Review Party: I delitti della bella di notte- Anthony Horowitz

Dopo I delitti della gazza ladra, un nuovo caso per Susan Ryeland. Un enigma nascosto tra le pagine di Atticus Pünd: che fine ha fatto Cecily Treherne?

Titolo: I delitti della bella di notte
Titolo originale: Moonflower Murders
Autore: Anthony Horowitz
Editore: Rizzoli
Genere: Noir
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TRAMA

Dopo avere risolto il mistero che avvolgeva la morte dello scrittore Alan Conway, l'editor londinese Susan Ryeland ha scelto Creta come luogo in cui reinventarsi, aprendo insieme al fidanzato un hotel lontano dal trambusto della metropoli. Ma, bellezza a parte, la vita sull'isola è lenta. Troppo. Fino al giorno in cui arrivano i Treherne, che dal Suffolk hanno viaggiato fin lì solo per lei. La loro figlia Cecily è scomparsa, e per i coniugi la chiave della vicenda è nascosta in Atticus Pünd e il nuovo caso, il romanzo di Conway liberamente ispirato a un fatto di cronaca: l'omicidio di un uomo avvenuto il 15 giugno 2008 nell'albergo di proprietà dei Treherne, dov'era in corso il matrimonio di Cecily. Nella sua ultima telefonata, spiegano, la ragazza era parsa molto turbata, convinta di aver rintracciato nel romanzo alcuni indizi in grado di gettare nuova luce sul caso. Nessuno meglio di Susan, che ha curato la pubblicazione del giallo, può aiutarli a ritrovare la figlia. Anthony Horowitz firma un nuovo romanzo dal meccanismo narrativo perfetto, un gioco di scatole cinesi, svolte impreviste ed enigmi letterari, dove i personaggi si muovono in un'atmosfera di elegante decadenza e crescente suspense. Nella migliore tradizione dei grandi classici del genere.


RECENSIONE

E adesso? Quanto tempo occorrerà prima di leggere il prossimo romanzo di Anthony Horowitz? E' stata questa la prima domanda che mi sono posta nel momento esatto in cui ho girato l'ultima pagina de "I delitti della bella di notte", secondo volume della serie dedicata all'editor Susan Reynold (recensione del primo volume QUI), protagonista di superficie insieme al detective Atticus Pünd, protagonista maschile e detective del libro nel libro. 

Cosa vado farneticando? Che la serie scritta da Horowitz è un insieme di scatole cinesi, di storie nella storie, personaggi incastrati in altri personaggi, proprio come simpatiche e paffute matrioske. Sbalorditivo questo secondo volume della serie, ancora più bello del primo se posso permettermi, ed è stata un'ardua impresa superarlo. Ad ogni modo, ancora più affascinate e cervellotico. 

Per chiarezza d'intenti vi dico fin d'ora che anche se questo è il secondo volume di una serie, il modo in cui è sviluppato fa si possa leggere pur non avendo letto il precedente, i cui riferimenti saranno sempre vaghi e senza spoiler, e soprattutto comprensibili. Io tuttavia, vista la maestria dello scrittore vi consiglio di cominciare dall'inizio, perché questa serie non potrà che deliziare gli amanti del genere. 

Ma torniamo al libro... l'editor Susan Reynold, dopo quanto accaduto ne "I delitti della gazza ladra" e dopo una serie di sfortunati eventi che hanno visto decadere la casa editrice presso cui lavorava, ha deciso di mollare tutto e trasferirsi sull'isola di Creta, in una ridente località turistica ed aprire un B&B con il suo consorte. Ma, passato l'entusiasmo iniziale per la nuova attività - iscritta anche su booking hotel (è così che si apre il noir) - la cittadina in cui vive adesso Susan si rivela fin troppo placida, la struttura alberghiera non è propria tutta rosa e fiori e il rapporto col marito non è dei migliori. 

Ecco che entrano in scena i coniugi Treherne, proprietari di Branlow Hall, un rinomato  hotel  di charme sulla costa del Suffolk, che arrivano al Polydoras - il B&B di Susan - all’improvviso, sollecitando  il suo aiuto per rintracciare la loro figlia Cecily inspiegabilmente scomparsa. La sua apparente riluttanza viene meno nel momento in cui i genitori preoccupati le spiegano che probabilmente l'evento è collegato ad uno dei libri della serie "Atticus Pünd", giacché Cecily li aveva accennato per telefono di aver scoperto che il responsabile del delitto, avvenuto proprio nel loro albergo, non era quello recluso in prigione ma un altro uomo, i cui indizi sono disseminati tra le pagine del libro "Atticus Pünd e il nuovo caso". 

Susan Reynold, che per anni è stata l'editor di Alan Conway e che quindi conosce bene la serie, pare sia l'unica che li possa aiutare a far luce sulla vicenda. Così non ci pensa due volte per ritornare in Inghilterra, in quei luoghi tanto amati e tanto odiati da dove era letteralmente fuggita. 

A bordo di una rossa fiammante MG, la nostra protagonista sfreccerà in lungo e in largo per la campagna inglese, tra dimore storiche e hotel in perfetto stile Regency, conducendoci come passeggeri in uno spettacolare paesaggio da cartolina che strizza l'occhio agli scenari battuti dall'ispettore Hercule Poirot, alter ego di Atticus Pünd. 

Ritroverete indizi sparsi ovunque, enigmi e rompicapo da risolvere, non bisogna perdersi nemmeno una virgola se come lettori-detective volete giocarvi bene le vostre carte e cercare di capirci qualcosa. Ve lo dico, però, è difficilissimo, Horowitz è uno scrittore sensazionale fatto apposta per depistare o far cadere in errore il lettore, non è semplice batterlo in acume e raffinatezza. Ma voi non fatevi scoraggiare, acquistate il libro e anche un taccuino e annotate tutto, poi dite la vostra. 






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