Blog Tour: Tutto accade per una ragione - Anna Dalton

Il giusto epilogo di una serie meravigliosa che si spiega tra Venezia e Dublino. 

Titolo: Tutto accade per una ragione
Autore: Anna Dalton
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
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TRAMA

La meta è lì, a un passo. Per raggiungerla basta superare gli esami finali al Longjoy College e diventare una giornalista. Per Andrea questo significa realizzare il suo più grande sogno, ma soprattutto poter infine seguire le orme di sua madre che le manca ogni giorno di più. Ma proprio ora che dovrebbe concentrarsi solo sullo studio, non fa altro che pensare alla lettera in cui la donna le rivela di averle lasciato qualcosa di importante, senza darle indizi. Andrea sa che c'è un unico luogo da cui cominciare a cercare: Dublino. Dove affondano le sue radici, senza le quali non può spiccare il volo. Decide allora di partire per l'Irlanda con la scusa della tesi di laurea, anche se non sono ragioni di studio a spingerla. È un azzardo. Andrea sa bene che la competizione tra i suoi colleghi è altissima, e che non può fare passi falsi. Ma capire cosa vuole dirle sua madre è troppo importante. Talmente importante da spingerla a mentire per la prima volta a quella che ormai è la sua famiglia d'adozione, i suoi amici Marilyn, Andre... e Joker. Adesso che non hanno più paura del loro amore, lui non sarà felice di essere messo da parte. Andrea è di nuovo la ragazza dubbiosa e fragile del primo anno di college. È di nuovo la bambina che ha perso troppo presto l'affetto della madre. Questa è la ferita che deve curare per capire davvero chi è. E deve farlo da sola. Anche se sola non è mai, perché un foglio di carta e una penna sono sempre lì con lei. Il suo scudo, la sua forza. La sua vita.


II TAPPA - DA VENEZIA A DUBLINO, NULLA E' PER CASO

"Tutto accade per una ragione" è la conclusione perfetta di una trilogia letteraria che mi resterà nel cuore. Protagonista Andrea Doyle, la giornalista apprendista che frequenta la scuola di giornalismo a Venezia, la LongJoy International College, sita sull'isola dei Santi. Non è casuale che si sia iscritta proprio alla LongJoy, era l'unica strada da seguire per uguagliare le sorti ammirevoli di sua madre, giornalista anche lei. 

