Recensione: Tutta Colpa di Jack - Mara Munerati

Un romanzo divertente, esilarante e frizzante, che narra le avventure amorose di Alice M., giovane ragazza disillusa e sognatrice, all’eterna ricerca del Principe Azzurro… ehm, di Jack Dawson. Mannaggia al Titanic!

Titolo: Tutta colpa di Jack
Autore: Mara Munerati
Genere: Chick lit
Editore: Clown Bianco
Link d'acquisto: Amazon

TRAMA 

Alice M. ha dodici anni quando vede per la prima volta, al cinema, il film Titanic. Quell'evento segnerà profondamente la sua esistenza, tanto che Alice, ormai trentenne, traccia un bilancio della sua vita sentimentale fatta di "amori impossibili" per artisti squattrinati, nella continua, quanto vana, ricerca del suo Jack Dawson. Errori, incomprensioni e assurdi psicodrammi derivati dall'aver creduto, sin dalla tenera età, di dover cercare una sola tipologia di maschio: quello che ha il viso di Leonardo Di Caprio, quello che ti fa un ritratto dove sembri la ragazza più bella mai esistita e che annega per te nelle gelide acque di un oceano tiranno. Una divertente e ironica "terapia d'urto" contro la ricerca del principe azzurro.

RECENSIONE

Per questo forse ho sempre odiato il mare. Il mio subconscio non ha mai voluto dimenticare quella cocente delusione, che non è stata altro che l’inizio di tutta una serie di sfortunate circostanze che mi hanno portato a soffrire più per la musica che per qualsiasi altra cosa nella mia vita. A parte Titanic. Titanic resterà sempre in cima alle cause della mia autodistruzione. 

Prima di conoscere il tuo Principe Azzurro dovrai baciare molti rospi… chissà quante volte abbiamo sentito questa frase. Ma non è questo il punto principale. Jack Dawson lo è. Esatto, proprio lui, in persona. Cioè, non proprio “in persona”, visto che non è un personaggio reale ma semplicemente un artista squattrinato protagonista del celeberrimo film Titanic. Un ragazzo dolce, bello come il sole, sensibile e romantico che salva la vita alla sua amata Rose, condannandosi a morte nel bel mezzo dell’oceano. A me viene in mente una sola parola da dire: TRAGICO. E io non amo le tragedie, anzi. Però devo dire che questo libro è stata davvero una bella sorpresa. Divertente, ironico e frizzante, come una deliziosa bibita ghiacciata sorseggiata in riva al mare in una soleggiata e rovente mattina di agosto. La scialuppa di salvataggio di cui tutte le ragazze hanno bisogno nella disastrosa ed impegnativa ricerca del “quasi” Principe Azzurro.

Sì, l’ho definito il Pazzo e avendo un soprannome del genere doveva stupire tutti con effetti speciali – me compresa. In realtà non è così. E perché non è così? Perché i veri pazzi sono i normali, mentre quelli pazzi sul serio sono i normali. E non fate quelle facce. So benissimo che avete capito. Quindi ora annuite tutti con la testa e datemi ragione. Chissà quante volte vi sarà capitato di chiedere a una vostra amica “Allora com’è il tipo con cui stai uscendo?”, e alla sua risposta “un tipo normale” avete guardato il cielo e ordinato un altro cocktail pronte al racconto più noioso della storia. O sbaglio? Nessuno vuole ascoltare i tuoi racconti di persona normale con accanto una persona altrettanto normale; le amiche, soprattutto, vogliono il dramma, vogliono vederti piangere; vogliono sentirti raccontare cose assurde sul suo conto e che ti stanno trattando come una pezza da piedi. Se no, finirebbero per sentirsi inutili. E poi dai, il fascino della fuga, la diarrea per un suo lungo silenzio. L’amore non è fatto forse di brevi attimi di assoluta meraviglia tra un antidepressivo e l’altro? 

Con le lacrime agli occhi per le risate, rifletterete su ciò che accade ad Alice M., la fortunata (o sfortunata, dipende dai punti di vista) protagonista di questo spassoso romanzo, breve ma intenso, come le vicissitudini amorose della ragazza, con cui finirete inevitabilmente per identificarvi almeno un po’. Fin dal principio, mi sono subito resa conto di quanto questo libro fosse, in un certo senso, “vicino” al mio modo di pensare e vedere l’amore: un’adorabile fregatura. Perché, diciamocelo, al mondo nessuno è perfetto ed ogni persona ha i suoi pregi e difetti, tutto sta nel saperli accettare. Secondo me, è proprio questo il bello: riuscire a trovare qualcuno che sia “perfetto” per noi, ai nostri occhi, con cui essere complici e condividere la nostra vita. Impresa mica facile!

