Review Party: Piccole donne a New York - Terciero Indigo

Le quattro sorelle che hanno fatto sognare milioni di lettrici ritornano in una graphic novel a 150 anni dalla pubblicazione di Piccole donne.

Titolo: Piccole donne a New York
Titolo originale: Meg, Jo, Beth and Amy
Autore: Rey Terciego Bre Indigo
Genere: Graphic Novel
Editore: Il battello a vapore
Data di pubblicazione: 14 maggio

TRAMA 

PICCOLE DONNE A NEW YORK di Rey Terciero e Bre Indigo è una graphic novel trasposizione del classico di Louisa May Alcott, ma non solo: è prima di tutto una storia di ragazze nelle loro mille sfaccettature, perplessità e paure, così come nei loro dubbi e desideri.
Impossibile non ritrovare se stessi in una o più delle protagoniste!

RECENSIONE

Ve le ricordate le sorelle March? Avete bene a mente chi fossero le quattro ragazze - Meg, Jo, Beth, Amy - che resero celebre Louise May Alcott? Si proprio loro, le Piccole donne che sento vociferare nei vostri ricordi d'infanzia, si proprio loro, le indimenticabili quattro sorelle che avete per la prima volta incontrato in una illustrata e colorata edizione Mursia.

Ebbene sono tornate, non in forma di sequel o remake. No "Piccole donne a New York" è più un a specie di reboot 4.0 del quasi omonimo romanzo del 1868.

Anche in epoca odierna le sorelle March sono delle squattrinate e no non vivono nell'Upper East side ma a Brooklyn, in un modestissimo appartamento. Il padre è lontano per lavoro e la madre si ammazza di lavoro, facendo turni estenuanti per mantenere la famiglia e per cercare di mettere da parte i soldi per un regalo alle sue splendide ragazze. Il Natale infatti è vicino e ognuna di loro ha un desiderio nel cassetto che da tempo vorrebbe realizzare: Jo desidera un bel libro, magari di un autore che ha vinto il premio Pulitzer; Meg, la più frivola fra le quattro, un abbonamento a Vogue, un vestito nuovo e la polaroid; Beth, l'appassionata di musica vorrebbe tanto una chitarra; ed Amy, la più vivace fra tutte, quella che ha la vena artistica, vorrebbe tanto ricevere di colori e pennelli per finire il suo fumetto dei mostri.

Anche Meg e Jo si danno da fare: la prima lavora come babysitter e da lezioni private; la seconda è una tutto fare a servizio della zia Cath, pazza, fredda come un ghiacciolo e oltremodo taccagna.

E mentre le ragazze regaleranno alla madre un giorno alla Spa, la madre donerà più o meno ciò che le ragazze avevano desiderato, in una forma riveduta e corretta: Amy riceverà infatti colori, pennelli, due libri d'arte, pigiama e dei calzini; Beth un disco di Nina Simone; Jo un libro di Toni Morrison; Meg delle riviste di moda anni '80 comprate ad un mercatino dell'usato.

Anche le March della Big Apple attuale sono delle bravissime ragazze sempre pronte ad aiutare il prossimo, a sapersi guadagnare le cose, a volare basso come la mamma le ha insegnato. Per fortuna c'è il signor Marquez, il facoltoso vicino di casa dal cuore d'oro che le invita a casa sua per una cena di Natale coi fiocchi, dove Beth potrà finalmente avere la sua chitarra, Jo perdere la bussola in una stanza biblioteca super fornita, Amy sbizzarrirsi a giocare con la playstation, Meg conoscere la New York bene e andare alle feste della gente che conta. 

A questi pensieri futili si aggiungono cose importanti, faccende delicate che vengono affrontate con la massima finezza e premura, così come avrebbe fatto Louise May Alcott. In fondo le March sono sempre le March, memorabili e grintose, sempre pronte ad affrontare le situazioni più disparate e talvolta disperate.

Gli autori nel raccontarla, gli illustratori nel raffigurarla, entrambi sono stati perfetti per questa storia.

A SPASSO CON...
Meg, Jo, Beth, Amy


in giro per la loro casa, un rifugio sicuro e pieno d'amore. 


#prodottofornitoda Il battello a vapore

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