Da Dublino - luogo in cui è nata e cresciuta insieme a suo madre - a San Neri - piccolo paesino italiano dove ha trascorso la maggior parte della sua vita insieme a George suo padre e il cane Chew - a Venezia - la sede dei suoi studi - fino a di nuovo Dublino - dove ad attenderla c'è una sorpresa, forse una spiegazione a tutto, così dice sua madre in una lettera che le ha lasciato in eredità - Andrea Doyle è sempre in movimento per realizzare i suoi sogni ma soprattutto per cercare di mettere in ordine i suoi pensieri, fare chiarezza sul passato e sulla direzione che prenderà la sua vita futura. 
Avrei voluto tornare a Dublino, nella mia casa in fondo a Dust Lane. Era piccola, ma accogliente. Era piena di risate e profumo di muffin appena sfornati. Lì ero sempre stata felice. Lì mi ero sentita amata e protetta. Lì erano nati tutti i miei sogni perché mi sentivo invincibile. Con le mani appoggiate al vetro che piano piano si stavano congelando pensai che forse la felicità la si incontra una volta sola nella vita. Un periodo felice finisce e non torna più. Poi rimangono solo bufere di neve e mani ghiacciate.
Andrea, si trascina nella sua vita, pensando sempre a Dublino, il luogo dove aveva lasciato il cuore, dove aveva detto addio a sua madre, dove i suoi sentimenti profondi erano stati messi a dura prova dalla perdita della più importante della sua vita, sua madre, colei che le aveva insegnato tutto ciò che di importante serve per la vita, colei che le aveva trasmesso la passione per il giornalismo. 
E se Dublino è il luogo del cuore, San Neri era il posto dove si sentiva a casa. 
San Neri, il mio paese. Camminando per la via principale del centro con Chew pensai che ero proprio felice di essere tornata. In meno di cinque minuti avevo incontrato almeno venti persone che mi avevano salutato, chiesto come andava al college, fatto i complimenti per la rubrica. Avevo trovato Delia la giornalaia, comprato il pane al forno, la spesa e preso un caffè al Bar Italia. Lì, radunati a bersi l’amaro pomeridiano, avevo trovato molti dei miei vecchietti. L’affetto che mi circondava mi fece stare bene, mi sentii al caldo (forse anche perché mi offrirono un giro di amaro) e amata.
E poi c'è Venezia la sede dei suoi sogni, dove le parole annotate sul suo taccuino potevano diventare carta stampata. 
L’isola dei Santi, quel piccolo profiterole di terra immerso nel mare dolce della laguna di Venezia. L’isola che ospitava il mio college, il Longjoy, che stava rendendo possibili tutti i miei sogni lavorativi.
E sempre lei la città delle gondole, in cui aveva conosciuto l'amore e che forse, se le cose andavano come desidera avrebbe dovuto lasciare comunque. 
... in quel momento tutto mi sembrava ancora più difficile. Forse perché sarebbe stato l’ultimo Winter Break della mia vita, l’ultimo anno del Longjoy, l’ultimo viaggio Venezia-San Neri sotto la neve. Ed era l’inizio di una serie di ultime volte che mi spaventavano solo a pensarci. L’ultima colazione in mensa, l’ultima lezione, l’ultimo pomeriggio in aula studio, l’ultima serata sul tetto. L’ultima notte nel mio letto a castello, l’ultima risata tutti insieme, l’ultimo bacio con Joker.
Perché se tutto andava bene sarebbe andata a fare uno stage al New Yorker, e avrebbe lasciato il suo Joker e un'altra città. E tra la voglia di restare e quella di andare per il salto di qualità, c'è Dublino, la scatola dei ricordi in cui è racchiuso tutto il suo mondo, la meta dirimente, in cui è racchiuso un tesoro da scoprire. 
Attorno a me c’erano tutti i pezzi della mia vita, li riconoscevo e sapevo che mi appartenevano. Ogni prato verde, ogni nome sui cartelli, ogni casa dalla porta colorata che scorgevo mano a mano che il bus si avvicinava al centro della città, tutto dava ancora più forza alla corrente di pensieri, memorie, sensazioni che avevo dimenticato da tempo. Che avevo messo in pausa per ricominciare a vivere.
St Stephen’s Green, il parco nel cuore di Dublino. La fermata del bus era proprio lì vicino, per cui decisi di entrare da uno dei pesanti cancelli di ottone, sedermi su una panchina e organizzare la mia giornata. Intorno a me l’erba verde, i ruscelli, gli alberi secolari. L’estate, anche se molto più fresca di quella di San Neri, aveva invitato tutti gli abitanti del parco a uscire dalle loro tane. Scoiattoli sugli alberi frondosi, picchi, cinciallegre, farfalle. Quell’oasi verde offriva riparo a ogni specie di creatura. Dopo un paio di svolte trovai la panchina perfetta per me. Dava su un laghetto densamente popolato di cigni che si litigavano le briciole sparse da un’anziana signora.
E ancora una volta tira fuori il suo taccuino, per ritrovare i luoghi del cuore, quelli che voleva rivedere e che l'avrebbero condotta al tesoro agognato.
Aprii lo zaino appoggiato per terra. Tirai fuori la mia agenda. Avevo segnato tutti i luoghi che mi ero prefissata di visitare durante la mia breve permanenza. Il primo era la redazione dell’«Irish Times», ma c’erano anche la mia casa e la scuola. I luoghi della mia infanzia, gli unici a cui mia madre avrebbe potuto pensare per lasciarmi qualcosa. Dovevo riconoscere che non era proprio un piano fantastico il mio, ma era più un seguire l’istinto. Un’urgenza...Fortunatamente Dublino non è troppo grande per una persona che ama camminare. In poco tempo si raggiunge qualunque luogo e per orientarsi basta ricordarsi di guardare il fiume Liffey che taglia da ovest a est la città. 
Tra le pieghe del suo passato, Andrea cerca di mettere insieme i tasselli sparsi della sua giovane vita, ci riuscirà? A voi sta scoprirlo. 
Io vi dico solo questo da parte di Andrea, perché ama profondamente Dublino:
Perché la sensazione che avevo provato la prima volta che ci ero tornata dopo tanti anni, di non averla mai lasciata, di essere finalmente al mio posto, non mi aveva mai lasciato. Una bustina da tè nell’acqua bollente.


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1 commento

  1. L'ambientazione di questo romanzo è varia ma sempre sul pezzo. Ottimo post il tuo ❤️

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