Blog Tour: Più forte di ogni addio - Enrico Galiano

Titolo: Più forte di ogni addio
Autore: Enrico Galiano
Genere: Narrativa
Editore: Garzanti
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TRAMA

È importante dire quello che si prova, sempre. È importante dirlo nel momento giusto. Perché, una volta passato potremmo non trovare più il coraggio di farlo. È quello che scoprono Michele e Nina quando si incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di liceo. Nina sa che le raffiche di vento della vita possono essere troppo forti per una delicata orchidea come lei: deve proteggersi ed è per questo che stringe tra le dita la collanina che le ha regalato suo padre. Per Michele i colori, le parole, i gesti che lo circondano hanno un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso la vista. Quando sale sul treno e sente il profumo di Nina, qualcosa accade dentro di lui: non sa che cosa sia, ma sente che lo sta chiamando. Ogni giorno, durante il loro breve viaggio insieme, in un susseguirsi infinito di domande e risposte, fanno emergere l'uno nell'altra lo stesso senso di smarrimento. Michele insegna a Nina a non smettere di meravigliarsi ogni giorno. Nina insegna a Michele a non avere rimpianti, che bisogna sempre dare l'abbraccio e il bacio che vogliamo dare, dire le parole che non vediamo l'ora di pronunciare. Ma è proprio Nina, quando un ostacolo rischia di dividerli, a scegliere di non dire nulla. Di fronte al momento perfetto, quello in cui confessare che si sta innamorando, resta ferma. Lo lascia sfuggire. Nina e Michele dovranno lottare per imparare a cogliere l'istante che vola via veloce, come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza dimenticare la magia dell'essere due ragazzi pieni di sogni.


I TAPPA: I PERSONAGGI NEI ROMANZI DI GALIANO


Prima di entrare nel vivo della tappa è necessaria una nota sull'autore e sui protagonisti, così che la mia digressione possa essere più chiara possibile. 

FOCUS SU:
Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof. it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore. Il suo romanzo d’esordio, Eppure cadiamo felici, in corso di traduzione in tutt’Europa, è stato il libro rivelazione del 2017 e ha vinto il Premio internazionale Città di Como come miglior opera prima e il Premio cultura mediterranea. Con Garzanti ha pubblicato anche Tutta la vita che vuoi (2018).

Nome: Gioia Spada
Connotati: Capelli rossi, lentiggini, occhi verdi
Protagonista femminile di Eppure cadiamo felici (link QUI)
Segni particolari: annota su un taccuino le parole intraducibili, ovvero quei termini che non si possono trasporre interamente in un altra lingua se non parafrasando. Esempio: Nonplussed che sta ad indicare il sentimento di quando hai così tante emozioni dentro di te che non sai neanche come definirle.
Nomignoli: Per i bulli della sua classe è #maiunagioia;
Per Lo è semplicemente Cosa.
Per sua nonna in carrozzina è Gggrhh
Amici: Tonia, Lo, Giovanna, Professor Bove.
Indirizzo: Mini appartamento in un quartiere periferico di case popolari, che condivide con nonna, mamma, e a fase alterne papà.
Le piace: ascoltare la musica rock "vecchia scuola", confrontarsi col suo professore di filosofia, passeggiare con la sua amica Tonia (il suo grillo parlante), giocare a freccette con Lo.

Nome: Lorenzo Vita
Connotati: Capelli castano chiari tagliati cortissimi, una bocca leggermente sproporzionata rispetto al viso, occhi castani a mandorla e ciglia moto lunghe. Ha un bellissimo sorriso.
Protagonista maschile di Eppure cadiamo felici (link QUI)
Segni particolari: colleziona in un barattolo piccoli sassi dei posti che ha visitato o in cui è semplicemente passato. Sassi che però hanno un particolare significato emotivo per lui.
Nomignoli: Si fa chiamare LO
Per Gioia Spada è Articolo indeterminativo
Per tutti gli altri è Luca invece
Amici: Gioia Spada e i ragazzi delle freccette
Indirizzo: sconosciuto. Nessuno sa dove abita e chi sono i suoi famigliari, che scuola frequenta.
Gli piace: indossare una felpa scura col cappuccio in testa, battibeccare, giocare a freccette e fare l'amore sui tetti sempre e solo con lei, Gioia Spada, la sua Cosa.

Nome: Giorgio De Santis
Connotati: Capelli biondi, occhi castani, carnagione pallida
Protagonista maschile di Tutta la vita che vuoi (link QUI)
Segni particolari: dieci e lode al suo ultimo compito di fisica, un minuto e cinquantadue per risolvere il cubo di Rubik, balbuziente conclamato, figlio di papà che non sa però farsi un nodo di cravatta stile Windsor.
Nomignoli: Filippo lo chiama Des da De Santis
Sempre Filippo lo chiama Dessy in altre circostanze
In circostanze particolari diventa Shreck
Amici: Filippo Maria Tombin e Claudia Bolla
Indirizzo: Situata nel quartiere in della città, si tratta di una residenza signorile di famiglia, che vanta avvocati di grido da generazioni.
Gli piace: raccontarsi tutto con il suo amico Filippo Maria con cui ha una complicità straordinaria, la matematica, vestirsi casual rompere tutti gli schemi della rigida etichetta di casa De Sanctis, indisporre i genitori.

