisione, batticuore, voglia di futuro e di progetti, sentimento forte ed indimenticabile che la travolge e le cambia tutto il suo mondo, lasciandole in eredità uno stravolgimento emotivo che solo Luca riuscirà ad arginare.
Luca è l’amore tiepido ma confortevole, la presenza costante, il braccio a cui aggrapparsi, la spalla su cui piangere, la mano da stringere, l’uomo a cui raggomitolarsi. Luca è serenità, protezione, rifugio, dipendenza, il porto sicuro a cui attraccare. Luca è l’ancora di salvezza di Aurora, senza di lui la sua vita sarebbe andata a ramengo. Luca è una promessa di nozze lunga e senza intoppi che la realtà e i suoi problemi quotidiani trasforma in un matrimonio da salvare perché, come dice la stessa Rattaro,
“quell’innesto improbabile tra un ramo reciso e un albero senza corteccia, quell’unione dal nome altisonante per quante benedizioni possa ricevere se la dovrà sempre vedere con la vita, i tempi sbagliati, le insicurezze e magari anche la fortuna. Perché se è vero che non esiste niente di più fastidioso di un matrimonio che funziona, è anche vero che superare la data di scadenza in due, lasciando che sia l’intimità ad avere la meglio, è eccezionale come un goal segnato da fondo campo.”.
Aurora e Luca sono dunque l’eccezione che, nonostante la premessa di un amore tiepido e poi riscaldato (bell’affare, direte voi!) riescono a superare gli ostacoli che incontrano durante il loro cammino insieme. L’autrice ce lo racconta in modo molto naturale, passando da un ricordo ad un altro, con frequenti salti temporali e flashback, con una scrittura diretta e frammentaria che solo un cuore sofferto e ancora confuso è in grado di cogliere, regalandoci logiche deduzioni da annotare tra gli aforismi. Una stesura che, nonostante la bellezza della storia, non sempre lega i passaggi narrativi, ma che talvolta li lascia liberi di vagare, creando un po’ di confusione e spaesamento nel lettore.
Sara Rattaro mostra il lato dell’amore più duro, quello che viene dopo la fatidica frase dei titoli di coda al cinema “…e vissero felici e contenti.”, quello che le favole Disney non dicono, che i romance tradizionali non contemplano, quello che noi umani viviamo immancabilmente, perché “l’amore non è l’estate, l’amore è superare l’inverno”.
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