Recensione: Una storia straordinaria - Diego Galdino

Diego Galdino, il nostro Nicholas Sparks italiano, è finalmente tornato a farci compagnia con un nuovo e meraviglioso romanzo dal titolo "Una storia straordinaria", pubblicato grazie a Leggereditore lo scorso 14 febbraio nel giorno più romantico dell'anno, la festa degli innamorati.
Segue una piccola chicca per voi: l'intervista all'autore

Titolo: Una storia straordinaria 
Autore: Diego Galdino
Editore: Leggereditore 
Genere: Contemporary Romance
Link d'acquisto: Amazon


TRAMA 

Luca e Silvia sono due ragazzi come tanti che vivono vite normali, apparentemente distanti. Eppure ogni giorno si sfiorano, si ascoltano, si vedono. I sensi percepiscono la presenza dell'altro senza riconoscersi. Fino a quando qualcosa interrompe il flusso costante della vita: Luca perde la vista e Silvia viene aggredita in un parcheggio. La loro vita, sconvolta, li porta a chiudersi in un'altra realtà e il destino sembra dimenticarsi di loro. Eppure, due anni dopo la loro grande passione, il cinema, li fa conoscere per la prima volta e Luca e Silvia finiscono seduti uno accanto all'altra alla prima di un film d'amore. I due protagonisti, feriti dalle vicissitudini degli eventi passati, si ritrovano, così, loro malgrado, a vivere una storia fuori dall'ordinario. Ma l'amore può essere tanto potente da superare i confini dei nostri limiti e delle nostre paure? E il destino, quando trova due anime gemelle, riesce a farci rialzare e camminare insieme?

RECENSIONE 

Sono qui con lo sguardo ancora sognante dopo aver letto l'ultima pagina di "Una storia straordinaria", il nuovo libro scritto da Diego Galdino. Con la situazione attuale che stiamo attraversando che ci impone di rimanere chiusi in casa, con la noia a fare da padrone e tristezza ed ansia da umili servitori, un piccolo tesoro come il libro di Galdino, che sia in grado di allontanare temporaneamente i brutti pensieri e  farci viaggiare con la mente, bisogna tenerlo stretto con forza. Questo è quello che almeno è successo a me con questo libro, grazie al quale ho potuto leggere una storia positiva ed emozionante.
L'autore ci racconta con grande spontaneità dell'amore fra Luca e Silvia, un sentimento genuino e pulito che sembra voluto dal destino. A fare da sfondo a questa romantica favola moderna la città di Roma, raccontata non in modo canonico, ma attraverso il viaggio sensoriale del protagonista Luca. È proprio Luca che ci fa conoscere la sua amata Roma grazie ai cinque sensi e così insieme a lui e a Silvia - la protagonista femminile - possiamo sentirla ed assaporarla veramente, sembra quasi di poterla afferrare con le nostre mani e toccarla!

