Review Party: The Skin I'm in - Sharon G. Flake
La storia di Maleeka, una ragazza ribelle e determinata, costretta a combattere contro una realtà crudele e spietata per via del colore della sua pelle.
Titolo: The Skin I'm in
Titolo originale: The Skin I'm in
Autore: Sharon G. Flake
Genere: Narrativa ragazzi
Editore: Giunti
Link d'acquisto: IBS
Autore: Sharon G. Flake
Genere: Narrativa ragazzi
Editore: Giunti
Link d'acquisto: IBS
TRAMA
A tredici anni Maleeka sa già che non importa cosa indossi, come ti pettini, quanto ci provi: a scuola qualcuno troverà comunque il modo di farti sentire diversa e sbagliata. Ecco perché ormai si lascia comandare a bacchetta da Char, la bulletta peggiore dell’istituto. Fino all’arrivo della professoressa Sanders, con i suoi completi di marca e la voglia sul viso che la renderà subito oggetto di scherno. Sarà lei a vedere il potenziale di Maleeka, aiutandola ad affrontare i pregiudizi dei compagni e a scoprire la passione per la scrittura. Un romanzo - scritto in prima persona dalla protagonista tredicenne Maleeka - che affronta temi molto attuali come il razzismo, l’accettazione di se stessi, la violenza che si subisce a scuola, la forza di non piegarsi di fronte alle minacce.
RECENSIONE
Caro diario,tu lo perdoneresti mai un ragazzo che ti ha fatto del male?Maleeka
Per Maleeka la vita non è facile e, soprattutto, non è soltanto un ragazzo a farle del male. Tutti a scuola non la considerano minimamente, anzi, semmai la prendono di mira per via del colore scuro della sua pelle color cioccolato. Ha perso il padre qualche anno addietro e questo ha destabilizzato non poco la vita e la quotidianità sua e della madre, venendo a mancare un importante punto di riferimento all’interno della famiglia. L’unica cosa in grado di risollevare sua mamma dal baratro in cui è precipitata dopo la morte del marito è il cucito: con grande forza e determinazione, ha preso la sua macchina per cucire e, armatasi di grande coraggio e voglia di ricominciare, ha iniziato a rammendare e creare vestiti per sua figlia, date le ristrettezze economiche in cui si trovano. Ma la giovane protagonista apprezza soltanto fino a un certo punto gli sforzi immani della madre: il suo obiettivo principale è quello di essere accettata a scuola dai compagni, come potrà mai riuscirci se indossa abiti consunti e rammendati in malo modo?
Per sentirsi parte integrante di un gruppo diventa amica di Charlese, una delle peggiori bulle della scuola, sempre affiancata dall’ingombra presenza di due gemelle, Raina e Raise, che non fanno altro che seguirla e venerarla come cagnolini fedeli in cerca di disperate attenzioni. Il liceo è il regno di Char e di quelle come lei, delle teenager belle e importanti, popolari e carine, che si sentono una spanna al di sopra di tutti e denigrano gli altri considerandoli “esseri inferiori” e per questo non degni del loro rispetto. Maleeka, però, si sente al sicuro con Charlese e il suo gruppetto di “inarrivabili” ed intoccabili ragazze: Char le offre vestiti ed abiti firmati per farla sentire “accettata” nella scuola e le garantisce protezione da tipi maldestri e fastidiosi come John-John, che continua imperterrito a prenderla in giro per il colore della sua pelle.
Quando mi guardo allo specchio scoppio a piangere. <<Sai, Maleeka>> mi sento dire, <<puoi anche incollarti dei capelli diversi in testa, pitturarti di bianco, venire a scuola con un cappotto di pelle lungo fino ai piedi, ma ci sarà sempre qualcuno capace di dirti qualcosa che fa male. È così che va in questa scuola.>>
Ma non sono gli abiti firmati o i vestiti d’alta moda a fare di te una persona migliore: è ciò che possiedi dentro, ciò che è racchiuso nel tuo cuore a renderti veramente chi sei. Questo Maleeka dovrà impararlo, a sue spese, commettendo terribili errori e combattendo contro quella parte di sé stessa che grida dal profondo, che urla di voler essere accettata. A volte è meglio essere sé stessi che “bamboline” o “burattine” al servizio di ragazze prepotenti, pronte a voltarti le spalle in qualsiasi momento, a gettarti via quando non gli servi più, come una vecchia spugna o un giocattolo liso e consunto che non merita attenzione alcuna. Come la scrittrice spiega molto bene all’interno del romanzo, bisogna essere forti e determinate per affrontare questo genere di persone che abbiamo incontrato o incontreremo nel corso della nostra vita. Perché, sicuramente, accadrà (se non è già accaduto) che gente così cerchi di demolirci e di portarci su cattive strade. E dobbiamo essere pronti a lottare contro tutto e tutti per emergere e farci strada verso il futuro che ci attende.