A dire la verità non ho mai amato molto il film Titanic, per la mia innata propensione a fiumi di lacrime spropositati. Però, ammettiamolo, chi è che da piccola non ha mai sognato di avere un ragazzo come Jack tutto per sé? Biondo, con gli occhi azzurri, bellissimo… (ANCORA UNA VOLTA L’IMMAGINE DEL PRINCIPE AZZURRO, NOOOOOOOO!) insomma, l’eroe ideale, l’uomo perfetto. Niente di più sbagliato, ragazze. Cioè, non è che sia sbagliato cercare il grande amore, ma… diciamoci la verità, l’amore perfetto NON ESISTE. Anche la storia più romantica ha il suo lato nascosto, anche ciò che sembra meraviglioso in realtà non lo è mai del tutto. Proprio come una bella mela rossa e succosa che nasconde al suo interno un delizioso, piccolo vermetto. E tu non te ne accorgi e la addenti affamata. E poi rimani fregata. STOP. Sì, perché di questi STOP all’interno del libro ne troverete parecchi, uno più divertente dell’altro. Sono una specie di fermo immagine, nati proprio per sottolineare la tragicomica singolarità di ogni situazione narrata. E posso assicurarvi che darete spazio alla vostra immaginazione per creare anche voi la vostra personalissima idea del momento.
<<Se ti regalo il castello dei Lego di Robin Hood, tu mi sposi?>> E lui, da sempre gentiluomo, è riuscito a rispondermi senza farmi sentire una bambina sull’orlo di una precocissima crisi di nervi: <<Ma sei scema?>>
Fin dalla tenera età di dodici anni, la ragazza decide di dedicarsi alla ricerca del Principe Azzurro, praticamente perfetto sotto ogni aspetto (e che è, Mary Poppins?), credendo davvero che esista al mondo un personaggio come Jack Dawson. AHAHAHHAHAHAHAHAHA. Avrebbe fatto meglio a darsi all’ippica. Scherzi a parte, la povera sventurata ha puntualmente a che fare con musicisti pazzi e disadattati. Poverina, direte voi. Ma sembra che se li cerchi, come direbbe sua madre, guardando attentamente col lanternino in ogni angolo del suo piccolo paese tra Bologna e Ferrara e scovando esattamente dove essi si nascondono. Se vi è un musicista nei paraggi, il suo infallibile radar cattura-casi-umani-musicali entra in azione e li trova in men che non si dica. E SBAM! Ancora una volta ci rimane fregata.

Dico solo una cosa: sono musicista. Cantante, per la precisone. E proprio come la nostra Alice ho sempre avuto a che fare con questa categoria. Del resto, come poteva essere altrimenti? Frequento ancora oggi persone appartenenti al mondo musicale, ragazzi compresi. Qui, anche per me, c’è l’aggravante della recidiva… non imparerò mai. Ragazze, mi raccomando: non appena vi avvicinate ad un chitarrista, ad un bassista o a un qualsiasi altro musicista, sappiate già che vi attende un percorso alquanto complicato da affrontare. E non lo dico tanto per dire o per attaccare qualcuno, perché una volta che li conosci davvero, gli artisti si rivelano persone sensibili e meravigliose. Ma mi sento comunque in dovere di mettervi in guardia, esattamente come ha fatto l’autrice di questo libro.  È l’arte, la musica stessa a renderli così affascinanti, irresistibili, adorabili e mentalmente instabili. Vivono in una realtà parallela costellata di Pink Floyd, Queen e Led Zeppelin (non che vi sia qualcosa di male, anzi!) in cui sono aboliti i tormentoni estivi (meno male!) e la cosa più romantica che potrete aspettarvi da loro è l’assolo di November Rain dei Guns N’Roses (uno dei più belli in assoluto, a mio parere) o assistere ad un loro eventuale concerto. Quindi armatevi di coraggio, amore, tanta pazienza e buttatevi a capofitto in un’avventura dalla quale difficilmente uscirete indenni… naturalmente sto scherzando, ma non sarete più le stesse, questo è certo!
Eppure, se non ci fosse stato quel primo Pianista a mettermi in guardia sul fatto che la musica è spesso fedele compagna dei più disturbati, forse avrei riempito la mia vita di soli musicisti. Un momento… in verità è successo proprio questo. 
Con un linguaggio frizzante, semplice e scorrevole, Mara Munerati riesce a dar vita ad un romanzo simpatico e divertente, descrivendo nei dettagli tutta la vita sentimentale di Alice e le sue simpatiche disavventure. Pur rimanendo a tratti un po’ adolescenziale, riesce comunque a coinvolgerti e a farti sorridere, trattando un argomento delicato come l’amore con ironia, sarcasmo e molta leggerezza. In fondo, se proprio dobbiamo dirla tutta, non è mica colpa nostra se siamo cresciute rincorrendo l’ideale dell’uomo perfetto. I cartoni animati che guardavamo da piccole erano pieni di Principi Azzurri che rincorrevano le loro principesse e le salvavano da crudeli matrigne, trasformandole in perfette e bellissime regine. Eppure, ragazze, anche lì qualche avvisaglia c’era, a guardarli bene: il Principe canterino di Biancaneve (vedete, ancora una volta, la musica… attenzione!) e il Principe Filippo di Aurora (bella addormentata, SVEGLIATI! Prima che finisca di cantare anche lui, possibilmente…), Eric che non riconosce di avere di fronte a sé Ariel (vi ricordate la canzone “Baciala” e lui che restava fermo come un baccalà nella barca? Ecco, mi riferivo proprio a questo) e Aladdin che, pur avendo un cuore buono, è fondamentalmente un ladro affascinante e bugiardo (SMS: sotto mentite spoglie – si spaccia per il celeberrimo Principe Alì Ababua… più falso di così?). E ve ne sono molti altri, vi si potrebbe scrivere un libro a riguardo (prima o poi lo farò, non temete). Solo che la realtà è ben diversa e non sempre le cose vanno come vorremmo o come avevamo immaginato. Quindi, ragazze, anche Walt Disney ci ha messo del suo. E soprattutto il film Titanic, ovviamente, con Jack Dawson. Non mi resta che dirvi una cosa: brindate alla vita e all’amore, augurandovi il meglio per voi stesse. Tutto il resto arriverà quando meno ve lo aspettate. E sarà magnifico.

Perché alla fine, che lo vogliamo o no, c’è sempre una bottiglia di prosecco in fondo al tunnel.

A SPASSO CON...
Alice

sulle montagne russe dell’amore, con meravigliose colonne sonore e singolari musicisti che ci accompagnano in questo tortuoso ed esilarante percorso.


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