Blog Tour: Lucia Bosè - Laura Avalle
La storia spassionata della donna dai capelli blu raccontata dal suo ultimo ciak.
Titolo: Lucia Bosè
Collana: Femminile singolare
Autore: Laura Avalle
Genere: Biografia
Editore: Morellini Editore
Link d'acquisto: IBS
Collana: Femminile singolare
Autore: Laura Avalle
Genere: Biografia
Editore: Morellini Editore
Link d'acquisto: IBS
TRAMA
Da Miss Italia a musa di Visconti e Antonioni. La vita di Lucia Bosè è costellata di successi e di cadute, come quando la casa in cui abitava da bambina, in un quartiere popolare di Milano, fu rasa al suolo sotto il peso delle bombe durante la Seconda Guerra Mondiale. Quindi il fatidico incontro, appena adolescente, che farà di lei una stella del cinema... grazie a un marron glacé. Una carriera fulminante la sua, ma proprio al culmine della notorietà e della fama decise di ritirarsi dalle scene per amore di Dominguín, il più grande Torero di tutti i tempi, dal quale ebbe tre figli: Miguel Bosé, Lucia e Paola Dominguín. Lo seguirà fino in Spagna dove vivrà anche dopo il divorzio, evento che segnerà il suo ritorno al cinema con Fellini, Taviani e Özpetek. In queste pagine il ricordo del regista del suo ultimo film, che parla di una donna dei nostri tempi, forte, indipendente, libera e anticonformista, amante del blu e degli angeli. Una grande attrice, icona della bellezza italica, che si è spenta a marzo del 2020 - all'età di 89 anni - per coronavirus e che nella vita ha sempre lottato, senza mai perdere la fiducia in un domani migliore.
IV TAPPA: LAURA AVALLE RACCONTA
Di Lucia Bosè si sa che aveva un debole per il colore blu (fino a tarda età ne aveva colorato i capelli proprio di quella tinta), era stata moglie di uno dei più famosi toreri del secolo, che amava molto la famiglia, ma che era anche una donna libera e anticonformista, contraria ad ogni regola convenzionale.
Lascio ora la parola all'autrice, a cui ho rivolto poche ed efficaci domande sul suo libro, dedicato proprio a questa grande attrice italiana.
- Da Miss Italia a musa di Visconti e Antonioni. Poi madre e moglie di Dominguín, il più grande Torero di tutti i tempi, dal quale ebbe tre figli: Miguel Bosé, Lucia e Paola Dominguín. Infine di nuovo dietro la macchina da presa con Fellini, Taviani e Özpetek. Ma chi era veramente Lucia Bosè?
Una donna forte, libera, indipendente e anticonformista. Amante del blu e degli angeli. Una vita pienamente vissuta la sua, ricca di momenti belli, ma anche di momenti molto dolorosi. Lei però non si è mai pianta addosso, ha lottato con il sorriso e con quella fiducia in un domani migliore che l’ha sempre contraddistinta.
- "Non potevo ancora sapere che quel concorso avrebbe cambiato la mia vita, così come non potevo ancora sapere che i miei occhi e il mio modo di vedere il mondo non sarebbero stati più gli stessi". Lo dice Lucia Bosè al regista del suo ultimo film. In cosa era cambiata?
Lucia parla di quando, all’età di 16 anni, aveva vinto il concorso di Miss Italia, nel 1947. Da lì la sua vita cambiò radicalmente: le si spalancarono le porte del cinema e divenne la grande diva che tutti conosciamo. Una diva sui generis, per la verità, perché Lucia è riuscita a rimanere sempre fedele a sé stessa. Il cinema per lei non è mai stato tutto: voleva realizzarsi come donna, sognava il grande amore, una famiglia.
- "Lucia Bosè. L'ultimo Ciak" viene narrato attraverso i ricordi del regista del suo ultimo film. Come mai questa scelta? Perchè proprio questo regista?
K. Kosoof è il sodalizio artistico di Davide Sordella e Pablo Benedetti: i registi dell’ultimo film di Lucia Bosè. Ora: Davide Sordella è mio marito e, grazie a lui, ho avuto accesso a materiale video inedito. In più sono venuta a conoscenza di aneddoti, racconti toccanti, episodi curiosi sul suo conto, insomma: sono rimasta incantata da questa donna carismatica e in gamba, decisamente avanti con i tempi. La fantasia ha fatto il resto: ho immaginato un regista apparentemente burbero, coetaneo di Lucia, da sempre segretamente innamorato di lei, come donna e come artista. Un regista chiuso in casa, in piena pandemia: è il 23 marzo del 2020, giorno in cui è morta Lucia. Il libro comincia da qui.
- Lucia Bosè ha avuto un discreto numero di uomini ma solo un grande amore, Dominguìn. Cosa non ha funzionato?
Lui la tradiva, l’ha sempre tradita. All’inizio lei non voleva crederci, poi è stata costretta a fare i conti con la realtà e a quel punto ha trovato la forza di dire: “adesso basta”.
- Un pregio e un difetto di Lucia Bosè.
Uno dei suoi tanti pregi è che non ha mai avuto paura di invecchiare… che per una donna - perlopiù di spettacolo - mica è cosa da poco! Difetti non saprei. Qualcuno ha commentato che se fosse stata più ambiziosa, avrebbe avuto un successo pazzesco e invece, al culmine della carriera, mollò tutto per amore del suo Torero. Altro che difetto! Una tosta, che nella vita non si è mai fatta comandare da nessuno, tanto meno dalla fama.
- Fra gli elementi degli extended book c'è anche una playlist. Scegli quella che più si addice a Lucia Bosè e dimmi perchè.
Non ho preferenze, se devo essere sincera. Forse perché a rapirmi, più che la musica, è la sua video-intervista, anche questa contenuta fra gli elementi extended. Guardatela, è bellissima per le emozioni che suscita.
- E ora una domanda per te Laura: qual è il tuo prossimo progetto lavorativo?
Esce a dicembre “Il cuore oltre l’ostacolo - storie di una guerra invisibile” per Armando Curcio Editore. Sono le Case di riposo al tempo del Covid, con interviste e racconti toccanti, pieni di coraggio.
Grazie a Elena Mora per questa bella intervista e per il suo tempo.
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