Review Party: L'allieva di Sharlock Holmes - Laurie R King

Molto di più di una semplice storia d'amore, una storia per ritrovare se stessi dove non ci si aspetta di farlo. 

Titolo: L'allieva di Sherlock Holmes
Titolo originale: The Beekeper's Apprentice
Serie: Mary Russell and Sherlock Holmes. Vol. 1
Autore: Laurie R. King
Editore: Leggereditore
Genere: Giallo
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TRAMA

Nel 1915, Sherlock Holmes è in pensione e tranquillamente impegnato nello studio delle api da miele quando una giovane donna si imbatte letteralmente in lui, nella campagna del Sussex. Quindicenne, goffa, egocentrica e recentemente orfana, la giovane Mary Russell mostra un acume tale da impressionare persino il grande detective in un confronto arguto e di raffinata intelligenza. In principio riluttante, sotto la sua tutela, questa modernissima donna del XX secolo si dimostra un'abile allieva e una compagna degna del suo genio. Nel loro primo caso, devono rintracciare la figlia rapita di un senatore americano e confrontarsi con un avversario davvero astuto: un attentatore che ha messo in allarme gli investigatori e che non si fermerà davanti a nulla per porre fine alla loro "inedita" collaborazione.


RECENSIONE

Essere fan sfegatati di Sherlock Holmes se si è amanti dei libri dalle nuances gialle e dalle fitte trame di natura investigativa è elementare. Vero o no Watson? Essere in fissa con il detective più intuitivo ed infallibile di tutti i tempi, dell'uomo dal fiuto più famoso di tutti i tempi, però è anche la probabile conseguenza per un autore di omaggiare colui il quale gli ha fatto passare notti in bianco per affiancarlo nelle indagini. 

Laurie R. King è esattamente quell'autore, la donna che ha messo nero su bianco il sogno, per noi lettori appassionati delle avventure di sir Arthur Conan Doyle, di poter finalmente incontrare il nostro detective del cuore. 

Lo Sherlock della King è un uomo in pensione che volontariamente ha deciso di ritirarsi a vita privata ad allevare le api nella campagna inglese mentre infuria la Prima Guerra Mondiale. Ed un giorno, e non vi dico come, si imbatte letteralmente in Mary Russell, una donna all'avanguardia, determinata e coraggiosa ai limiti dello sfrontato, una femminista ante-litteram, una ragazza di quindici anni all'avanguardia. E da quel giorno la vita del nostro Sherlock cambia radicalmente.

Sherlock prosegue le sue azioni con Mary Russell, sua degna erede in gonnella, solo più umana e caritatevole, una persona generosa e sensibile che riesce ad ammorbidire e a scalfire quella corazza d'acciaio inox che ha sempre indossato l'investigatore e che l'ha reso l'imperfetto ma affascinante uomo della pipa fumante del 221b di Baker Street. 

Probabilmente la pensione l'ha reso una persona meno aspra e più accondiscendente, non è è poi tanto inverosimile, si sa con la vecchiaia si cambia, la saggezza dell'esperienza tende a rendere maggiormente tolleranti, anche se non si perde mi del tutto la propria natura. Holmes è nato per investigare e continua a farlo attraverso la giovane Russell. 

Le loro avventure, le indagini che compiono, sono tutte sulla falsa riga della scrittura di Sir Conan Doyle, stessa modalità d'azione, simil trama. In realtà l'aspetto investigativo è fatto per focalizzarsi sul rapporto tra i due protagonisti, una scusa per descrivere l'evoluzione del rapporto fra i due, che passa da allieva/maestro a una partnership paritaria.

Mi dispiace per il dott.Watson che in questo libro viene screditato non con ironia come faceva il suo creatore, ma trattato come un vecchio rimbambito, e mi spiace.

Tutto sommato un bel libro da leggere per gli appassionati del genere. 







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