Review Party: L'avventura di Michelangelo - Costantino D'Orazio
«Dopo più di settant'anni dal mio primo disegno, sento ancora dentro di me un fuoco che brucia, e non si spegne finché non ho terminato ogni scultura che ho tra le mani.»
Titolo: L'avventura di Michelangelo
Autore: Costantino D'Orazio
Editore: Il Battello a VaporeTRAMA
Irrequieto, sanguigno, coraggioso, fin da bambino Michelangelo Buonarroti coltiva un desiderio: raccontare storie ed emozioni attraverso sculture, quadri e affreschi. Dall'età di dodici anni, non c'è giorno in cui non prenda un pennello per dipingere o un martello per scolpire, cercando di far sembrare viva ogni figura. Ogni sua creazione rappresenta una nuova avventura, una sfida in cui dimostrare il suo talento e la sua immaginazione. Molti lo considerano un uomo burbero, un personaggio con cui si finisce sempre per litigare, un artista dal carattere impossibile. In realtà, Michelangelo è un ragazzo dal cuore grande, un fratello generoso, un figlio attento, un maestro che ama l'avventura e non teme di correre i rischi che la vita gli pone. Anche quando sbaglia, cerca sempre una soluzione, se cade ha il coraggio di rialzarsi, di fronte ai nemici non ha paura di affermare le sue idee. Quelle che ancora oggi riconosciamo nelle sue opere immortali, dalla Pietà agli affreschi della Cappella Sistina, dal Mosè al Giudizio Universale.
RECENSIONE
L'ultimo libro di Costantino D'Orazio, non è affatto una lettura per soli ragazzi, come del resto lo era la sua precedente pubblicazione. D'Orazio scrive per un pubblico più vasto di quello a cui in linea di massima è indirizzato il target delle storie che racconta. I suoi libri sono per gli amanti dell'arte e di figure leggendarie come l'ineguagliabile Michelangelo.
Michelangelo Buonarroti non ha bisogno di presentazioni, la sua fama lo precede, la sua genialità che rasenta la perfezione gli stende il red carpet, le sue opere sono i flash che lui tiene puntati addosso secula seculorum. E' un incantatore di serpenti, lui col suo fascino senza tempo, lui con i suoi grandiosi capolavori.
Su di lui è stato scritto di tutto e di più, tanto da creare un personaggio ai confini della realtà, quasi mitico. Quel che è certo è che genio e sregolatezza andavano a braccetto con lui, un uomo dal carattere complesso, a volte non docile, un artista pienamente concentrato su se stesso, una persona completamente votata alla sua vocazione.
Costantino D'Orazio da voce allo stesso Michelangelo, facendo scorrere dalle sue parole tutta la vena artistica di cui era irradiato, la sua figura viene fuori proprio da questo libro-diario in cui Buonarroti si racconta senza filtri, come un soggetto di scatti instagrammabili.
Di Michelangelo qui vediamo l'uomo oltre l'artista, la persona che crea si ma che ha anche le sue paturnie, i suoi problemi, i contrasti lavorativi e le gelosie di mestiere, come accadeva spesso con Leonardo e Raffaello, altri due grandi del Rinascimento.
E' stato bello scoprire le loro rivalità che oggi fanno quasi sorridere - detto tra noi ho pensato che anche loro fossero umani e si riducessero ad invidia e dispetti - e tutta la dietrologia che c'è per le opere che l'hanno portato ad essere il grande artista.
Il modo in cui Costantino D'Orazio l'ha presentato me l'ha fatto sembrare diverso, un quasi amico che avrei potuto invitare in un pub irlandese a condividere drinks e storie di vita vissuta, e perché no a fare gossip da bar relativamente a quei due bischeri di Leonardo e Raffaello, nonostante li stimi come artisti.
Una cosa è sicura, dopo aver letto "L'avventura di Michelangelo", non guarderò più le sue opere con gli stessi occhi, e non lo farete anche a voi se lo leggerete. Anzi io ve lo consiglio caldamente di leggerlo, e poi andate a guardare di nuovo le sue opere.
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