Review Party: Il dilemma - B A Paris

In questo romanzo carico di suspense, B.A. Paris mette a nudo le debolezze dell'animo umano, ponendoci di fronte a una domanda scomoda: esistono davvero le bugie a fin di bene? È giusto nascondere la verità per proteggere i nostri cari?

Titolo: Il dilemma
Titolo originale: The Dilemma
Autore: B. A. Paris
Editore: Editrice Nord
Genere: Thriller psicologico
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TRAMA

Finalmente il grande giorno di Livia è arrivato. Oggi, per i suoi quarant'anni, avrà la magnifica festa che sogna da quando, giovanissima e incinta, ha dovuto rinunciare al ricevimento di nozze, accontentandosi di una cerimonia frettolosa. Oggi nulla dovrà incrinare la sua gioia. Perciò ha deciso che aspetterà l'indomani per rivelare al marito Adam un segreto che coinvolge la figlia Marnie. Per fortuna, Marnie è a studiare a Hong Kong e non c'è modo che li raggiunga. Meglio lasciare che Adam si goda la serata, prima di condividere quel peso con lui. Sono settimane che Adam prepara la sorpresa per il compleanno della moglie: far arrivare Marnie in tempo per la festa. Tuttavia, dopo aver avuto conferma della partenza dalla figlia, Adam apprende una notizia sconcertante che la riguarda e che potrebbe distruggere per sempre la loro famiglia. Adam sa che dovrebbe informare subito Livia, ma così la priverebbe di nuovo del suo giorno perfetto. Meglio concederle qualche ora di felicità, prima di scaricare su di lei quel doloroso fardello. Per quanto Adam e Livia si sforzino di controllare la situazione, è difficile mentire a parenti e amici, soprattutto se si vuole apparire sereni mentre dentro infuria la tempesta. E, nel corso della serata, la verità alla fine verrà a galla...


RECENSIONE

Non so da che parte cominciare perché questo libro mi ha lasciato l'amaro in bocca, sia per lo svolgimento della trama che per la bieca considerazione di quanto possano essere allucinanti alle volte i comportamenti umani. 

Tutto ruota intorno alla festa di compleanno dei 40 anni di Livia, protagonista indiscussa di questo romanzo carico di suspance, un evento che circoscrive l'arco temporale dello svolgimento della vicenda. La storia de "Il dilemma", infatti, si limiti a raccontare gli avvenimenti che si verificano poche ore prima della festa - nella fase organizzativa di essa -  durante la festa e quello che succede a festa finita, e sono raccontati dal pov alternato di Livia e Adam, protagonista maschile nonché marito di quest'ultima. 

Questa famosa festa ha sempre rappresentato tanto per Livia, la pianifica da almeno vent'anni, da quando giovincella si è sposata incinta e alla chetichella. Il party per i suoi quarant'anni non sono altro che il Revenge per i mancati fasti del suo matrimonio, per una vita di sacrifici, per le rinunce e per le umiliazioni subite, prime fra tutte il disprezzo e il silenzio dei suoi genitori che mai hanno accettato Livia e la sua famiglia. Ecco perché deve essere tutto perfetto ed appariscente. 

Livia però non aveva fatto i conti con gli imprevisti, uno dei quali rappresentava un segreto scomodo che doveva assolutamente rivelare a suo marito e che teneva in serbo da sei mesi prima proprio per non rovinare l'atmosfera del ricevimento. 

E neanche suo marito Adam aveva fatto i conti con i contrattempi, uno fra i quali rischia di compromettere non solo i festeggiamenti ma le loro intere esistenze. Adam, come sua moglie, decide di aspettare la fine della festa di compleanno prima di rivelarle quanto scoperto nelle ultime ore. 

Adam e Livia non avevano nemmeno fatto i conti su come i loro segreti li avrebbero spinti ad una finta felicità per l'evento, quando i sensi di colpa e le cattive notizie da confessare li stavano lacerando spirito e stomaco. Entrambi dunque continuano a festeggiare come se nulla fosse, per non rovinare un momento tanto atteso e programmato da tempo immemore. 

E se il dilemma di entrambi era quello di liberarsi al più presto dei loro rispettivi segreti, l'amara constatazione è che sia Livia che Adam hanno resistito dal confessarsi in nome di una stupida festa. E se sono riuscita a perdonare Livia per questo, non sono stata in grado di farlo per Adam perché ciò che ha tenuto nascosto non doveva essere celato nemmeno per un secondo. Del resto nella descrizione di Adam, la Paris non fa altro che ribadire la sua incapacità di comportarsi da buon padre di famiglia e da bravo marito, sottolineandone invece l'aspetto del menefreghista e dell'egoista, quasi come se fosse ancora uno scapolo. 

Il problema di questa famiglia, come di tante altre, è l'incomunicabilità, in altre parole, la presenza di un dialogo fra i suoi componenti avrebbe evitato l'aggravarsi della situazione, ma anche di tenere così tanti segreti fra loro. Vero però che se avessero parlato fra di loro, questo libro non avrebbe avuto modo di esistere. 

Con un scrittura diretta, dal ritmo serrato tipico di una sceneggiatura, la Paris narra una vicenda piuttosto balorda, che credo farà storcere il naso a molti. E' vero che la mente umana gioca dei brutti scherzi e che l'egoismo delle persone è disposto a calpestare qualsiasi inconveniente, ma c'è un limite a tutto, e i protagonisti di questo thriller psicologico - che thriller non è - l'hanno barbaramente superato. 

Se volete leggere una storia familiare che vi farà allibire, allora questo romanzo fa per voi. 





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