Recensione: Una famiglia moderna - Helga Flatland

La storia comune di un divorzio e dell'uragano emotivo che ne deriva.

Titolo: Una famiglia moderna
Titolo originale: A Modern Family
Autore: Helga Flatland
Editore: Fazi Editore
Genere: Narrativa contemporanea
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TRAMA

«Ci stiamo lasciando»: tre brevi, semplici parole che innescano un terremoto. Quando Liv, Ellen e Hakon arrivano a Roma insieme ai genitori per festeggiare il settantesimo compleanno del padre, tutto si aspettano tranne quello che sta per accadere: i genitori annunciano che hanno deciso di divorziare. Scioccati e increduli, i fratelli cercano di venire a patti con questa decisione, che inizia a riecheggiare nelle case e nelle famiglie che hanno a loro volta creato e li costringe a ricostruire la narrativa condivisa della loro infanzia e della loro storia familiare, ma soprattutto a ripensare la propria visione sulle relazioni di coppia. Liv, la sorella maggiore, sprofonda in una crisi che inevitabilmente si riflette sul suo matrimonio; Ellen soccombe di fronte alla difficoltà di conciliare la distruzione familiare con il suo desiderio di avere un bambino a tutti i costi; e infine Hakon, inizialmente convinto della propria emancipazione, si scontra con la consapevolezza di non aver ancora davvero tagliato il cordone ombelicale.

RECENSIONE

Ho scelto bene i libri da leggere in vacanza quest'anno, e "Una famiglia moderna" si annovera fra essi. Pubblicato nel 2017 in Norvegia e considerato il miglior libro dell'anno, è arrivato in Italia nel 2022 solo grazie a Fazi Editore che mi ha permesso di leggerlo in anteprima e che ringrazio. 

Sono un'avvocato, di casi di divorzi ne ho affrontato abbastanza per poter dire che Helga Flatland ne ha ritratto un quadro preciso sulle conseguenze che comporta in ambito familiare, sottolineando il terremoto emotivo che ne consegue. 

Sverre e Torrill sono una coppia norvegese come tante che, di comune accordo, ha preso la fatidica decisione di mettere fine al loro matrimonio, ormai giunto al capolinea e senza speranza. Devono però comunicarlo ai figli i quali, ignari di tutto, vengono invitati a Roma per festeggiare i settant'anni del padre.

Nessuno dei figli avrebbe mai immaginato che quell'occasione celebrativa, nel pieno della convivialità si trasformasse in un gazzettino di triste e irreversibile notizia: 
"Abbiamo deciso di separarci. Non vediamo più alcun futuro insieme"
Lo sbalordimento è totale per Liv, Ellen e Hakon, che non reagiscono come adulti ma come dei piccoli cuccioli spauriti abbandonati dalla loro mamma e dal loro papà. Non accettano che quello che credevano fosse un matrimonio solido possa sgretolarsi così all'improvviso. C'è Ellen che sbraita più di tutti, Liv che si chiude in cucina a piangere, Hakon che ribadisce la sua idea di amore libero e senza legami, ma che comunque non accetta lo facciano i suoi. 

Sono spaventati dal crollo delle certezze, dal non vederli più fare coppia, rinfacciando ai genitori che quasi non ne hanno il diritto di farlo, che tutto pare la fiera dell'assurdo. Passato lo sgomento iniziale, nel fare ritorno a casa, i tre fratelli cominciano ad interrogarsi su cosa è andato storto e su cosa non hanno visto o voluto vedere dinanzi ai loro occhi. Così, in un attimo, si passa dallo sconforto al processo di colpevolizzazione e a mettere in moto la macchina della verità.
In aereo ero seduta di fianco a mio padre e ho provato a farmi spiegare meglio cos’era capitato fra lui e mamma. "Niente di che" mi ha risposto. "Tu pensi sempre che tutto accada per un motivo ben preciso e concreto, ma certe cose si manifestano a poco a poco, e io non saprei dirti quando è cominciata".
Liv, la maggiore, è quella il cui mondo interiore sarà maggiormente sopraffatto da questa decisione, abituata com'è a riversare le sue sicurezze sul modello della famiglia d'origine, ora in crisi. Liv metterà in discussione tutto, anche il suo rapporto con marito e figli. Diversamente, Ellen e Hakon capiranno che ognuno, quindi anche i propri genitori, ha il diritto di scegliersi la vita che vuole, perché anche se i genitori si separano loro restano sempre le stesse persone, cresciute ed educate con quei valori su cui si fonda la loro esistenza. Una sommatoria che pur cambiando l'ordine delle relazioni ottiene sempre lo stesso risultato: la famiglia. 

Raccontato dai punti di vista alternati di Liv ed Ellen, e solo un capitolo da Hakon, "Una famiglia moderna" racconta il dramma di una separazione e gli effetti collaterali ed emotivi annessi, non sempre dovuta ad una causa eclatante, quanto piuttosto da un'allontanamento silente, a volte impercettibile, che si muove sottotraccia, con l'unica colpa di non averle prestato abbastanza attenzione. 





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