Review Party: Dimmi l'amore che cos'è - Cecile Bertod

Dall’irresistibile penna di una delle autrici italiane più amate, una storia sopra le righe alla scoperta di uno dei dilemmi che affligge da secoli l'umanità: l'amore cos'è.

Titolo: Dimmi l'amore che cos'è
Autore: Cecile Bertod
Editore: Leone editore
Genere: Contemporary romance
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TRAMA

Mable Hope è a un passo dall'esaurimento nervoso: nota più per le sue apparizioni sui calendari universitari che per i suoi successi lavorativi, è alle prese con gli appuntamenti al buio organizzati da suo padre e con gli esami di fine anno. In più, c'è l'assegnazione del Premio Michael Moore, di cui si era completamente dimenticata, ma non può presentarsi davanti alla commissione a mani vuote o rischierebbe di perdere la cattedra. Così, non avendo tempo per pensare a qualcosa da proporre, prende dal cestino dei rifiuti un mucchio di vecchie lettere mai aperte e ne presenta una fingendo che sia il suo progetto. Scopre troppo tardi, però, che si tratta di un'assurda teoria sull'amore. È già convinta che la cacceranno, quando scopre che invece è proprio lei ad aver ricevuto i fondi, battendo Stephen Gardner, responsabile del dipartimento di Fisica, che quell'anno era sicuro di vincere con la sua ricerca sulle stringhe. Ora Mable ha tre milioni di dollari per scoprire che cos'è l'amore, ma non ha la più pallida idea di come fare. Be', da dove iniziare? Le serve qualcuno da far innamorare.


RECENSIONE

Se avete avuto modo di leggere già le recensione delle mie colleghe book blogger, avrete avuto già modo di appurare cosa ci ha riservato questa volta quel vulcano esplosivo di idee che identifichiamo nella persona di Cecile Bertod.

Che voi abbiate mai letto o meno un suo romanzo poco importa, ciò che conta è che iniziate a farlo e recuperiate i precedenti libri pubblicati. Vi assicuro che per gli amanti del genere rosa barra romance barra chick-lit sarà una collezione di letture imperdibili ed indimenticabili. Se vi state chiedendo perché è presto detto: non ci sono precedenti nella storia della letteratura, perché Cecile ha tutto un suo modo di raccontare. E' come se srotolasse i suoi pensieri direttamente al lettore usando lo strumento della penna come mezzo di comunicazione.

Cecile sfodera tutte le sue paturnie in uno scroscio di parole che cadono a pioggia sul lettore, coinvolgendolo in toto in storie romantiche e riflessive, con personaggi sopra le righe e vicende intricate ricche di avvenimenti e colpi di scena. E' come se, in altri termini, la Bertod, lanciasse a caso pittura su di un quadro e ne venisse fuori un dipinto stupefacente che lascia tutti a bocca aperta.

In "Dimmi l'amore che cos'è" il suo stile esuberante e prolifico ha trovato conferma nelle vicende di Marble Hope responsabile del Dipartimento di Antropologia e Stephan Gardner, responsabile del Dipartimento di fisica. Entrambi lavorano al BIT (Boston Institute of Technology), e hanno due personalità agli antipodi: lei frizzante, esuberante, allergica alle relazioni stabili, ritardataria cronica e spiritosa; lui fissato con il lavoro, integerrimo, asociale e altamente competitivo.

Quando Mable vince il prestigioso premio Michael More - che prevede l'assegnazione di una cospicua somma di denaro per finanziare un progetto - , Stephan va in crisi fino ad accettare dalla moglie del preside la proposta di lavorare accanto a Mable come spia per eliminarla del tutto dal tessuto scolastico. Ma si sa che lavorando gomito a gomito alla fine i due gran bei ragazzi finiranno irrimediabilmente per innamorarsi, confermando la teoria sull'amore presentata nel progetto, che tutto sommato è una verità universalmente riconosciuta, ovvero che al cuor non si comanda!
Se fosse solo chimica, l'amore si potrebbe mettere in bottiglia, usare solo quando serve, sospendere se necessario provarlo solo per chi non può farci soffrire. Ma l'amore non è così, non si può controllare.
Neppure i padri più intraprendenti come quello di Mable che continua a fissare appuntamenti per la figlia con improbabili mariti di origini ebraiche, riescono a smentire la teoria. Pure il riluttante e razionale Stephan soccomberà di fronte all'irruenza di Mable e alla sua teoria che di strampalato ha solo le modalità di applicazione della teoria ma non di certo la validità della stessa.

Tra colpi di scena, disavventure e peripezie varie, in un linguaggio conturbante ed in alcuni punti esilarante, un libro perfetto per le letture estive che vi farà trascorrere delle ore piacevolissime. 

A SPASSO CON...
Mable

al Bit, discutendo amabilmente con il professor Stephan Gardner.


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