L’arrivo della professoressa Saunders scompiglia la vita liceale che si era creata fino a quel momento: la nuova docente, infatti, è davvero “sui generis”, sotto tutti i punti di vista. Anche lei, purtroppo, ha un difetto fisico che, agli occhi delle persone ignoranti, la rende “brutta”, ma combatte ogni giorno per farsi strada nella vita, con le unghie e con i denti. E infatti ci è riuscita: ha ottenuto una prestigiosa posizione all’interno dell’azienda presso cui lavora, non per merito altrui ma contando solamente sulle proprie forze e sfruttando al meglio le competenze che possiede. Da donna instancabile qual è, decide di mettersi ulteriormente alla prova dedicandosi per un anno al mestiere di insegnante, sfidando sé stessa nel portare a termine questo nuovo compito. Con grande pazienza, competenza ed originalità, riesce a tirare fuori il meglio da una classe di ragazzi spesso poco propensi ad impegnarsi a scuola, motivandoli e facendo crescere in loro un valido interesse per la letteratura e i classici senza appesantirli troppo. È proprio lei ad accorgersi del grande talento di Maleeka per la scrittura, facendole iniziare a scrivere un “diario” in cui dare libero sfogo a tutti i suoi pensieri, incoraggiandola e spronandola a dare il meglio.
<<Hanno grande intuito, in questo sono fantastici>> continua la Saunders. <<Sanno andare dritti al bersaglio. Ma quando si tratta di verifiche o prove di qualsiasi genere sono un disastro.>>Tai va verso il letto in cui Dorothy si sveglia quando finalmente torna a casa, afferrandone un’estremità, mentre ricomincia a parlare. <<Non è insolito, per molti dei nostri ragazzi. Ma tu sei riuscita a farli interessare a Shakespeare. Li hai convinti a leggere qualcosa che non sia la Guida TV. Trova delle strategie per aiutarli a fare meglio nelle verifiche. Non scoraggiarli. Non distruggere le loro speranze con un’insufficienza, li convincerebbe solo che quello che hanno fatto finora non è servito a nulla.>>
Il rapporto tra Maleeka e la Saunders è ben descritto dalla scrittrice: Sharon G. Flake riesce a mettere in luce l’iniziale diffidenza della ragazza nei confronti della docente e la caparbietà dell’insegnante nel farsi ascoltare, non darsi per vinta e spingere la ragazza a venire fuori per ciò che è realmente. La professoressa si trova a dover sgretolare un muro alto e quasi invalicabile che Maleeka si è costruita per proteggersi dal mondo. Mattone dopo mattone, pietra dopo pietra, riuscirà a farsi strada nel profondo dell’anima della sua allieva, aiutandola ad esprimere le sue emozioni, sensazioni e difficoltà attraverso la scrittura.
Mamma dice che ho sempre la testa fra le nuvole. Continua a chiedermi se sono innamorata. Io passo un sacco di tempo chiusa in camera mia e non rispondo nemmeno al telefono, nemmeno a Sweets. Rifletto e scrivo sul mio diario… il nostro diario, il mio e di Akeelma, perché ultimamente è difficile capire dove iniziano i suoi pensieri e dove finisconi i miei. Inizio a scrivere di quanto lei sia terrorizzata dal vaiolo che si sta diffondendo sulla nave, uccidendo sempre più persone, e concludo il paragrafo con Akeelma che dice di temere che la gente la considererà sempre brutta. Ma quel punto in realtà sto parlando di me stessa. Sono io quella terrorizzata al pensiero che la gente mi veda brutta. Secondo la prof Saunders, è un bene che io mi senta così vicino ad Akeelma.
