Recensione: Nevernight, alba oscura – Jay Kristoff
LIBRO TERZO DEGLI ACCADIMENTI DI ILLUMINOTTE
Dall'osannato autore australiano Jay Kristoff, la trilogia fantasy più innovativa del decennio.
Titolo: Nevernight, i grandi giochi
Titolo originale: Godsgrave
Serie: The Nevernight Chronicles #2
Autore: Jay Kristoff
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Link d'acquisto: Amazon
TRAMA
Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando.
Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa.
Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici.
La sua stessa famiglia la vuole morta.
Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l’ultima volta.
Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa.
Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici.
La sua stessa famiglia la vuole morta.
Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l’ultima volta.
RECENSIONE
Una ragazza chiamata da alcuni la Figlia Pallida. L’Incoronatrice. Il Corvo. Ma molto spesso non la chiamavano affatto. Assassina di assassini, di cui solo io e la dea conosciamo davvero il conto degli omicidi. E, alla fine, ciò la rese famosa o famigerata? Tutta questa morte? Confesso di non essere mai riuscito a capire la differenza. D’altro canto, non ho mai visto le cose a modo vostro. Non ho mai vissuto davvero nel mondo che definite vostro. E nemmeno lei, in effetti. Forse è questo il motivo per cui l’amavo.Siamo giunti alla conclusione di questa straordinaria trilogia. L’autore, Jay Kristoff, è riuscito a mantenere alte le aspettative, fino alla fine, per regalarci un finale pazzesco, come era prevedibile anche dai due precedenti volumi di Nevernight, Mai dimenticare e I grandi giochi. In questo terzo volume, Alba oscura, tutte le domande ancora in sospeso riceveranno finalmente una risposta, e niente resterà irrisolto, ogni pezzo del puzzle andrà al proprio posto, a volte, anche in modo del tutto inaspettato per il lettore.
Non vi nascondo che qualche lacrima l'ho versata, soprattutto in certi punti. Con questo volume scopriremo finalmente quale è il grande destino di Mia Corvere, una ragazza con una storia da raccontare. Non voglio dirvi troppo sulla trama, rischio seriamente di fare spoiler non desiderati, per cui mi limiterò a darvi le mie impressioni generali: per quanto riguarda Mia, è sicuramente una protagonista che brilla per originalità, poichè totalmente diversa dalle classiche eroine. A prima vista, sembra più un’antieroina, un concentrato di cattiveria e bisogno di vendetta, ma non si può non amare, proprio perchè imperfetta. Nonostante tutto, tra sangue ed omicidi, Mia avrà anche il tempo per amare intensamente, e anche se la sua famiglia non esiste più, quella che si creerà nel corso della storia non sarà da meno. Una splendida famiglia di impavidi e sinceri amici, sempre pronti ad aiutarla, per fare in modo che Mia possa seguire il suo destino.
Mercurio e Ashlinn avranno un’importanza ancora più marcata rispetto al capitolo precedente, così come Messer Cortese (con cui ci sarà un momento di tensione) ed Eclissi, che si legherà in modo particola a Jonnen, il fratello ritrovato. Ecco, Jonnen sarà invece una bella gatta da pelare. All’inizio i rapporti con Mia saranno perennemente tesi, ma capirà presto che non è sua sorella la cattiva della storia. Come Mia, anche Jonnen crescerà ed apprenderà molto di più sulla sua natura di tenebris.
«Faccio del male alla gente di continuo. Ed è questo l’enigma, fratellino. Come uccidi un mostro senza diventarlo tu stesso?»«Non lo so» rispose lui.Mia scosse il capo, fissando il deserto che li circondava.«Non puoi» sospirò lei. «Io non sono come gli eroi delle storie. Non sono qualcuno che dovresti aspirare a diventare. […]»Per quanto riguarda la Chiesa Rossa, arriverà un’epica resa dei conti, in cui Mia e i suoi ex-insegnati si affronteranno, senza perdere un solo colpo. Le pagine che raccontano di questo scontro saranno da leggere tutte d’un fiato: anche partendo con la buona intenzione di “godersi la scena”, risulterà impossibile rallentare!!
«Ho riflettuto parecchio su come eliminarti, Ammazzaragni» disse Mia.«Ho pensato che potesse essere poetico uccidere ogni Shahiid con la sua stessa disciplina. Acciaio per Solis. Veleno per te. Alla fine ho deciso che eri troppo pericolosa per scherzare con te. Ma volevo chesapessi che ti ho uccisa per prima perché sei quella che rispettavo di più. Pensavo che potresti trarne un po’ di sollievo, no?»Ammazzaragni cadde in avanti sulla pietra, gli occhi freddi e senza vita.
«No» sospirò Mia. «Ripensandoci, suppongo di no.»Si scoprirà FINALMENTE l’identità del Narratore, sempre sarcastico e onnipresente. Vi dico solo che, ero convinta che fosse Aelius, il bibliotecario (che avevo amato in Mai dimenticare), ma purtroppo mi sono palesemente sbagliata: Aelius ci mette sicuramente il suo bel zampino, ma non è il nostro stravagante Narratore.
Ho apprezzato i diversi punti di vista, da quello di Mia a quello degli altri personaggi. Questa volta, il tempo di narrazione è solo uno, il “presente”, per cui sono presenti davvero pochi flashback rispetto ai precedenti volumi.
«Vieni con me?»«… sempre…» rispose Messer Cortese.Il vento ululò nello spazio tra loro, affamato come lupi.«… sei ancora arrabbiata…?»Lei chinò il capo. Ripensò a chi e cos’era, e perché. A quello che la spingeva, a ciò che la rendeva chi era e a quelli che le volevano bene. Malgrado tutto.Si accigliò e protese la mano, facendo scorrere le dita attraverso il suo non-pelo.«Sempre» sussurrò.
In conclusione, Alba oscura conclude in bellezza una trilogia che ad ogni volume mi ha conquistata. Se ancora non l'avete letta (male, molto male!!!) non posso che consigliarvi di recuperare questa lettura; impossibile pentirsene. La storia del piccolo Corvo è destinata a rimanere indelebile nei cuori e nella mente di chi la legge.
Buona lettura!
«ADDIO, FIGLIA PALLIDA.»«Ricordati di me.»«PER SEMPRE.»Mia salì in groppa al suo animale, lo sguardo sull’orizzonte orientale.Si asciugò le lacrime dagli occhi e partì al galoppo.E non si guardò indietro.
A SPASSO CON...
alla ricerca della Corona della Luna, che segnerà il suo destino.

#prodottoacquistato
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