Galdino affronta anche tematiche più profonde: ci parla anche della vita e del suo vero valore e di come a volte il destino possa essere ingiusto e crudele, ponendo lungo il cammino sfide difficili da superare che a volte sembrano insormontabili, per poi inaspettatamente donare spiragli di felicità che ci fanno rendere conto di quanto la vita nonostante tutto valga sempre la pena di essere vissuta.
L'amore è coraggio. Il coraggio di amare, infischiandosene di tutto e di tutti. Che la gente soffra, che i cuori si spezzino a causa della tua decisione, se tu sei convinto che quella persona sia l'amore della tua vita, che è la persona capace di renderti felice e di fare della tua vita una vita che merita di essere vissuta, allora devi scendere dal furgoncino e andare da lui, o da lei. Avere fede l'uno nell'altra.
Il vero fulcro di questa storia sono Luca e Silvia, due giovani ragazzi che, per motivi diversi, hanno sofferto molto in passato, la vita non è stata per nulla generosa con loro chiamandoli a scontare delle prove difficili da sopportare. Luca è un grande appassionato di cinema e, dopo aver perso la vista a causa di una rara patologia, non vuole rinunciare per nessun motivo alla sua passione e cerca di adattarla alla sua nuova condizione aprendo un canale su YouTube che gli frutta gran successo; Silvia conduce un programma radiofonico in cui le persone possono raccontare le cose belle che accadono e loro vite, un'idea nata a seguito del brutto periodo che sta attraversando dopo essere stata brutalmente aggredita da uno sconosciuto. L'aggressione subita ha minato profondamente ogni sua certezza , facendola precipitare in uno stato depressivo; Silvia si limita ad esistere giorno dopo giorno, senza vivere davvero. Tutto cambia quando Silvia e Luca si incontrano al cinema, il loro incontro agisce come un balsamo che sembra lenire le loro ferite; ben presto i due ragazzi si renderanno conto che con il loro amore possono salvarsi a vicenda per ricominciare finalmente a vivere.
Magari sei la compensazione positiva della cosa più brutta che mi sia capitata nella vita.
Ho amato profondamente il personaggio di Luca, un ragazzo estremamente sensibile e genuino che racchiude in sé una grandissima forza ed è proprio grazie a questa forza che lui si aggrappa alla vita con le unghie e con i denti e non soccombe alla terribile situazione che ha stravolto la sua vita. Luca è davvero un bellissimo esempio di positività perché davanti a tragedie come la perdita della vista non tutti avrebbero avuto la forza di reagire come lui, anche per me il pensiero di non poter più vedere il mondo attraverso i miei occhi mi paralizza riempiendomi di terrore.
Come ho anticipato all'inizio, la storia dei due protagonisti è ambientata nella magica città di Roma che fa da sfondo ad un'altra storia d'amore, quella di Luca per la sua città e, come negli altri romanzi di Galdino, che ho avuto modo di leggere, anche in quest'ultima opera l'autore celebra la bellezza e la magnificenza della città eterna portandoci a spasso per Villa Borghese e Campo de' Fiori o ad ascoltare un concerto alle Terme di Caracalla, tutti luoghi estremamente suggestivi e ricchi di storia.
Un'altra chicca aggiunta dall'autore è data dall’inserimento di citazioni dei grandi attori del cinema poste all'inizio di ogni capitolo che impreziosiscono ulteriormente la narrazione e dalla presenza di alcuni personaggi secondari che ruotano intorno ai due protagonisti che secondo me contribuiscono a rendere meraviglioso questo libro.
Una storia straordinaria è in conclusione un romanzo capace di scaldare anche i cuori più aridi, e Diego Galdino con questo ennesimo capolavoro si è confermato un eccellente autore che con uno stile poetico e travolgente ci parla con naturalezza e grande sensibilità dei sentimenti umani.
Perché l'amore è una vacanza che inizia a settembre e non finisce mai... Luca e Silvia finalmente si stavano prendendo una vacanza dalle loro esistenze, per trascorrerla mano nella mano sull'isola di Fantasilandia, dove tutti i sogni e i desideri sono realizzabili e diventano realtà.

A SPASSO CON... 
Luca e Silvia



per le strade di Roma a sentire ed assaporare con i loro sensi la città eterna.

#prodottofornitoda Leggereditore


INTERVISTA A DIEGO GALDINO



Com'è nata la storia di Luca e Silvia?
È nata in un modo casuale. Mi trovavo al Giardino degli aranci sull'Aventino insieme alle mie figlie. Stavo tranquillamente seduto su una panchina osservandole mentre si facevano dei selfie con alle spalle un panorama unico, Roma in tutta la sua bellezza. Sembrava la scena più bella di un film. Così ho pensato a cosa avrei fatto se mi fosse stata tolta improvvisamente la possibilità di guardare le persone che amo, Roma e i film. Ho chiuso gli occhi, quando li ho riaperti è iniziata Una storia straordinaria. 