Nasce così il diario di Akeelma, un personaggio immaginario creato da Maleeka stessa, sotto consiglio della sua insegnante, la quale crede ciecamente nel talento della ragazza come ipotetica “scrittrice”. Per Maleeka, questo diario ben presto diventa un vero e proprio “rifugio”, una sorta di “angolino personale” in cui scrivere i suoi pensieri, le sue paure, i suoi dubbi da adolescente, le difficoltà legate alla sua età. E ben presto la ragazza si rende conto di una cosa: non riesce più a capire dove finiscono i pensieri di Akeelma e dove iniziano i suoi. Perché Akeelma è la parte di sé stessa che grida, nel profondo della sua anima, non per essere accettata, ma per sopravvivere, per emergere e distinguersi dalla massa. Akeelma combatte contro Maleeka, contro la sua voglia di voler essere accettata da tutto e da tutti a qualsiasi costo, con la passività con cui si sottomette a Charlese e alle gemelle, aiutandola a riemergere. Questa giovane schiava, nata dalle pagine stropicciate di un diario, riuscirà davvero a salvare Maleeka dal baratro in cui lei stessa è precipitata?
Cercando di non annegare nei propri errori, la protagonista riprenderà i contatti con Caleb, un ragazzo che l’aveva fatta soffrire in passato. Le sembra impossibile come una persona così dolce e premuroso non l’abbia aiutata quando lei si trovava in difficoltà. E le sembra ancora più improbabile che lui, di sua spontanea volontà, si sia riavvicinato a lei. Sarà davvero così? O sarà tutto il frutto di un fraintendimento? Ma il fantasma di Charlese incombe sempre più minaccioso nella sua vita, determinato a portarle via qualunque cosa le appartenga. La strada si farà sempre più difficile e Maleeka dovrà tirare fuori le unghie e i denti, come la professoressa Saunders, per cavarsi fuori da una difficile situazione in cui, suo malgrado, si è andata a cacciare. Le sabbie mobili della vita la stanno inghiottendo, se non trova al più presto una soluzione non ne uscirà mai più. Rimarrà soffocata dai suoi stessi errori, dal poco coraggio che ha avuto ad opporsi, dal suo stesso disperato bisogno di essere accettata.
Caro diario,ricordati la ghianda. Anche se non la vedi crescere, si sta facendo largo nella terra. Sta cercando di raggiungere il sole e di diventare più forte.Maleeka
In un’età difficile e in un contesto complicato come quello di una scuola superiore, Sharon G. Flake dà vita ad un personaggio diverso, originale e dalla personalità complessa e sfaccettata, non di semplice interpretazione. Ci spinge a non soffermarci ad una prima lettura di Maleeka, a ciò che inizialmente sembra, al suo voler essere accettata ad ogni costo. Ci invita a non fermarci ad una prima lettura delle persone, vuole che scaviamo a fondo nella protagonista per riuscire a comprenderne appieno la sua vera essenza. Solo così riusciremo davvero ad apprezzarla, a non considerarla una semplice adolescente vittima di un ambiente cattivo e spietato. L’autrice affronta tematiche importanti come il bullismo, il razzismo, il “sentirsi accettati” con un linguaggio semplice e curato. A mio parere, la trama e gli argomenti trattati avrebbero meritato una maggiore importanza, ma in sostanza il romanzo è ben fatto e contiene in sé un bellissimo messaggio: non dobbiamo puntare al voler essere accettati a tutti i costi, l’unica persona a cui dobbiamo piacere siamo noi stessi e nessun altro. Per essere un libro per ragazzi, il romanzo non ha deluso le mie aspettative, è stato piacevole immergermi in questa lettura e vedere come, alla fine, il cuore di cioccolato di Maleeka riesce a venire fuori, insieme alla sua innata dolcezza, conquistando tutti.
<<Alcuni di noi sono del colore sbagliato. Altri hanno misure sbagliate. Qualcuno ha la faccia sbagliata. Ma questo non ci rende persone sbagliate, giusto?>>
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