Nome: Filippo Maria Tombin
Connotati: Aspetto scialbo, occhiali da vista
Protagonista maschile di Tutta la vita che vuoi (link QUI)
Segni particolari: nome altisonante a dispetto del basso lignaggio cui proviene, disturbi dell'apprendimento tra cui dislessia, discalculia, deficit dell'attenzione e altra roba diagnosticata dalle medie. Sensibile e spiritoso, non riesce ad esprimersi come vorrebbe per paura di sbagliare e fare figuracce.
Nomignoli: Giorgio lo chiama Fil o Filly da Filippo
Sempre Giorgio lo chiama Disly da dislessico
In circostanze particolari diventa Ciuchino
Amici: Giorgio De Santis e Claudia Bolla
Indirizzo: Situata nel quartiere popolare della città, si tratta di un piccolo appartamento che condivide con suo padre, la mamma li ha lasciati con un post it.
Gli piace: stuzzicare il suo amico Giorgio, dalle elementari è innamorato perso di Giada Tosi la ragazza più bella della scuola, dire apertamente quello che pensa senza paura delle conseguenze e fare colpi di testa.

Nome: Claudia Bolla
Connotati: Capelli neri mossi, occhi castani chiarissimi, quasi colore del tè quando dentro c'è tanto limone. Avvenente. Matita nera sempre sugli occhi.
Protagonista femminile di Tutta la vita che vuoi (link QUI)
Segni particolari: le piace osservare le persone nei luoghi pubblici ed immaginarsi le loro vite. Cleptomane per scelta: ruba ai cattivi per dare ai buoni. Su dei foglietti stropicciati annota tutte le piccole cose per cui vale la pena vivere.
Nomignoli: Si fa chiamare Clo
Per molti invece è La Ladra
In circostanze particolari diventa Fiona
Amici: Filippo Maria Tombin e Giorgio De Santis
Indirizzo: rimasta sola (unico parente disponibile in Asia), risiede in una comunità per ragazzi disagiati
Le piace: sperimentare di tutto, anche fuori dai limiti della legalità, scherzare, provocare, stimolare gli altri a superare i limiti.

Nome: Michele Strada
Connotati: Ragazzo Comune dalla bellezza comune
Protagonista maschile di Più forte di ogni addio (link QUI)
Segni particolari: non vedente, intelligente e caparbio, ha sviluppato moltissimo gli altri sensi, percependo i colori attraverso gli odori, i sapori, i suoni.
Nomignoli: Nina lo chiama Nonve da non vedente
Sempre Nina lo chiama Leggi il labiale
Tutti lo chiamano solo Michele
Amici: Carlo, uno spassoso ragazzo senza peli sulla lingua
Indirizzo: Abita coi genitori in un discreto appartamento di un quartiere residenziale, e ha tutti i confort necessari per lo sviluppo della sua indipendenza.
Gli piace: andare in giro da solo, ascoltare i suoni e gli odori della città, confidarsi con Carlo che lo tratta sempre come un comune mortale, spronandolo a buttarsi anche più del dovuto. Parlare con sua madre che crede in lui.

Nome: Giovanna Florenzi
Connotati: Ragazze dalla voce indaco, che più indaco non si può. E' questo per Michele Nina, la ragazza senza nome dai mille colori, un po' scorbutica un po' pungente.
Protagonista femminile di Più forte di ogni addio (link QUI)
Segni particolari: le piace aiutare gli altri, dire tutto ciò che le passa per la testa, attacca post it con le mollette ai passanti per dirgli tutto ciò di cui hanno bisogno secondo lei.
Nomignoli: Tutti la chiamano Nina
Michele la chiama REP da Repubblica ceca, perchè a volte, nelle sue considerazioni, è molto più ceca di un non vedente
Amici: Michele e Florence
Indirizzo: vive in casa con una madre autoritaria e dispotica e il suo compagno (che non sopporta)
Le piace: farsi i tatuaggi, tutti che rappresentano il medesimo simbolo, le piace toccare la sua collanina che le da conforto nei momenti di bisogno. Ha molte idee, alcune veramente folli. Le piace parlare con Flo, la sua tatuatrice

CHI SONO DUNQUE I PERSONAGGI DEI ROMANZI DI GALLIANO?

Sono ragazzi, adolescenti in età scolare che hanno un senso della vita ancora da sperimentare, testando le comuni credenze, saggiando gli insegnamenti genitoriali e accademici, commettendo le consuete bravate giovanili. Sono teeen ager che hanno tutto il diritto di sbagliare, di sondare la strada da percorre, di vagliare con le dovute cautele chi vogliono diventare e chi non vogliono assolutamente essere.

Sono esseri umani problematici con un bagaglio a mano pesante, gli stessi esseri umani che talvolta sorridono alla vita nonostante gli handicap, i disagi sociali, i disturbi psicologici, le turbe mentali e famiglie disfunzionali, altre volte si fanno sopraffare da essi.

Sono ragazzi nei cui occhi ci sono ancora scintille di speranza, dove lo sguardo positivo al futuro è la priorità, nonostante tutto. Sono ragazzi desiderosi di apprendere, di imparare e di lasciarsi andare alle piccole gioie quotidiane, a volte fin troppo maturi per la loro età, a volte anche incredibilmente poco social, a volte esageratamente poetici.

Ne viene fuori un quadro generazionale completamente staccata dalla cornice instagrammabile, più propenso a comprendere la sostanza delle cose che l'apparenza delle stesse. L'unità di riferimento qui non è misurabile in base ai like e al numero di followers, ma in base alla capacità dei giovani di trovare la strada per la crescita cognitiva e spirituale.

Ne deriva dunque una sorta di denuncia sociale ad aprire gli occhi sul mondo circostante in modalità #nofilter, attraverso la sola lente immediata e sincera delle nostre pupille perché la vita è quello che accade mentre siamo impegnati ad essere social ma non socievoli.




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