Review Party: Nicole - Virginia Gasull

Un omaggio alla professione medica, alla scienza e alle cure prestate dai sanitari in situazioni estreme.

Titolo: Nicole
Autore: Virginia Gasull
Editore: Altrevoci Edizioni
Genere: Romanzo storico 
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TRAMA

Allo scoppio della Prima guerra mondiale, la dottoressa Nicole Girard-Mangin riceve per errore la chiamata alle armi. Un funzionario, credendo che il suo nome fosse Gerard, l'ha scambiata per un uomo. Invece di farsi esonerare, Nicole decide di assolvere ai propri doveri e, per tutta la durata del conflitto, rimarrà l'unica donna a servire come medico nell'esercito francese. Dopo una meticolosa indagine e diversi anni di ricerche, la scrittrice basca Virginia Gasull propone ai lettori un romanzo storico che mette in luce il lavoro di medici e infermieri durante la Grande Guerra, ricreando magistralmente l'atmosfera bellica di quegli anni e il ruolo svolto nel conflitto da donne come Nicole. 


RECENSIONE

Datemi una storia il cui worldbuilding è costituito da una delle guerre mondiali e mi fate felice. E' un periodo storico di cui probabilmente non mi stancherò mai di leggere, per non dimenticare le brutture che i nostri avi sono stati costretti a subire. Se non ci fossero stati i loro sacrifici, noi non avremmo avuto tutti i comfort che abbiamo oggi, soprattutto lo scongiuro di una guerra di fame e sangue. 

Non mi stancherò mai di leggere di quel periodo buio della storia dell'umanità in quanto composto da tante piccole storie, vicende che, seppure a volte liberamente ispirate, sono tratte da una cronaca vera e, se non avessimo i nostri romanzieri vivrebbero nel dimenticatoio. Virginia Gasull, ce ne racconta una davvero toccante, senza risparmiarci i dettagli della cruda e dura realtà. 

A causa di un errore materiale, Nicole Girard-Mangin riceve una lettera che la convoca al fronte a Verdun come medico strutturato. Nicole, lungi dal chiarire il suo status di donna, non ci pensa due volte ad arruolarsi, affidando la sua vita nelle mani del destino, che per uno scherzo del destino - scusate il gioco di parole - la vuole al fronte per curare i saldati feriti e per cercare, il più possibile, di salvare vite umane. In un'epoca in cui la donna aveva un ruolo marginale nella società, relegata com'era alla figura della casalinga e madre di famiglia, Nicole, donna audace e determinata, non si lascia sfuggire l'occasione per esprimere la parte migliore di se, per realizzarsi professionalmente, anche se certo quel momento storico non era di sicuro l'avvenimento che stava cercando. Una cosa è certa, se avessero saputo che non era un uomo, non l'avrebbero mai presa in considerazione. Ma in quella situazione straordinaria, dove la guerra imperversava solerte, il Comando non poteva permettersi il lusso di selezionare il personale, ed in casi estremi anche una donna poteva tornare utile.
Unicamente a causa del nostro sesso, dobbiamo dimostrare ogni giorno di essere in grado di fare il nostro lavoro, anche se siamo ben preparate. Ci guardano sempre con diffidenza, ci viene chiesto di più, esigono di più.
Inizia così un vorticoso giro sulle montagne russe per Nicole, che - insieme al suo fedele pastore tedesco Dun - si trova a prestare servizio in diversi ospedali da campo durante la prima guerra mondiale, barcamenandosi tra gli orrori della guerra e i pregiudizi degli uomini, in cui era solita sentirsi dire con disprezzo "Ho chiesto un medico e mi mandano una donna". 

Nicole, non è una donna che si scoraggia, anzi, impara a guidare l'auto con la quale si muove su e giù per gli ospedali di trincea, acquisisce nuove tecniche mediche, imparando addirittura ad usare la radioterapia da Marie Curie in persona, tutto per aiutare il più possibile i militari feriti in battaglia. 

Tuttavia, oltre a subire lo scetticismo antipatico dei suoi colleghi, deve fare i conti quotidianamente con una guerra che ha capovolto l'ordinarietà della vita umana, sovvertendo la normalità in una lotta faticosa per la sopravvivenza. Gli ospedali di guerra sono luoghi in cui la parola emergenza travolge ogni necessità, non esiste privacy e riservatezza, non esiste la cura personale e la frase "5 minuti di relax", è tutto un corri corri, senza un attimo di tregua. Anche i rapporti uomo donna, ne subiscono la prassi. 

Solo due anni più tardi il destino conduce Nicole a Parigi per avviare e dirigere l'Édith Cavell Hospital, al posto che merita. Ma anche dopo l'armistizio, tornare ad una vita pre-guerra diventa difficile anche per una donna forte come Nicole. Ciò nonostante il suo amore per la medicina e per lo studio unita all'esperienza traumatica vissuta negli ospedali da campo, la farà diventare un medico all'avanguardia, che non solo creerà la prima scuola ufficiale francese per la formazione di infermiere, ma progetterà protesi in favore dei reduci di guerra e menomati, utilizzando tecniche sperimentali ed innovative.

Nicole, è un romanzo che merita di essere letto perché racconta una storia vera, testimoniando quella parte spesso dimenticata della guerra, puntando i riflettori sulle donne e la loro importanza. Una storia di resilienza ben ambientata e documentata, con uno sviluppo abbastanza lineare e senza colpi di scena improvvisi, che fa riflettere il lettore sul senso della guerra e della distruzione umana che si lascia dietro. Attraverso gli occhi di Nicole ci verranno mostrate situazioni in cui la censura dei media, le diserzioni e l'uso di cocaina per sopportare lunghi turni assistendo i pazienti ci daranno una visione aggiuntiva e del tutto sconosciuta di questa lotta. Questo diario romanzato di una delle dottoresse più riconosciute e allo stesso tempo più dimenticate durante la guerra è un meritato tributo a tutte quelle protagoniste anonime che hanno combattuto in silenzio durante la guerra per salvare quante più vite possibile da entrambe le parti .

Nicole è anche il testo che da voce alla forza delle donne durante la guerra, sia per quelle che da medico o infermiera - soprattutto - furono reclutate al fronte, sia di quelle che nelle retroguardie proteggevano la famiglia e il lavoro dei loro mariti, lavorando i campi, dirigendo uffici, cercando di tenere vivo un barlume di normalità in cui speravano si sarebbe tornati prima o poi. 

Nicole è una pagina romanzata ma tuttavia sincera della nostra storia che merita di essere conosciuta. 





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