Review Party: La ragazza con le parole in tasca - Anna Dalton

Secondo capitolo della serie sull'aspirante giornalista Andrea Doyle, ragazza dal cuore italiano e dalla fierezza irlandese. Una storia che inebria e cattura, perfetta per il piccolo schermo.

Titolo: La ragazza con le parole in tasca
Serie: de L'apprendista geniale
Autore: Anna Dalton
Genere: Narrativa
Editore: Garzanti
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA 

Andrea è sempre più vicina al suo sogno. Il secondo anno in una delle scuole di giornalismo più importanti sta per iniziare, e lei ancora non riesce a credere di avere questa opportunità. Eppure, quando varca la soglia dell'antico edificio lasciando dietro di sé il fascino di Venezia, sa che questa volta sarà ancora più dura per lei. Per lei che è lì solo grazie a una borsa di studio che deve mantenere a tutti i costi. Per lei così impacciata e introversa. Per lei che è cresciuta con i libri come unici amici. Ma ora non è più sola, insieme a lei c'è il suo strambo gruppo di amici composto dalla cinica Marylin, dal dolce Andre, dall'irrefrenabile Uno e soprattutto dal misterioso Joker, che l'ha conquistata dal primo sguardo. Ma non sempre questo basta. Andrea è bravissima con lo studio, meno a difendersi dagli attacchi di chi non fa altro che remarle contro. Perché solo il migliore del corso avrà le occasioni maggiori. Una gara che Andrea è pronta a giocare solo perché la sua passione per la scrittura è profonda. Perché quando era solo una bambina la madre, che ora non c'è più, le ha fatto fare una promessa: diventare una giornalista come lei. Nient'altro conta per Andrea. Non importa se il nuovo studente sia così simile a lei da farle perdere per un attimo la rotta che la porta dal Joker. Non importa se la scuola vorrebbe imporle scelte che lei non condivide. Lei ha un obiettivo e un'arma infallibile per raggiungerlo: le sue parole.


RECENSIONE

Non ne faccio quasi mai di recensioni a caldo perché sono totalmente sopraffatta dalle emozioni del libro appena letto. Quando un romanzo però mi colpisce così tanto allora ci provo a dire tutto e subito per paura che quanto provato possa fuggire inafferrabile come un palloncino nell'aria.

Ebbene, il punto principale è che questo secondo capitolo della serie de L'apprendista geniale mi ha completamente rapita e stupefatta. Il primo libro mi ha lasciata un po' interdetta, lo ammetto, e confrontandolo col suo seguito ne afferro le ragioni. L'esordio è sempre un banco di prova, un misurarsi con le proprie capacità di scrittura e di empatia con il lettore e mettere nero su bianco è molto più complesso di quanto si possa immaginare. Se poi la prima volta ci si lancia in una storia a puntate allora il rischio è maggiore, soprattutto perché bisogna tenere viva l'attenzione e costante la curiosità del lettore.

Che voglio dire in sostanza? Che "L'apprendista geniale" è il bruco mentre "La ragazza con le parole in tasca" è la farfalla. Un bellissimo esemplare di lepidottero che apre leggiadro le sue ali sopra il mio personale podio libresco. Ebbene si, mi è piaciuto un sacco, per dirlo in parole povere. Ciò che nel primo volume della serie era in fase embrionale, in questo secondo capitolo si definisce in maniera strepitosa, lasciandomi soddisfatta pienamente.


Ritroviamo la protagonista Andrea ribattezzata Leia vista la sua passione smoderata per Star Wars; suo padre George, silente, protettivo e generoso; il popolo, solidale, curioso e diversamente giovane e arzillo di San Neri - la Stars  Hollow nostrana -; la Serpi il cui nomen omen è azzeccatissimo; i ribelli e fedelissimi gnomi della scuola privata in cui insegna Leia; la acerrima nemica Barbie e il suo allampanato fidanzato Edipone; ed infine l'allegra combriccola del LongJoy: Andre, Marilyn, Uno, Joker e il neo arrivato Zen che sconvolge gli equilibri precari di questi giovani aspiranti giornalisti.

Leia continua a combinare casini (a volte avrei voluto strozzarla!) pur non volendo perché la sua schiettezza e la sua ingenuità la governano senza che possa fare nulla per rimediare. A sistemare le cose ci pensano quei due grilli parlanti di Marilyn e Uno, i personaggi che mi stanno più a cuore e che con i loro diverbi, le loro battute ironiche e le sedute di pinkanalisi mi hanno conquistata fin da subito, facendomi desiderare di avere al mio fianco due amici come loro. Joker e i suoi capelli verdi e il suo complesso mondo interiore, invece mi hanno fatto pensare che avesse un intero e meraviglioso universo da mostrare (e per inciso così è stato). L'ultimo arrivato Zen, il perfetto esemplare di uomo greco nell'accezione classicista del termine, mi ha suggerito che dietro ogni eccellente apparenza si nasconde un qualche difetto. E Barbie, l'osso duro del College, una sorpresa continua.

Ma la vera sorpresa sono le riflessioni di cui è permeato il romanzo e che a loro volta danno spunti per ulteriori riflessioni; gli originali articoli di Leia sul Doyle News; la quasi fiabesca ambientazione eppure reale come non mai; la cultura poliedrica e lo stile narrativo incalzante e fluido di Anna Dalton che si manifesta in ogni riga; il senso di un'amicizia pura e solidale, al di là di ogni ragionevole scontro e diverbio; la capacità di trasmettere il credo nei propri sogni e negli altri esseri umani.

"Lo SMED, il club da Nerd per eccellenza, acronimo di Studio Matto E Disperatissimo, era stata una nostra invenzione dell'anno prima. Un club a cui solo noi eravamo ammessi, in cui era garantito l'aiuto reciproco per preparare gli esami di fine anno. Ci dividevamo le lezioni così da non essere costretti a seguirle tutte, e poi ci scambiavamo gli appunti. Perché avevamo già capito dal primo anno che l'unione fa la forza. E lo SMED era la nostra forza."

Insomma in questo romanzo c'è tutto: amore sensu latu inteso, amicizia, senso del dovere, della giustizia e della solidarietà, il plusvalore di una piccola comunità di provincia, il calore famigliare, l'importanza delle tradizioni, lo scambio generazionale, l'uguaglianza fra i popoli, il non dar nulla per scontato e guardare sempre il mondo che ci circonda con occhi curiosi, leali e anticonformisti.

Non vi resta che leggerlo dunque, il resto della storia la lascio scoprire a voi.


A SPASSO CON...
Andrea detta Leia


per le calle di Burano, fra le bellezze delle sue casette colorate, i pescatori e i preziosi antichi merletti.




#prodottofornitoda Garzanti

©TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Nessun commento