Oltre Luca e Silvia l'altra grande protagonista di questa storia è Roma. Qual è il tuo rapporto con Roma, la città eterna?
Come dicevano i latini ubi major minor cessat e per me Roma, insieme all'amore è la cosa più grande di tutte. Non mi so vedere in nessun altro posto che non sia lei. 

Nei tuoi libri ci parli sempre dell'amore nelle sue infinite sfumature, ma cos'è per te l'amore?
Per rispondere a questa domanda userò le parole dei due protagonisti di Una storia straordinaria...
"Luca rise piano, scuotendo la testa. «Assolutamente no, il mio discorso è un avvertimento in positivo. Tu in questi giorni mi hai fatto capire che l’amore è come uno di quei bracieri votivi che si trovavano nei templi dell’antica Grecia e l’innamorato, in questo caso io, è un po’ come quelle ancelle che erano destinate a passare tutta la loro vita a cercare di mantenere il fuoco del braciere sempre acceso... Non ti puoi distrarre o addormentare, specialmente la notte. Perché altrimenti il fuoco rischia di spegnersi. E se è vero che credi nell’amore, come le ancelle credevano nel dio del tempio, non puoi permetterlo...»
Silvia si commosse e con il dito si tamponò gli angoli degli occhi per fermare le lacrime che dopo essersi formate stavano per scendere giù. Non sapeva se si fosse commossa per la bellissima metafora di Luca, per come l’aveva detta, o per il fatto che avesse detto che era innamorato. Una cosa però la sapeva.
«Wow! Che metafora splendida. La tua immagine dell’amore è davvero suggestiva. Anch’io però ne ho una, non sarà fascinosa come la tua, ma spero sia abbastanza chiara da renderti bene l’idea. Allora, per farla breve... Io l’amore lo vedo così: se l’uomo che amo vive sull’Isola di Pasqua, io vivrò sull’Isola di Pasqua.
Per chi non lo sapesse l’Isola di Pasqua è il posto abitabile più isolato della Terra. Per raggiungerla dal Cile, il Paese più vicino, ci vogliono cinque ore di aereo durante le quali l’unica cosa che si vede dal finestrino è una distesa senza fine di acqua, acqua e sempre e solo acqua, per arrivare su questa minuscola isola che dal cielo vi sembrerà uno scoglio che affiora dall’immensità del mare. E per raggiungere il Cile da Roma ci vogliono circa quindici ore di volo."

Puoi descrivere per noi lettori il tuo romanzo con una metafora?
Una storia straordinaria è come un arcobaleno che ti appare davanti all'improvviso dopo un temporale e tu non puoi fare a meno di sorridere. 

Tu oltre ad essere uno scrittore ogni mattina ti alzi e vai ad aprire il tuo bar. Ti è mai capitato di raccogliere le confidenze o gli sfoghi di qualche tuo cliente e se si, ti hanno ispirato per scrivere le tue storie?
Per quanto riguarda i miei romanzi Il primo caffè del mattino e L'ultimo caffè della sera la mia "vita" da barista è stata fondamentale e, visto come sono andate le cose posso dire che se non avessi fatto il barista forse oggi non starei rispondendo nemmeno a questa intervista.

Fra tutti i personaggi dei tuoi libri c'è qualcuno a cui sei più legato?
Prima avrei risposto il Clark Kent del mio romanzo Mi arrivi come da un sogno, ma ora senza alcun dubbio posso dire che il Luca de Una storia straordinaria è una persona di cui non potrei fare sicuramente a meno, Luca mi ha aiutato a ritrovare me stesso.

Hai già qualche nuova storia in cantiere per il futuro?

Dopo aver scritto una storia d'amore come Una storia straordinaria credo che sia giunto il momento di cambiare genere. Diciamo che sto cercando di trovare il modo per far finire bene una storia d'amore leggendaria.

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