Blog Tour: La guerra di H - Nicoletta Sipos
Il nazismo visto con gli occhi di un bambino. Una storia vera sulle immense sofferenze della guerra e la necessità di non dimenticare.
Titolo: La guerra di H
Autore: Nicoletta Sipos
Editore: Piemme
TRAMA
Heinrich Stein ha ancora nel cuore l'estate che ha trascorso sul Baltico. Era il 1938 e lui aveva sette anni. Era la prima volta che vedeva il mare ed era rimasto folgorato da tutta quella bellezza. Con un unico dispiacere: poter andare in spiaggia solo la mattina, perché di pomeriggio la costa era riservata ai nuovi aerei costruiti nella vicina base militare. In quella fatidica estate la guerra di Hitler si avvicinava a grandi passi anche se la maggioranza dei tedeschi non voleva capirlo e gli statisti europei si illudevano di poter scongiurare il ricorso alle armi. Dai ricordi di Heinrich, primogenito di una nidiata di cinque fratelli, emerge la vita quotidiana di una famiglia borghese, colta e razionale, che dà al nazismo un appoggio tiepido, senza però arrivare a contrastarlo. Ma l'invasione della Polonia cambia tutto. Mentre i militari passano di vittoria in vittoria, occupano spazi immensi, ottengono importanti trofei, per chi è rimasto a casa non sono giorni di festa. La gente ha fame e freddo e arrivano le prime notifiche di morte. Perfino il padre di Heinrich, uomo mite e illuminato, direttore di una fabbrica di aerei, pagherà un prezzo carissimo per un gesto di umanità. Si parla poco della miseria dei tedeschi durante e dopo la guerra, ma Heinrich Stein continua a pensarci anche da vecchio, schiacciato tra il senso di colpa collettivo e l'amarezza di avere troppo taciuto. Un romanzo ispirato a una appassionante storia vera, che parla di lotta per la sopravvivenza, di ricerca della felicità e del bisogno di amore, temi resi più attuali ora dalla guerra. Che ci ricorda che non ci sono alternative alla ricerca della pace.
I TAPPA: PRESENTAZIONE E PLAYLIST
"La guerra di H" è un titolo significativo ed evocativo e testimonia una parte della storia pressoché sconosciuta, messa in ombra da un'opinione generalista sulla Grande Guerra. Nicoletta Sipos, con leggiadria e precisione giornalistica, ci presenta un romanzo che è quasi un'inchiesta sul significato che il conflitto mondiale più devastante della Terra ebbe per i tedeschi, smontando ogni tassello che stereotipa la realtà.
"La guerra di H" dunque sta a testimoniare una guerra nella guerra, ovvero la lotta alla sopravvivenza che pure i cittadini tedeschi, come tanti altri europei, dovettero fare. I tedeschi - seppure non tutti -, esattamente come oggi i russi, furono vittime del sistema, di un regime totalitario che non scelsero, ma che furono costretti ad appoggiare. Ovvie le conseguenze per chi si ribellava al sistema, anche gli appoggi tiepidi alle teorie hitleriane, i gesti umani e caritatevoli, si pagavano a caro prezzo.
La Sipos, mette nero su bianco una storia vera, quella del suo amico Heinrich che conosce da tanti anni e che è testimone di atrocità che vorrebbe solo dimenticare. Heirich, del resto era solo un bambino quando tutto ebbe inizio, aveva solo sette anni quando vide il mare per la prima volta. Ne era rimasto abbagliato, ma ricorda che poteva andarci solo di mattina, perché di pomeriggio era riservato alle esercitazioni della base aerea costruita lì vicino. Era il 1938 ed il Baltico faceva già da teatro ad un piano folle che gli statisti europei scongiuravano non si mettesse in moto, ed invece...
Invece, ci dice la Sipos attraverso le parole di H, tutto quello che subirono i tedeschi, che non sono i cattivi della situazione, che non bisogna confonderli con gli ufficiali tedeschi (processati a Norimberga), ma sono persone comuni che soffrirono la fame e il freddo, l'umiliazione di essere etichettati dalla storiografia. E che sette milioni di loro morirono in guerra, che molti altri furono costretti a lasciare le loro case e scappare, e che altri ancora furono deportati.
Anche H con la sua famiglia medio borghese, ne venne travolto, vittima anche lui di un sistema che non aveva voluto e che lo privò della spensieratezza di un fanciullo, del padre (che venne catturato con un pretesto), dei sogni e dei piani per il futuro e soprattutto di una serenità che non troverà mai più.
Heinrich Stein racconta tutto questo e molto di più, riempiendo le lacune storiche riempite da false credenze, in un'accorata narrazione che scorre fluida e toccante, densa di particolari e di una persistente amarezza di aver forse taciuto per troppo tempo e di non aver fatto forse abbastanza. Ma erano tempi duri, confusi, in cui le ideologie si sovrapponevano alla realtà offuscandola e a volte capovolgendola, una dura realtà che si scontrava quotidianamente con i morsi della fame e del freddo.
Imparai poco alla volta – scrive il piccolo Heinrich Stein, protagonista del romanzo – che nel nostro strano paese – fiero di essere tedesco ma retto da un austriaco, un vagabondo che sognava di diventare pittore e che invece era finito in politica – la verità aveva più volti con infinite sfumature.
Un romanzo che vi invito a leggere per svariati motivi, primo fra tutti la possibilità di conoscere la storia da una diversa angolazione, da una visione totalmente inedita e di poter finalmente sentire il suono straziante delle due campane.
Ma ogni storia, arreca sempre del buono in sé, e per quanto in questo caso sia difficile da immaginare, vi lascio con una playlist, affido a voi il compito di collocare i brani (cliccateci su per ascoltarlo) fra le pagine de "La guerra di H".
PLAYLIST
Meraviglioso - Domenico Modugno
Com'è profondo il mare - Lucio Dalla
Imagine - John Lennon
La guerra di Piero - De Andrè
Gimme Shelter - The Rolling Stones
L'ordine dall'alto - I Nomadi
E se ci diranno - Luigi Tenco
La canzone del bambino nel vento - Francesco Guccini
21 Guns - Green day
Story of Isaac - Leonard Cohen
Blowin in the wind - Bob Dylan
Giorni senza memoria - Radiodervish feat. Massimo Zamboni
We'll Meet Again - Vera Lynn
Generale - Francesco De Gregori
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